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Comune di: L'AQUILA (Aq) - Abruzzo - Info Point Regione Abruzzo

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Comune di: L'AQUILA (Aq) - Abruzzo

Ospitalità Abruzzo > Provincia de L'Aquila > I Comuni aquilani > D-O > L'AQUILA
L'Aquila, capoluogo dell'Abruzzo, è una città ricca di storia, arte e cultura, che offre numerosi luoghi di interesse da visitare. Nel centro storico, la Basilica di Santa Maria di Collemaggio è uno dei principali luoghi di culto, famosa per la sua facciata in stile romanico e per ospitare la tomba di Papa Celestino V. Nelle vicinanze, la Fontana delle 99 Cannelle, situata nel quartiere Rivera, è un'imponente fontana rinascimentale caratterizzata da 99 cannelle da cui sgorga l'acqua, simbolo dei 99 castelli che fondarono la città nel XIII secolo. Il Forte Spagnolo, una maestosa fortezza cinquecentesca, domina il paesaggio cittadino e ospita il Museo Nazionale d'Abruzzo, che conserva importanti reperti archeologici e opere d'arte della regione. Accanto al forte si trova il Parco del Castello, un ampio giardino pubblico che offre panorami suggestivi sulla città e ospita l'Auditorium del Parco, progettato dall'architetto Renzo Piano, utilizzato per eventi culturali e musicali. Poco distante, la Basilica di San Bernardino da Siena, costruita nel XV secolo, è un capolavoro dell'architettura rinascimentale e uno dei principali luoghi di culto della città. Per gli amanti della natura, L'Aquila offre diverse aree verdi e parchi. Il Parco del Sole, situato nei pressi della Basilica di Collemaggio, è un luogo ideale per passeggiate e momenti di relax all'aria aperta. La Pineta di Monte Luco, situata nella frazione di Roio Poggio, è una vasta area boschiva che offre sentieri immersi nel verde e panorami mozzafiato sulla città e sulle montagne circostanti. Inoltre, le Grotte di Stiffe, situate a pochi chilometri dalla città, sono un affascinante complesso di grotte carsiche visitabili, con stalattiti e stalagmiti di straordinaria bellezza. Infine, per gli appassionati di storia, il sito archeologico di Amiternum, situato a nord de L'Aquila, offre la possibilità di visitare un antico insediamento romano con resti di un anfiteatro, un teatro e una villa romana. La città è anche famosa per la sua tradizione gastronomica, con piatti tipici come gli arrosticini, la pasta alla chitarra e i formaggi locali, che possono essere gustati nei numerosi ristoranti e trattorie del centro storico. L'Aquila, con la sua ricca offerta culturale, storica e naturale, rappresenta una meta ideale per chi desidera scoprire le bellezze dell'Abruzzo.La provincia dell’Aquila è un territorio affascinante, dove la forza della natura si intreccia con la tenacia delle sue comunità. Segnata nel tempo da eventi sismici, questa terra ha saputo rinascere ogni volta, custodendo gelosamente le sue radici. Visitare questi luoghi significa entrare in contatto con un’identità autentica, fatta di cultura, spiritualità e paesaggi mozzafiato. Ogni centro abitato, ogni monumento, ogni borgo racconta una storia di resilienza e bellezza, invitando i visitatori a scoprire un’Abruzzo che sorprende ed emoziona. Il cuore pulsante è la città dell’Aquila, con le sue meraviglie storiche e architettoniche. Piazza Duomo, elegante e vivace, ospita la Cattedrale dei Santi Massimo e Giorgio, simbolo della rinascita cittadina. Poco distante, il Forte Spagnolo domina il panorama urbano e ospita il Museo Nazionale d’Abruzzo. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio, gioiello romanico-gotico, è legata alla Perdonanza Celestiniana, patrimonio immateriale dell’UNESCO. Da non perdere anche la Fontana delle 99 Cannelle, straordinaria opera medievale che simboleggia le origini della città attraverso le sue molteplici cannelle scolpite. Fuori dal capoluogo, la provincia svela scenari di rara suggestione. L’area archeologica di Alba Fucens, ai piedi del Monte Velino, offre un’immersione nella storia romana. Rocca Calascio, tra le fortificazioni più alte d’Italia, regala una vista spettacolare sul Parco del Gran Sasso. I borghi come Santo Stefano di Sessanio conservano intatta l’atmosfera medievale, mentre le Grotte di Stiffe, con le loro formazioni carsiche, incantano chi ama la natura più selvaggia. Il Castello Piccolomini di Celano, perfettamente conservato, affaccia sulla piana del Fucino con eleganza rinascimentale. E per un’esperienza unica, nulla batte una tranquilla escursione in canoa lungo le limpide acque del fiume Tirino, immersi in un paesaggio incontaminato. La provincia dell’Aquila è un viaggio nel cuore autentico dell’Abruzzo, tra emozioni, silenzi e meraviglie senza tempo.
Comune de L'Aquila (Aq)

