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Personaggi illustri dell’Abruzzo: Michele Cascella

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I Personaggi che hanno portato lustro all'Abruzzo

Michele Cascella, figura emblematica dell’arte italiana del Novecento, ha costruito un percorso artistico che attraversa quasi un secolo di storia, ponendo l’Abruzzo al centro di una narrazione pittorica di respiro universale. Sin dagli esordi, Cascella si distinse per una straordinaria capacità tecnica e una sensibilità cromatica che lo portarono, giovanissimo, ad esporre in contesti prestigiosi. Le prime esperienze artistiche, condivise con il padre Basilio e il fratello Tommaso, lo introdussero al mondo della litografia e del disegno, ma fu nella pittura che Michele trovò il mezzo privilegiato per esprimere la sua visione della natura. La produzione di Cascella è intrisa di un lirismo che trova il suo cuore nei paesaggi abruzzesi, fatti di campi dorati, papaveri e cieli luminosi. Questi scenari, pur essendo profondamente radicati nella sua terra d’origine, venivano rielaborati con una sensibilità capace di renderli universali. Le sue tele catturano l’essenza della natura, evocando emozioni profonde con colori vibranti e composizioni equilibrate. Nonostante l’evoluzione dell’arte nel corso del Novecento, Cascella rimase immune dalle correnti avanguardistiche, preferendo concentrarsi su una pittura figurativa e accessibile, che privilegiasse il rapporto diretto con lo spettatore. L’attività di Michele Cascella non si limitò all’Abruzzo, ma si estese ben oltre i confini regionali e nazionali. Tra il 1928 e il 1942 partecipò regolarmente alla Biennale di Venezia, consolidando la sua reputazione di artista di caratura internazionale. Nel 1937 ottenne la medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale di Parigi, un riconoscimento che contribuì a proiettare la sua arte su scala globale. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Cascella trovò grande successo negli Stati Uniti, dove trascorse lunghi periodi lavorando ed esponendo le sue opere. I musei di Londra, Parigi, Bruxelles e persino la California ospitarono le sue creazioni, rendendolo un ambasciatore dell’arte abruzzese nel mondo. Un aspetto centrale dell’attività artistica di Cascella è la sua straordinaria versatilità. Oltre alla pittura, si dedicò alla grafica, alla litografia e alla ceramica, dimostrando una padronanza tecnica che gli permise di sperimentare senza mai tradire la sua poetica. Celebre è la serie di disegni intitolata "L’Italia vista da Michele Cascella," utilizzata per decorare servizi da tavola realizzati dalla manifattura di Laveno negli anni Cinquanta. Questa capacità di unire arte e artigianato, combinando tradizione e innovazione, contribuì a consolidare la sua fama e a mantenerla viva nel tempo. Nonostante la critica dell’epoca lo avesse talvolta accusato di indulgenza verso il mercato e di eccessiva semplicità stilistica, Cascella rimase fedele alla sua visione, scegliendo di creare un’arte immediata e comprensibile, capace di parlare a tutti. La sua produzione artistica, intrisa di luce e poesia, rappresenta una celebrazione della bellezza naturale e dell’armonia, un antidoto contro l’eccessivo intellettualismo che aveva dominato parte del Novecento. Grazie alla sua dedizione e alla sua capacità di valorizzare le radici abruzzesi, Michele Cascella ha reso immortale la sua arte e ha portato lustro alla sua terra natale, facendone un simbolo di bellezza senza confini.Michele Cascella
 
(nato a Ortona il 7 settembre 1892 e morto a Milano il 31 agosto 1989)
 

 
Michele Cascella: L’artista che ha dipinto l’anima dell’Abruzzo
 
Michele Cascella è stato un pittore italiano che ha saputo donare lustro all’Abruzzo e all’arte del Novecento. Maestro del paesaggio e delle composizioni floreali, Cascella ha attraversato quasi otto decenni di attività artistica mantenendo uno stile unico e inconfondibile, immune alle influenze delle avanguardie e delle correnti pittoriche del suo tempo. Le sue opere, esposte nei più prestigiosi musei internazionali, tra cui il Victoria and Albert Museum di Londra e il Musée d’Art Moderne di Bruxelles, riflettono una sensibilità cromatica e compositiva che lo ha reso celebre in tutto il mondo. Tra pitture su tela, tavole e disegni, la sua vasta produzione include anche una ricca opera grafica di litografie e acqueforti, che ha ulteriormente ampliato la sua notorietà presso il grande pubblico.
 
La formazione artistica di Cascella si svolse sotto la guida del padre Basilio, un artista e incisore di talento che gli trasmise l’amore per il disegno e il colore. Fin dai primi anni, Michele dimostrò un talento straordinario, esponendo le sue opere già nel 1907, insieme al fratello Tommaso, presso la Famiglia Artistica Milanese. Nel 1909 partecipò a una mostra alla Galleria Druet di Parigi e al celebre Salon d’Automne, dove ricevette ampi consensi. Durante la prima guerra mondiale, le sue esperienze di vita e le sue osservazioni sul mondo arricchirono ulteriormente la sua sensibilità artistica, che si manifestò in una pittura sempre più lirica e vibrante.
 
Il suo stile, riconoscibile per l’uso magistrale del colore e per la capacità di catturare l’atmosfera nei suoi paesaggi e nature morte, raggiunse la piena maturità negli anni Trenta. Cascella alternava la rappresentazione dei paesaggi abruzzesi con quelli di Portofino, fonte inesauribile di ispirazione, e delle grandi città europee. Nel 1937 ottenne la medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale di Parigi, consolidando il suo successo a livello internazionale. Parallelamente, il suo legame con la terra d’origine rimase profondo e si riflette nei suoi quadri che celebrano la bellezza dei campi di grano, dei papaveri e delle coste abruzzesi.
 
Dopo la seconda guerra mondiale, Michele Cascella continuò a esporre le sue opere in tutto il mondo, con importanti mostre a Parigi, Buenos Aires, Montevideo e negli Stati Uniti, dove soggiornò a lungo in California. Le sue opere, apparentemente semplici, rivelano un’abilità tecnica straordinaria e una poetica basata sulla contemplazione della natura. Le sue creazioni, definite “un sermo communis” da Vittorio Sgarbi, trasmettono un’idea universale di bellezza e armonia, avvicinando l’arte a un pubblico ampio e variegato.
 
Oggi, Michele Cascella è ricordato non solo come uno dei maggiori esponenti del paesaggismo italiano, ma anche come un ambasciatore dell’Abruzzo nel mondo. La sua arte, caratterizzata da una straordinaria capacità di “dipingere l’aria,” come suggerì il padre Basilio, continua a incantare generazioni di spettatori. Le sue opere, intrise di luce, emozione e vita, rappresentano un invito a riscoprire la bellezza della natura e a preservarne l’essenza immortale.

L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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