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Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga - Info Point Regione Abruzzo

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Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

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Nel cuore dell’Abruzzo, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga rappresenta uno dei paesaggi più suggestivi d’Italia, dove la maestosità della natura si unisce alla storia e alla cultura di antichi borghi. Le vette imponenti del Gran Sasso, con il Corno Grande che raggiunge i 2912 metri, dominano un territorio di straordinaria varietà, che include il ghiacciaio del Calderone, unico sull’Appennino, e l’altopiano di Campo Imperatore, un vasto scenario carsico di rara bellezza. La natura qui si esprime in forme spettacolari: pareti rocciose, valloni selvaggi, boschi di faggio, praterie d’alta quota e laghetti di origine glaciale creano un ambiente che sorprende per la sua diversità e autenticità. Ma il Parco non è solo natura: è anche un luogo profondamente modellato dalla presenza umana. I paesaggi raccontano secoli di vita pastorale e rurale, con borghi medievali arroccati sulle pendici delle montagne, castelli e antichi eremi immersi nel silenzio. L’armonia tra l’ambiente e le tradizioni si coglie nei piccoli centri, dove l’architettura storica, le produzioni artigianali e i sapori locali, come il celebre pecorino di Farindola, testimoniano un legame profondo con il territorio. In Abruzzo, il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga è un luogo dove la natura e la cultura si fondono in un equilibrio raro e prezioso.Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Composto da due diverse entità geologiche, il massiccio del Gran Sasso (calcareo, carsico, arido e prevalentemente roccioso) e quello della Laga (arenaceo-marnoso, fittamente boscoso, ricco d’acque di superficie), il Parco presenta degli ambienti naturali molto differenti. Di conseguenza, una flora e una fauna diversificate, con i due massicci, letteralmente incastrati tra di loro nell’alta Val Vomano, che sono in perfetta continuità ecologica. Un ambiente geografico e naturale straordinario, inestricabilmente intrecciato con la millenaria presenza umana testimoniata dagli sterminati pascoli, i coltivi d’alta quota, i borghi medievali, le chiese, i castelli e senza tralasciare i sapori autentici dell'Abruzzo.

La flora del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è tra le più ricche e varie dell’intero Appennino, grazie alla diversità degli ambienti che spaziano dai pascoli d’alta quota alle faggete secolari, dalle rupi calcaree ai pianori carsici. In primavera ed estate, i prati si colorano di spettacolari fioriture, con genziane, orchidee selvatiche, stelle alpine e rarità botaniche come l’adonide curvilinea e il fiordaliso del Gran Sasso, specie endemiche che crescono solo in quest’area. Le faggete della Laga ospitano anche il raro abete bianco, relitto dell’ultima glaciazione, mentre sui versanti più aridi si trovano piante adattate alla siccità e all’altitudine. Questo mosaico di ambienti vegetali crea scenari di grande fascino e contribuisce alla straordinaria biodiversità del Parco. Anche la fauna è estremamente variegata e comprende alcune delle specie più simboliche dell’Appennino. Il Parco è rifugio per il lupo appenninico, il camoscio d’Abruzzo — reintrodotto con successo —, il cervo e il capriolo, oltre a piccoli mammiferi e roditori alpini. Tra i rapaci si avvistano facilmente l’aquila reale, il falco pellegrino e il gufo reale, che dominano i cieli e le pareti rocciose. I numerosi corsi d’acqua e laghetti favoriscono la presenza di anfibi rari come la salamandra appenninica e garantiscono habitat ideali anche per molte specie di insetti e uccelli acquatici. L’equilibrio ecologico del Parco, tutelato con attenzione, permette a flora e fauna di convivere in un ambiente naturale ancora integro, offrendo al visitatore un’esperienza autentica e profonda a contatto con la natura.
Il Gran Sasso Adventure Park, immerso nella natura incontaminata del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, è un luogo pensato per offrire divertimento e avventura a tutta la famiglia. Tra alberi secolari e panorami suggestivi, il parco propone emozionanti percorsi sospesi, un punto ristoro accogliente e un’ampia area picnic attrezzata, ideale per trascorrere una giornata all’aria aperta. Inoltre, è possibile noleggiare e-bike per esplorare i sentieri circostanti in modo sostenibile e coinvolgente. Il parco è suddiviso in due aree pensate per diverse fasce d’età e livelli di abilità. L’area Gnomi è dedicata ai più piccoli, con percorsi adatti ai bambini a partire da un’altezza di 107 cm, garantendo divertimento in totale sicurezza. L’area Junior/Adulti, invece, è rivolta a ragazzi e ragazze con un’altezza minima di 140 cm e agli adulti, con percorsi più impegnativi che mettono alla prova agilità ed equilibrio. Il Gran Sasso Adventure Park rappresenta così un’esperienza avvincente e accessibile, capace di coniugare attività fisica, natura e divertimento per ogni età. Info estensione territoriale del parco:
• Superficie in ha: 150.000
• Altitudine: 2.912 m. s.l.m. e 46 m. s.l.m.
• Regione: Abruzzo – Lazio - Marche
• Province: Ascoli Piceno, L'Aquila, Pescara, Rieti, Teramo
 

