Vai ai contenuti

Altri luoghi di culto in Provincia de L'Aquila (Aq) - Info Point Regione Abruzzo

www.infopointabruzzo.it
Salta menù
Salta menù
www.infopointabruzzo.it

Altri luoghi di culto in Provincia de L'Aquila (Aq)

Le meraviglie > Chiese e Santuari > Nell'Aquilano
Le Chiese e i Santuari in Abruzzo – Provincia de L’Aquila

La costruzione della chiesa di San Filippo Neri a Sulmona ebbe inizio nel XVII secolo, con il completamento nel 1677. Originariamente, la congregazione si trovava nella chiesa di Sant’Ignazio, oggi scomparsa, in piazza XX Settembre. Solo successivamente si trasferì in Piazza Maggiore, nell'attuale Piazza Garibaldi, all'interno del Borgo pacentrano. Nel 1706, a causa di un terremoto, l'edificio subì danni significativi e fu ricostruito tra il 1785 e il 1794 grazie al barone Giambattista Mazara, che si guadagnò una lapide commemorativa. Nel 1799, con la soppressione dell’ordine dei Filippini, la chiesa venne abbandonata e usata per scopi profani, come forno e destinazioni militari. Solo nel 1920 divenne sede della parrocchia di Sant’Agata. La facciata della chiesa è un elemento distintivo, proveniente dalla distrutta chiesa gotica di Sant’Agostino, eretta nel 1315. Tra il 1883 e il 1885, il prospetto della chiesa di Sant’Agostino fu trasferito sulla facciata incompleta della chiesa di San Filippo Neri. Durante il trasferimento, vennero apportate modifiche, come l'aggiunta di un basamento e la chiusura delle finestre. Il portale, uno dei più pregevoli esempi di arte gotica in Abruzzo, presenta un arco a sesto acuto con colonne tortili, capitelli riccamente decorati, e un bassorilievo centrale che raffigura un agnello crocifero. All’interno, la chiesa ha un linguaggio barocco, rimaneggiato dopo il terremoto del 1706. L'aula unica, con altari laterali, è composta da due campate quadrate, di cui la prima, più alta, è illuminata da finestre. Il presbiterio è coperto da una volta a botte e ospita un dipinto della Madonna col Bambino tra schiere angeliche, attribuito ad Amedeo Tedeschi. L'altare maggiore, in marmo, risale al 1888, lo stesso anno in cui venne abbassato il pavimento della chiesa. Fra gli altri arredi, spiccano due tele sugli altari laterali: i Sacri Cuori di Gesù e Maria, di Vincenzo Conti, e l’Immacolata Concezione, dipinta da Carlo Patrignani. Un elemento di particolare interesse è l'organo, situato sulla controfacciata, realizzato nel XIX secolo, probabilmente da Pacifico Inzoli. Oggi la chiesa è famosa anche per la tradizionale manifestazione della Madonna che scappa, che segna la conclusione della Settimana Santa a Sulmona.La provincia dell'Aquila, situata nella regione dell'Abruzzo, è ricca di un patrimonio storico e religioso che si riflette nelle sue chiese. Questi luoghi di culto, spesso immersi in paesaggi mozzafiato tra montagne e vallate, testimoniano secoli di tradizione e fede. Molte di esse risalgono all’epoca medievale e offrono un'affascinante combinazione di stili architettonici che spaziano dal romanico al gotico, fino al barocco, frutto delle diverse influenze culturali che hanno attraversato questa terra.
Tra le chiese più conosciute della provincia troviamo la Chiesa di Santa Maria di Collemaggio, situata nel capoluogo L'Aquila. Questo edificio, uno dei più importanti della regione, è famoso per la sua facciata in stile romanico-abruzzese e per essere il luogo di sepoltura di papa Celestino V. La chiesa ha anche un ruolo significativo durante la Perdonanza Celestiniana, una tradizione che attrae numerosi pellegrini ogni anno. Un altro esempio di grande valore è la Chiesa di San Bernardino da Siena, anch'essa nell'Aquila, che rappresenta un punto di riferimento per l'arte rinascimentale.
Al di fuori del capoluogo, la provincia offre numerosi altri esempi di bellezza religiosa. A Castel di Sangro, la Chiesa di Santa Maria Assunta è uno splendido esempio di architettura gotica, mentre a Sulmona, famosa per i suoi confetti, si trova la Chiesa di San Filippo Neri, che fonde elementi rinascimentali e barocchi. Ogni paese della provincia ha almeno una chiesa che racconta storie antiche, leggende popolari e tradizioni locali, spesso arricchite da opere d'arte che risalgono a periodi storici cruciali per la regione.
Le chiese in provincia dell'Aquila non sono solo luoghi di culto, ma anche importanti centri culturali. Molte di esse ospitano concerti, mostre e eventi che animano la vita religiosa e sociale delle comunità locali. Inoltre, alcune di queste chiese hanno subito danni significativi durante il terremoto del 2009, ma grazie agli interventi di restauro, sono state in gran parte riportate al loro antico splendore. Questi luoghi di fede continuano a essere un simbolo di resilienza e di speranza per la popolazione, che ha saputo conservare e valorizzare un patrimonio di inestimabile valore.

