Trekking sugli altopiani dell’Abruzzo: Piano delle Locce
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Le valli, gli altopiani, le gole e i pianori in Abruzzo


Il massiccio del Gran Sasso, che verso il mare si erge con una muraglia rocciosa compatta e lineare, si distingue nell’entroterra per un paesaggio complesso e affascinante di altipiani, corrugamenti e bacini intramontani. Qui, la natura si esprime con pascoli sconfinati e straordinarie vallette carsiche, ciascuna dominata da un borgo medievale, un castello e chiese rurali. È il caso del Piano delle Locce, una vasta conca erbosa che si estende a circa 1250 metri di altitudine, incassata tra i rilievi ai margini di Campo Imperatore, a nord del pittoresco abitato di Santo Stefano di Sessanio. Al lato settentrionale della piana si trova l’antica cappella rurale di Santa Maria Carboni, testimone di un passato intriso di spiritualità e tradizione.
Attorno al Piano delle Locce, le pendici della conca sono punteggiate dalle stallette ipogee, conosciute come “locce”, che un tempo servivano come rifugio per il bestiame durante la notte. Queste strutture, scavate nel terreno, testimoniano l’ingegno dei pastori che, nella tranquillità dei monti, trovavano riparo per gli animali e per sé stessi.
Nel cuore dell’altopiano delle Locce, vicino a Santo Stefano di Sessanio, si trovano numerose grotte scavate con maestria nei pendii circostanti. Queste cavità, realizzate dai pastori-agricoltori durante le stagioni di alpeggio, facevano parte della Transumanza Verticale, una pratica che prevedeva il trasferimento del bestiame dalle valli più basse agli alpeggi estivi. Alcune di queste grotte raggiungono una lunghezza di 20 metri, e il loro ingresso è contraddistinto da muri a secco che sorreggono pesanti architravi in pietra. L’interno è caratterizzato dalla presenza di un camino, sfiatatoi per il fumo, giacigli per i pastori e, sul fondo, un’area riservata al ricovero degli animali.
A nord dell’altopiano delle Locce, si ergono i ruderi della chiesa di Santa Maria dei Carboni, un luogo di culto che era legato alla gràngia cistercense di Santa Maria del Monte di Paganica. Questi resti sono un altro affascinante tassello del patrimonio storico e spirituale che segna il paesaggio di quest’angolo di Abruzzo, dove natura e storia si fondono in un incontro senza tempo.


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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...

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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...

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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...