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga si estende su una superficie di 148.935 ettari, abbracciando in gran parte l’Abruzzo, ma includendo anche porzioni marginali del Lazio e delle Marche. La parte abruzzese, che rappresenta circa nove decimi dell’intero territorio, interessa le province di Teramo, L’Aquila e Pescara con ben quaranta comuni. Il versante marchigiano coinvolge la provincia di Ascoli Piceno con due comuni, mentre quello laziale ricade nella provincia di Rieti, anch’esso con due comuni.
Il massiccio del Gran Sasso rappresenta il più imponente complesso montuoso dell’Appennino, con le sue maestose vette di roccia dolomitica che culminano nel Corno Grande (2912 metri), il punto più alto dell’intera catena, e nelle cime del Corno Piccolo, Pizzo d’Intermesoli e Monte Camicia. Al suo interno si trova il ghiacciaio del Calderone, l’unico dell’Appennino e il più meridionale d’Europa. A sud si apre l’altopiano di Campo Imperatore, vasta distesa carsica d’alta quota (tra i 1600 e oltre 2000 metri s.l.m.), soprannominata “il Tibet d’Europa” per la sua spettacolare bellezza. La morfologia del territorio è ricca e variegata: pareti verticali, morene, circhi glaciali, valloni, dirupi, campi e laghetti carsici si alternano fino a fondersi, a nord-ovest, con i Monti della Laga, di origine geologica diversa, composti da marne e arenarie.
L’uso antropico del territorio emerge chiaramente dalla differente copertura vegetale: mentre i versanti teramani del Gran Sasso e della Laga sono dominati da fitte foreste, quelli aquilano e laziale mostrano un paesaggio a prevalenza prativa, testimoniando una tradizione pastorale al sud e forestale al nord e a oriente. La vegetazione è ricca e variegata: si trovano faggete rigogliose sui Monti della Laga e sul versante teramano del Gran Sasso, pascoli d’alta quota a Campo Imperatore e sul Voltigno, e splendide fioriture montane. Di particolare rilievo è la presenza del raro abete bianco, relitto glaciale, nelle faggete della Laga.
Accanto alle meraviglie naturalistiche, il Parco si distingue per il profondo intreccio tra natura e presenza umana, ben visibile nei numerosi borghi, castelli ed eremi che costellano il suo territorio. Sul versante teramano si trovano i borghi medievali abbandonati della Laga, gli eremi della Montagna dei Fiori, Campli con il suo centro rinascimentale, Civitella del Tronto e la sua imponente fortezza, i ruderi scenografici di Castel Manfrino, i castelli medievali di Castel di Luco e Piano di Roseto, Castelli con le sue botteghe di ceramica e l’oratorio di San Donato, detto la “Cappella Sistina della maiolica”, e i centri storici di Isola del Gran Sasso, Cortino, Valle Castellana, Tossicia e Pietracamela. Nel versante aquilano spiccano Campotosto con il suo grande lago e i suggestivi borghi medievali di Assergi, Barisciano, Santo Stefano di Sessanio, Calascio con la sua Rocca, Castelvecchio Calvisio, Carapelle Calvisio, Castel del Monte, Ofena e Bussi sul Tirino. Infine, sul versante pescarese, che degrada verso le colline e il mare, merita una menzione Farindola, rinomata per il suo pecorino tradizionale.
INFO PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA
Via del Convento 1, - 67010 Assergi L’Aquila (Aq) - tel. +39 0862.60521 – fax +39 0862.606675
ente@gransassolagapark.itwww.gransassolagapark.it

