Chiese e Santuari in Provincia di Chieti: Santuario della Madonna del Carmine (Tornareccio)
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Le chiese e i santuari In Provincia di Chieti - Abruzzo

Il Santuario della Madonna del Carmine di Tornareccio, in provincia di Chieti, è un luogo di culto profondamente radicato nella tradizione locale. La sua edificazione è legata a un’apparizione mariana che, secondo la tradizione, avvenne il 30 agosto nel "Colle della Porcareccia". Qui, la Madonna apparve a due ragazzine che pascolavano i maiali, promettendo di debellare un’epidemia di colera che affliggeva il paese, a condizione che le fosse dedicato un tempio. L’intera comunità si fece carico delle spese per la costruzione della chiesa, che fu eretta poco dopo. All’interno del santuario, si conserva il tronco d’acero sul quale si narra sia avvenuta l’apparizione.
Storia e restauri
Sebbene la data esatta dell’apparizione sia ancora oggetto di studio, documenti attestano che il santuario esistesse già nel 1568, anno della prima visita pastorale documentata a Tornareccio. Nel XIX secolo, la chiesa venne ampliata e ristrutturata per adattarla alla struttura attuale a tre navate con croce latina. I lavori, iniziati nel 1886, terminarono nel 1897, come indicato su un’architrave della facciata. Il campanile, invece, fu costruito successivamente, tra il 1937 e il 1949. Un’ulteriore ristrutturazione, promossa negli anni Ottanta dal parroco dell’epoca, si è conclusa recentemente, con il contributo economico della popolazione locale. Nel 1997, il centenario della ricostruzione fu celebrato con grande partecipazione di fedeli, che si recarono al santuario per ottenere l’indulgenza plenaria.
L’interno
L’interno del santuario ospita un pregevole patrimonio artistico e spirituale. Tra i principali tesori si trova una statua lignea della Madonna, attribuita a Gian Francesco Gagliardelli, scultore di Città Sant’Angelo attivo nel XV secolo. La statua, simile a quella di Santa Maria Mater Domini a Chieti, potrebbe costituire parte di un dittico. In un secondo momento, alla statua della Madonna di Tornareccio fu aggiunto il bambinello. Altre opere presenti includono le statue di Sant’Apollonia e Santa Lucia, oltre a due tele di Gennaro Bravo, una delle quali raffigura San Vincenzo Ferrer. L’organo risale agli anni Quaranta del Novecento. Al posto delle originarie camere sepolcrali, è stata realizzata una cripta, ornata lungo la scalinata da ex voto offerti da devoti anche di paesi limitrofi.
L’esterno
La facciata del santuario combina elementi romanici e barocchi. Il portale centrale, corrispondente alla navata principale, è decorato con una lunetta e colonne laterali. Più in alto, si trovano tre nicchie delimitate da lesene: la centrale è una finestra, mentre le due laterali ospitano statue. Ancora più in alto si erge un frontone con un accenno di rosone. Le lesene dividono la parte centrale della facciata dalle due sezioni laterali, che corrispondono alle navate minori e presentano ciascuna una finestra incorniciata da lesene. Sul lato sinistro della facciata si innalza il campanile, sormontato da una copertura ottagonale con tetto a forte spiovente, aggiungendo un elemento distintivo al profilo architettonico del santuario.
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