Palazzo Margherita, Piazza Palazzo - 67100 L'Aquila (Aq)

Centralino - Tel.: +39 0862.6451
L'Aquila (714 m. slm.), capoluogo della regione Abruzzo, è una straordinaria città ricca di arte e cultura situata nel comprensorio del Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, alla sinistra del fiume Aterno. E' circondata da una  suggestiva catena di monti tra i quali spicca, a nord-est, l'imponente massiccio del Gran Sasso d'Italia (2.912 m.). Il territorio comunale (circa 68.500 abitanti), in massima parte montuoso ad eccezione della vallata del fiume Aterno (considerato il fiume più freddo d'Italia), ha una variazione altimetrica che va da un minimo di 575 m. ad un massimo di 2.635 m. slm. Nel territorio aquilano è compresa parte dell'altopiano di Campo Imperatore, l'altopiano carsico più vasto d'Europa, che dispone di piste da sci e campi di neve tra i più estesi ed apprezzati della regione. La città, sorta intorno alla metà del XIII secolo, visse numerose ed alterne vicende storiche fino al 1860, anno in cui si unì al nascente Regno d'Italia. Nel 1703 fu parzialmente distrutta da un violento terremoto che provocò oltre 6.000 vittime. L'Aquila, città dalle 99 chiese a ricordo dei 99 castelli che, secondo la leggenda, contribuirono alla sua fondazione, è ricca di monumenti di enorme valore storico-artistico. Il più celebre è indubbiamente la basilica di S. Maria di Collemaggio, simbolo della città ed una delle pochissime chiese al mondo ad avere, al pari della basilica di S. Pietro in Roma, una Porta Santa. Le origini del tempio, eretto tra il 1283 e il 1288,  sono legate all'umile eremita Pietro da Morrone che pochi anni dopo, nel 1294, fu incoronato Papa nella stessa chiesa aquilana con il nome di Celestino V. Le sue reliquie sono custodite all'interno della basilica, in un mausoleo del 1517 che rappresenta un autentico capolavoro rinascimentale. Ogni anno, il 29 agosto, nel capoluogo si celebra la Perdonanza Celestiniana, con apertura della Porta Santa e indulgenza  plenaria concessa dal papa eremita. Altri monumenti tra i più rappresentativi del capoluogo abruzzese sono il poderoso e ben conservato Forte Cinquecentesco, una delle principali fortezze presenti in Italia, chiamato anche "Forte Spagnolo" perchè fu costruito, nel 1534, per volere dei dispotici governatori spagnoli; la maestosa basilica di S. Bernardino (XV sec.), la chiesa più grande della regione; la famosissima ed antica Fontana delle 99 cannelle, edificata nel 1272 presso il fiume Aterno; la chiesa di S. Giusta di Bazzano (XIV sec); la cattedrale, di origine duecentesca, di S. Massimo  e S. Giorgio; l'antica chiesa di S. Maria di Paganica; la chiesa di S. Agostino (XVIII sec.); etc. Nel lungo elenco devono essere altresì comprese le decine di splendidi palazzi gentilizi, di epoche comprese tra il XV ed il XX secolo, spesso arricchiti da bellissimi cortili con scenografici porticati ad archi sorretti da colonne e monumentali scalinate. Anche alcune tra le