 
Le strutture del Parco
  • ASSERGI (Aq) Polo Amministrativo del Parco, Punto Informativo, Antiquarium del Parco, Punto Informativo Estivo con Showroom dei prodotti tipici a Fonte Cerreto - tel. +39 0862.60521
  • BARISCIANO (Aq) Orto Botanico, Museo del Fiore, Centro Ricerche Floristiche dell’Appennino – San Colombo - tel. +39 0862.899025
  • ARISCHIA (Aq) Punto Informativo, Museo del Legno – Associazione “Abruzzo 1573” - tel. +39 340.3345990
  • CALASCIO (Aq) Museo delle Fortificazioni - tel. +39 0862.60521
  • SANTO STEFANO DI SESSANIO (Aq) Punto Informativo Estivo, Museo Terre della Baronia - tel. +39 0862.60521 / +39 0862.899117
  • BUSSI SUL TIRINO (Pe) Centro Visite Fiume Tirino, Punto Informativo, Laboratorio Didattico, Biblio-Mediateca – Cooperativa “Il Bosso” - tel. +39 085.9808009
  • FARINDOLA (Pe) Polo Scientifico del Parco, Centro Visite, Museo interattivo e Area Faunistica del Camoscio appenninico, Aula Didattica - tel. +39 085.823100
  • VALLE CASTELLANA (Te) Ecomuseo Terre del Castellano - tel. +39 0861.93130 / +39 345.4314796
  • SAN PIETRO DI ISOLA DEL GRAN SASSO (Te) Centro per le Acque, Ecomuseo, Sentiero Natura, Laboratorio Formativo – C.E.A. “Scuola Verde” tel. +39 335.1048318
  • ISOLA DEL GRAN SASSO (Te) Polo Patrimonio Culturale del Parco e Area Faunistica del Cervo - tel. +39 0861.97301
  • CORTINO (Te) Area Faunistica del Cervo
  • ARSITA (Te) Museo del Lupo - tel. +39 0861.998016
  • PRATI DI TIVO DI PIETRACAMELA (Te) Museo dell’Alpinismo - tel. +39 0861.959619
  • RIPE DI CIVITELLA DEL TRONTO (Te) Centro Visite di Ripe di Civitella, Museo della Grotta Sant’Angelo, Centro visite di Macchia da Sole, Antiquarium di Castel Manfrino – Associazione “Verdelaga” - tel. +39 328.6118276 / +39 336.660510
  • ARQUATA DEL TRONTO (Ap) Centro dei due Parchi (Country House, Casa del Parco, Punto Informativo e Centro di Educazione Permanente) – Cooperativa “Forestalp” - tel. +39 0736.803915
  • AMATRICE (Ri) Polo per il Patrimonio Agroalimentare del Parco - tel. +39 0746.824519
  • MONTORIO AL VOMANO (Te) Mediateca Ce.D.A.P., Centro di Documentazione sulle Aree Protette - tel. +39 0861.501049
Percorso ad anello attrezzato (Guazzano di Campli – Macchia da Sole – Castel Manfrino – Ripe di Civitella) con aree di sosta, punti fuoco, capanni di osservazione, leggii esplicativi
Ippovia del Gran Sasso d’Italia (320 km attraverso il territorio delle province di L’Aquila, Pescara e Teramo) con aree di sosta attrezzate, rifugi, capanni per la sosta e il ricovero dei cavalli, abbeveratoi e fonti d’acqua (partenze da Assergi, Bussi sul Tirino, Prati di Tivo, Rigopiano, Capestrano, Campotosto)
 