Le chiese minori in Provincia de L'Aquila
  • Santuario di San Giovanni Paolo II a San Pietro della Ienca
Santuario di San Giovanni Paolo II a San Pietro della Ienca
La chiesa di San Pietro della Ienca, oggi santuario dedicato a papa Giovanni Paolo II, sorge nell'omonimo borgo situato nei pressi di Assergi, nel territorio dell’Aquila. Questo piccolo edificio religioso è noto per essere stato luogo di preghiera del pontefice polacco, che vi soggiornò più volte tra gli anni Ottanta e Novanta del Novecento. La chiesa custodisce una reliquia ex-sanguine del papa, donata da monsignor Giovanni D’Ercole, e nel 2011 è stata ufficialmente elevata a santuario con una solenne cerimonia presieduta dall’allora arcivescovo Giuseppe Molinari. Immersa nella quiete del paesaggio montano, la chiesa è oggi meta di pellegrinaggi e raccoglimento spirituale.
Le origini della chiesa sono incerte, ma si ritiene che l’edificio attuale sia ciò che resta di un più ampio complesso monastico risalente al Medioevo, che rappresentava il cuore del borgo di San Pietro della Ienca. Quest’ultimo partecipò nel XIII secolo alla fondazione dell’Aquila, ricevendo uno spazio nel quarto di Santa Maria, dove fu costruita la chiesa dei Santi Pietro e Niccolò. Lo stemma del borgo, raffigurante due chiavi incrociate legate da una banda rossa su campo giallo, suggerisce una dedica a san Pietro apostolo, sebbene in passato sia stata avanzata anche l’ipotesi di un’intitolazione a san Pietro Celestino. Con il progressivo sviluppo dell’Aquila, il borgo e la chiesa caddero in declino, risultando già in rovina nel XV secolo e successivamente inclusi nella parrocchia di Camarda.
L’edificio si presenta oggi come una piccola chiesa in pietra, con una semplice facciata in conci irregolari, sormontata da un frontone in muratura. Il portale conserva in lunetta tracce di affreschi, mentre l’interno è a navata unica, con volta a botte in pietrame. Sulla parete di controfacciata si trova un affresco raffigurante San Cristoforo con il Bambino Gesù, di autore ignoto. Sul lato sinistro si aprono una monofora e una finestra gotica ad arco ogivale, in origine un ingresso laterale. Dietro l’altare si accede a una sacrestia articolata su due livelli. Il santuario si trova lungo la strada provinciale 86 del Vasto, a circa 5 km da Assergi, ma durante l’inverno è spesso raggiungibile solo a piedi a causa delle frequenti chiusure stradali.