numerose stupende frazioni sparse nei dintorni della città conservano monumenti o reperti di notevole interesse storico-artistico. Sono sicuramente da citare la frazione di S. Vittorino, dove si trovano il Teatro e l'Anfiteatro Romano dell'antica Amiternum, la chiesa di S. Michele (XII sec.) e la catacomba di S. Vittorino; la frazione di Paganica, con il suggestivo Santuario della Madonna d'Appari (XIII sec.), incastonato nella roccia e con la volta tappezzata da meravigliosi affreschi; la frazione di Civita da Bagno dove sono visibili i resti della cattedrale di S. Massimo a Forcona (VII sec.); il pittoresco e frequentatissimo borgo fortificato di Assergi, che custodisce la bellissima chiesa di S. Maria Assunta (1150); etc. In conclusione: sia L'Aquila, città d'arte alla quale sono stati attribuiti i prestigiosi appellativi di "Firenze d'Abruzzo" e "Salisburgo d'Italia", che le piccole frazioni vicine sono località che meritano di essere assolutamente visitate! Città de L'Aquila
L'Aquila, capoluogo della provincia, è una città che rappresenta un crocevia di storia, arte e cultura dell'Abruzzo. Fondata nel XIII secolo, la città si distingue per la sua architettura medievale e rinascimentale, che la rende una delle più affascinanti città d’arte italiane. Il centro storico di L'Aquila è caratterizzato da palazzi nobiliari, chiese e monumenti che testimoniano la sua grandezza e importanza storica, come la Basilica di San Bernardino, la Fontana delle 99 cannelle e il Palazzo Margherita.
Il territorio di L'Aquila è segnato da una forte componente montuosa, con il Gran Sasso a fare da maestoso sfondo. Le montagne circostanti sono una meta ambita per gli amanti dello sci, dell’escursionismo e delle attività all'aria aperta. La presenza del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga rende L'Aquila un punto di riferimento per chi cerca un connubio tra natura, sport e storia.
La città è anche conosciuta per le sue tradizioni culturali, che si manifestano nelle numerose festività e manifestazioni artistiche che animano la città durante tutto l’anno. La Perdonanza Celestiniana, una delle più importanti celebrazioni religiose e culturali dell'Abruzzo, attira ogni anno migliaia di visitatori. L'Aquila è anche un importante centro universitario, con l’Università degli Studi dell'Aquila che arricchisce la città di un fermento culturale e giovanile.
Dopo il devastante terremoto del 2009, L'Aquila ha affrontato un lungo e difficile processo di ricostruzione. Oggi la città è un simbolo di resilienza, con il suo patrimonio che, seppur danneggiato, è stato parzialmente restaurato, mantenendo intatta l’anima storica e culturale che l’ha sempre contraddistinta.
Nel complesso, L'Aquila rappresenta una delle città più affascinanti d’Italia, dove storia, arte, natura e cultura si fondono in un unicum che racconta il passato e il presente dell’Abruzzo. Un luogo che, nonostante le difficoltà, continua a risplendere come faro di storia e bellezza.