Informazioni turistiche
  • IAT L’AQUILA tel. +39 0862.410340
  • IAT TERAMO tel. +39 0861.244222
  • IAT BARISCIANO tel. +39 0862.89735
  • UFFICIOTURISTICO DI CASTEL DEL MONTE tel. +39 0862.938404
 
Gli appuntamenti nel Parco
Le numerose attività che l’Ente Parco promuove e organizza all’interno del suo territorio, rivolte agli adulti così come a ragazzi e bambini in età scolare, sono ampiamente e dettagliatamente diffuse via web agli indirizzi:
www.gransassolagapark.it e www.parks.it/parco.nazionale.gran.sasso.it, con un ricco calendario di iniziative (programmi di educazione ambientale, escursioni naturalistiche, appuntamenti culturali) in continuo aggiornamento.
Il cervo d’Abruzzo è una delle presenze faunistiche più affascinanti dei parchi montani della regione, simbolo del ritorno della grande fauna selvatica dopo secoli di assenza. Reintrodotto con successo a partire dagli anni Novanta, oggi è possibile osservarlo in libertà in aree come la Majella, il Morrone e le valli interne, dove si è insediato stabilmente grazie a progetti di conservazione. Maestoso e imponente, soprattutto nei maschi che sfoggiano ampi palchi ramificati, il cervo gioca un ruolo importante negli equilibri ecologici dei boschi e delle praterie d’alta quota. Durante il periodo del bramito, in autunno, il suo richiamo potente riecheggia tra le montagne, offrendo uno degli spettacoli naturali più suggestivi dell’Appennino abruzzese.Gli altri Parchi Nazionali in Abruzzo

È uno dei parchi più antichi d’Italia, noto per la protezione di specie simbolo come l’orso marsicano, il lupo appenninico e la lince. Foreste secolari, laghi cristallini e borghi storici si alternano in un mosaico paesaggistico unico. La rete di sentieri consente di esplorare la natura a passo lento, in un contesto di grande tranquillità. Il parco è un punto di riferimento per l’ecoturismo e la conservazione della fauna selvatica.

Nel Parco Nazionale della Majella la vegetazione cambia con l’altitudine: dai boschi di faggio e acero si passa alle praterie alpine e alle pietraie colonizzate da piante pioniere e endemiche come la stella alpina della Majella. Il parco ospita oltre duemila specie floristiche, molte delle quali rare o esclusive. Tra la fauna spiccano l’orso marsicano, il lupo, il cervo e il capriolo, insieme a specie meno visibili come il gatto selvatico e il picchio dorsobianco. Anche gli insetti e gli impollinatori rivestono un ruolo fondamentale nell’equilibrio dell’ecosistema. Parco Nazionale della Majella
Cuore selvaggio dell’Appennino, il parco custodisce ambienti montani spettacolari, gole profonde e altipiani d’alta quota. È ricco di eremi rupestri e antichi percorsi spirituali legati al monachesimo medievale. Qui vivono specie protette come l’orso bruno marsicano e il grifone, in un contesto naturale di straordinaria purezza. La Majella è anche la montagna madre d’Abruzzo, luogo di silenzio, spiritualità e avventura.

Dominato dal massiccio del Velino-Sirente, questo parco regionale offre scenari selvaggi e incontaminati, con altipiani carsici e profonde gole. È un rifugio per l’aquila reale, il lupo e il cervo, che vivono in perfetto equilibrio con l’ambiente. I sentieri escursionistici conducono a eremi nascosti e panorami mozzafiato. Il parco rappresenta un’importante area di biodiversità nel cuore dell’Abruzzo interno.

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