Le altre Chiese e Santuari in Abruzzo in Provincia de L’Aquila - Abruzzo
        
L'Aquila
  • La Cattedrale di San Giustino a paganica
  • La Cattedrale di San Massimo
  • La Chiesa del Suffragio
  • Il Duomo di San Massimo
  • La Chiesa di Santa Maria Paganica
  • La Chiesa di San Silvestro
  • La Chiesa di San Giuseppe
  • La Chiesetta di San Vito
  • La Chiesa di san Giusta in F.ne Bozzano
  • L'Eremo della Madonna di Appari F.ne di Assergi

Bisegna
  • Il Santuario di San Giovanni Battista

Calascio
  • La Parrocchiale di San Nicola
  • Il Convento di Sante Maria delle Grazie
  • La Chiesa di Santa Maria della Pietà

Campo di Giove
  • La parrocchiale di Sant'Eustachio

Capestrano
  • San Giovanni da Capestrano
  • La Chiesa di San Pietro ad Oratorium in F.ne San Pietro ad Oratorium

Caporciano
  • La Chiesa di San Pellegrino in F.ne Bominaco di Caporciano
  • La Chiesa di Santa Maria Assunta in F.ne Bominaco di Caporciano

Castel del Monte
  • La Chiesa di Santa Maria del Suffragio
  • La Parrocchiale di San Marco Evangelista

Celano
  • La Chiesa del Carmine
  • La colleggiata di San Giovanni Battista
  • La Chiesa di Santa Maria della Valle

Collarmele
  • La Chiesa della Madonna di Santa Maria delle Grazie

Corfinio
  • La Chiesa di San Pelino e Sant'Alessandro

Castel di Sangro
  • La Chiesa di Santa Maria Assunta

Fontecchio
  • La Chiesa di San Francesco

Fossa
  • La Chiesa di Santa Maria delle Grotte
  • Il Convento di Sant'Angelo d'Ocre
  • Il Monastero di Santo Spirito d'Ocre

Lucoli
  • La Chiesa di San Giovanni Battista

Magliano de' Marsi
  • La Chiesa di Santa Maria in valle Porclaneta in F.ne Rosciolo

Massa d'Albe
  • La Chiesa benedettina di San Pietro

Pacentro
  • La Parrocchiale di Santa Maria Maggiore

Pereto
  • La Chiesa della Madonna dei Bisognosi

Pescocostanzo
  • La Chiesa di San Nicola
  • La Basilica di Santa   Maria del Colle

Prata d'Ansidonia
  • La Chiesa di San paolo

Pratola Peligna
  • La Madonna della Libera

Rocca di Cambio
  • Il Santuario di San Leucio

Scurcola Marsicana
  • La Chiesa di Sant'Antonio
  • La Chiesa della SS.ma Trinità

San Demetrio de' Vestini
  • La Chiesa di Santa Maria dei Raccomandati

Sulmona
  • La Chiesa di San Francesco della Scarpa
  • La Badia Morronese o di San Filippo in F.ne Badia Morronese
  • L'Eremo di Sant'Onofrio
  • La Chiesa di San Filippo
  • La Chiesa di Santa Maria della Tomba
  • Il Santuario di Ercole Curino in F.ne Badia Morronese
  • La Chiesa di San Filippo Neri
                   
Tagliacozzo          
  • La Madonna dell'Oriente
  • La Chiesetta di San Giovanni Battista
  • La Chiesa di Cosma e Damiano
  • La Chiesa di Santa Maria del Soccorso

Tione degli Abruzzi
  • La Chiesa di San Vincenzo
  • La Chiesa di San Nicola
  • La Chiesa della Santissima Trinità
  • La Chiesa di San Pancrazio
  • La Chiesetta della Madonna di Loreto
  • La Cappella di Pagliare di Tione

Tornimparte
  • La Chiesa di San Panfilo
  • La Chiesa di Rocca Santo Stefano

Trasacco
  • La Basilica dei SS.mi Cesidio e Rufino
  • La Chiesa della Madonna del Soccorso
  • La Chiesa della Madonna di Candelecchia

Villa Sant'Angelo
  • La Chiesa della Madonna delle Grazie
  • La parrocchia di S. Michele Arcangelo
  • La Chiesa di Sant'Agata

Villa Santa Lucia degli Abruzzi
  • La Chiesa di Santa Lucia
  • La Chiesa di San Nicola
  • La Chiesa di Santa Maria delle Vicenne
  • La Chiesa di San Rocco
  • La Santa Maria della Cardatura
  • La Chiesa di San Carlo Borromeo

Villalago
  • La Chiesa della Madonna di Loreto
  • Chiesa di Santa Maria delle Grazie
  • Chiesa di San Michele Arcangelo all'Arapezzana