Cosa vedere nella Città de L'Aquila:

Avvenimenti nella Città de L'Aquila
Indirizzi utili della Città de L'Aquila

Appunti sulla Città de L'Aquila

Rocca Calascio è il Castello più alto dell’Appennino La Torre si erge ad un altezza di 1520 m.s.l.m. Domina il versante sud del Gran Sasso d’Italia e si trova ai confini di Campo Imperatore. Dalla Rocca si spazia, ad ovest, verso il Monte Sirente ed il Velino, a nord verso il Gran Sasso e Campo Imperatore, a sud e parte di est verso la Piana di Navelli. Domina il sottostante paese di Calascio che si trova a 1200 metri di quota. In un documento del 1380 si ha la prima citazione di Rocca Calascio, intesa come torre di avvistamento isolata, ma la costruzione della torre è da collocarsi intorno all’anno 1000. Ad Antonio Piccolomini si deve attribuire, verso il 1480, la realizzazione delle 4 torri attorno all’originario torrione di Rocca Calascio, il muro di cinta attorno al paese e la ricostruzione di gran parte dell’abitato distrutto dal furioso terremoto del 1461. Nelle vicinanze della Rocca si trova la Chiesa di Santa Maria della Pietà, costruita dai pastori intorno al 1400 come ringraziamento alla Madonna quando i soldati dei Piccolomini respinsero, in una sanguinosa battaglia, un gruppo di briganti provenienti dal confinante Stato Pontificio. Punto di osservazione di elevata strategia militare, era in grado di comunicare, mediante l’ausilio di torce durante la notte e di specchi nelle ore diurne attraverso innumerevoli collegamenti ottici disseminati nel territorio, con i castelli della costa adriatica. Con la dominazione aragonese fu istituita la “Dogana della mena delle pecore in Puglia” e la pastorizia transumante divenne la principale fonte di reddito del Regno. Fu quindi un momento di notevole sviluppo per i paesi della Baronia che nel 1470 possedevano oltre 90.000 pecore e fornivano ingenti quantitativi di pregiata “lana carapellese” a città come L’Aquila e Firenze. Nel 1579 Costanza Piccolomini, l’ultima della famiglia, vendette la Baronia, il Marchesato di Capestrano e le terre di Ofena e Castel del Monte a Francesco Maria Dè Medici, Granduca di Toscana per 106.000 ducati. Nel 1743 il territorio passò sotto la dominazione Borbonica. Nel 1703 un disastroso terremoto demolì il castello ed il paese di Rocca calascio: furono ricostruite solo le case nella parte bassa dell’abitato e molti abitanti preferirono trasferirsi nella sottostante Calascio. Un progressivo spopolamento ha ridotto il numero degli abitanti della Rocca da circa 800 nel 1600 a zero nel 1957. Calascio, a sua volta, ha iniziato il suo declino a fine ‘800, subendo gli effetti di una massiccia emigrazione nei primi decenni del ‘900. Una popolazione di circa 1900 abitanti nel 1860, ridotta nel 1892 a soli 299. Oggi la Rocca è conosciuta dal grande pubblico per essere di frequente oggetto di grandi set cinematografici: tra questi “Lady Hawke”, stupenda favola ambientata nel medioevo con Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer e, più recentemente, un film su Padre Pio da Pietralcina.

Provincia de L’Aquila, un museo a cielo aperto
La provincia dell’Aquila si distingue come un museo archeologico a cielo aperto, dove la storia si manifesta tra rovine, antichi insediamenti e tracce di civiltà che hanno attraversato i secoli. In questi territori si trovano straordinari siti come Alba Fucens, con il suo anfiteatro e le mura ciclopiche, o Amiternum, antica città sabina e romana, custode di un prezioso teatro e resti monumentali. Le testimonianze del passato emergono armoniosamente dal paesaggio montano e collinare, offrendo al visitatore un viaggio nel tempo che si intreccia con la natura e la bellezza del luogo.
Oltre ai grandi centri archeologici, l’intera provincia è punteggiata da ritrovamenti meno noti ma altrettanto significativi: santuari, necropoli, ville rustiche e reperti custoditi nei musei locali raccontano la vita quotidiana, le credenze e l’evoluzione delle comunità antiche. Camminare in questi luoghi significa immergersi in un patrimonio che continua a vivere nel silenzio delle pietre, nella memoria delle popolazioni e nella cura con cui viene tramandato. La provincia dell’Aquila svela così un’anima profonda, in cui passato e presente dialogano attraverso la cultura e il territorio.


Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è uno dei più antichi e celebri parchi naturali italiani, simbolo della tutela ambientale e della biodiversità dell’Appennino. Esteso su un territorio montano ricco di boschi, valli e altopiani, il parco è l’habitat di specie rare e protette come l’orso marsicano, il lupo appenninico e il camoscio d’Abruzzo. I sentieri che attraversano queste terre offrono paesaggi suggestivi e la possibilità di vivere un contatto autentico con la natura, in un ambiente che cambia volto con le stagioni e regala emozioni in ogni periodo dell’anno.
Oltre alla straordinaria ricchezza naturalistica, il parco custodisce anche un patrimonio culturale fatto di borghi antichi, tradizioni pastorali e architetture in pietra che raccontano secoli di storia. Luoghi come Pescasseroli, Opi e Civitella Alfedena rappresentano il cuore pulsante di un territorio dove l’uomo ha imparato a convivere con l’ambiente in modo armonioso. Il Parco Nazionale d’Abruzzo è così molto più di un’area protetta: è un paesaggio vivo, dove natura, storia e cultura si fondono in un equilibrio prezioso da scoprire e rispettare.


Il cibo e il buon vino nella Provincia de L’Aquila
L’enogastronomia della provincia dell’Aquila rappresenta un autentico viaggio nei sapori dell’Abruzzo interno, dove tradizione, territorio e stagionalità si fondono in piatti genuini e ricchi di storia. I prodotti locali, come lo zafferano dell’Aquila DOP, il Canestrato di Castel del Monte e le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, sono il cuore di una cucina che valorizza la semplicità e l’autenticità. Le paste fatte a mano, le carni ovine e i legumi montani raccontano un legame profondo con la terra e con l’allevamento, praticato da secoli secondo i ritmi della transumanza.
Accanto ai piatti tipici, la provincia offre una produzione di liquori e vinicola  e dolciaria che arricchisce ulteriormente l’esperienza gastronomica. Vini come il Montepulciano d'Abruzzo, il Cerasuolo e il Trebbiano si abbinano perfettamente ai sapori intensi della cucina locale, mentre dolci tradizionali come le ferratelle e i torroni artigianali evocano feste e antiche ricorrenze. Nei borghi e nelle trattorie di montagna, ogni pasto diventa un’occasione per scoprire l’identità di un territorio che esprime la propria cultura anche attraverso il cibo e il vino.


Fare trekking in Provincia de L'Aquila
Fare trekking sugli altopiani della provincia dell’Aquila significa immergersi in scenari naturali di rara bellezza, dove la montagna si mostra in tutta la sua maestosità. Gli altopiani abruzzesi, come quello delle Rocche o il vasto Altopiano di Campo Imperatore, offrono percorsi che si snodano tra praterie d’alta quota, boschi silenziosi e viste spettacolari sulle cime del Gran Sasso e della Majella. Il paesaggio muta con le stagioni, regalando colori intensi in estate, atmosfere nebbiose e misteriose in autunno, e silenzi innevati in inverno. È un'esperienza che unisce il piacere dell'attività fisica alla scoperta di una natura autentica e selvaggia.
Oltre all’aspetto naturalistico, il trekking sugli altopiani e nelle valli aquilani permette di entrare in contatto con la cultura locale, fatta di tradizioni pastorali, borghi in pietra e antichi rifugi di montagna. Durante il cammino si incontrano spesso mandrie al pascolo e si possono scorgere animali selvatici come l’aquila reale o il camoscio d’Abruzzo. Ogni sentiero racconta una storia legata al territorio, tra leggende, usanze e memorie di transumanza. Camminare in questi luoghi significa anche riscoprire un ritmo lento, in armonia con la montagna, lontano dalla frenesia quotidiana.
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