Villavallelonga
  • La Chiesa di Madonna della Lanna
  • La Chiesa di Madonna delle Grazie
  • La Chiesa di San Leucio e Nicola

Villetta Barrea
  • Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta
  • Chiesa di San Rocco
  • Chiesa di San Michele

Vittorito
  • Chiesa di San Michele Arcangelo
  • Chiesa della Madonna del Borgo
  • Chiesa di San Rocco
La Basilica di San Bernardino da Siena (L’Aquila) è composta da un corpo longitudinale a tre navate con cappelle laterali, integrato da un corpo ottagonale coperto da un'alta cupola su tamburo finestrato. Alla base della cupola si trovano quattro cappelle radiali, mentre sul fondo si estende una lunga abside. L'aspetto interno attuale è il risultato di un rifacimento settecentesco, successivo al terremoto del 1703, mentre le modifiche apportate alle navate minori nella prima metà del Novecento hanno cambiato l'architettura di queste ultime. In particolare, sono state aggiunte trabeazioni in corrispondenza dei pilastri e la volta continua è stata suddivisa in numerose volte minori. La Basilica di San Bernardino, uno degli esempi più significativi dell'architettura religiosa abruzzese, fu edificata nella seconda metà del Quattrocento per custodire il corpo del santo, morto all'Aquila nel 1444. Il 20 settembre 1451, papa Nicolò V emise la bolla che autorizzava la costruzione della basilica con annesso convento, e il 28 luglio 1454 san Giacomo della Marca, in qualità di commissario pontificio, tracciò il perimetro del tempio. I lavori, avviati il 2 agosto dello stesso anno, si svolsero in due fasi: i maestri cavensi si occupavano della parte sinistra, mentre i lombardi costruivano il lato destro, verso il convento. Questa divisione del cantiere consentì di accelerare i tempi di realizzazione. Il terreno scelto per la costruzione, scarsamente edificato, fu acquisito dai frati tramite donazioni e acquisti di case e terreni, arrivando a coprire una superficie di 26.000 mq, fino alle mura urbiche di Porta Leoni. La chiesa di Sant'Alò, che occupava l'area dove oggi si trova l'abside, fu demolita e le pietre utilizzate per la costruzione del complesso. Direttore dei lavori e probabilmente anche progettista fu frate Francesco di Paolo dell'Aquila, sostituito nel 1488 da frate Ambrogio. La realizzazione della maestosa basilica e del grande convento fu possibile grazie alle generose offerte di fedeli provenienti da tutta Italia e Germania, tra cui re Alfonso, la contessa di Celano, la vedova di Antonuccio Camponeschi e il cardinale Agnifili.Il culto nella provincia dell’Aquila è profondamente radicato nella storia e nella tradizione del territorio, riflettendo una spiritualità che si intreccia con la natura e l’arte. Questa provincia, caratterizzata da paesaggi montani e borghi antichi, ospita numerosi luoghi di culto, tra cui abbazie, chiese, e santuari, che sono da secoli meta di pellegrinaggi e centri di vita religiosa. Tra i più celebri si annoverano la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, dove si celebra la Perdonanza Celestiniana, e il Santuario della Madonna di Pietraquaria, venerato come simbolo di protezione per la Marsica. Il culto mariano è particolarmente sentito, con numerosi santuari dedicati alla Vergine, che rappresentano luoghi di raccoglimento spirituale e fede popolare. Accanto ai grandi edifici religiosi, gli eremi della provincia dell’Aquila testimoniano una devozione più intima e silenziosa, spesso collocati in ambienti naturali di straordinaria bellezza. L’Eremo di San Bartolomeo in Legio e l’Eremo di Santo Spirito a Maiella sono esempi emblematici di come la spiritualità si sia intrecciata con la maestosità del paesaggio montano. Questi luoghi non solo raccontano la storia dei santi e degli eremiti che li hanno abitati, ma offrono anche un’esperienza di pace e meditazione ai visitatori. Il culto nella provincia dell’Aquila, dunque, è un viaggio tra fede, arte e natura, che continua ad attrarre devoti e appassionati da tutto il mondo.


Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...


Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.


L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, le “mazzarelle” e le “virtù”.
Continua a leggere...
www.infopointabruzzo.it - Created with WebSite X5
Torna ai contenuti