Sito archeologico in Provincia de L’Aquila: Alba Fucens - Avezzano (Aq) - Abruzzo
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I principali siti archeologici in Provincia de L'Aquila - Abruzzo



Origini e Sviluppo della Città Fondata dai Romani come colonia di diritto latino nel 304 a.C., o secondo altre fonti nel 303 a.C., Alba Fucens sorse nel territorio degli Equi, in prossimità dei Marsi, in una posizione strategica lungo la via Tiburtina Valeria. Inizialmente popolata da 6.000 coloni, la città fu protetta da una prima cinta muraria costruita per difendersi dagli attacchi degli Equi, che tentarono senza successo di espugnarla. Nel corso del tempo, Alba Fucens si sviluppò come un importante centro fortificato, mantenendo un ruolo rilevante nella difesa dei confini romani e nella viabilità della regione.
Area Archeologica e Struttura Urbana Gli scavi sistematici di Alba Fucens iniziarono nel secondo dopoguerra, a partire dal 1949, grazie all'Università di Lovanio sotto la guida di Fernand De Visscher e, successivamente, dal Centro belga di ricerche archeologiche in Italia diretto da Jozef Mertens. Dal 2006, ulteriori indagini sono state condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo. La città, racchiusa da una cinta muraria di circa 2,9 km, presenta mura in massi poligonali perfettamente incastonati e lisciati, con una triplice linea difensiva sul lato settentrionale. Sono ancora visibili una torre e due bastioni a protezione di tre delle quattro porte principali, oltre a simboli fallici scolpiti sui bastioni con funzione apotropaica.
Edifici e Luoghi di Interesse Al centro dell'abitato sorgeva il forum, su cui si affacciavano edifici pubblici come la basilica, il macellum e le terme, risalenti tra la tarda Repubblica e l'età imperiale. L'anfiteatro di Alba Fucens, insieme alle lussuose dimore patrizie, testimonia la ricchezza della città. Fra queste, la Domus attribuita ipoteticamente al Prefetto del Pretorio Quinto Nevio Sutorio Macrone, sebbene senza conferme storiche. Sul colle occidentale si trovavano luoghi di culto come il Tempio di Apollo, successivamente trasformato nella chiesa di San Pietro in età medievale, con antiche colonne e mosaici cosmateschi. Nel vicino villaggio di Albe, la collegiata di San Nicola fu costruita utilizzando materiali di spoglio provenienti dal sito archeologico, consolidando il legame tra passato e presente.
L’Abruzzo medievale e rinascimentale
Splendide chiese medievali al centro di solitari altopiani ed eremi nascosti negli anfratti delle montagne, imponenti abbazie e poderosi castelli, sono gli elementi che più originalmente qualificano il paesaggio abruzzese. Il Medioevo è infatti l’epoca che ha lasciato sul territorio le tracce più evidenti e suggestive, capaci di imprimersi per sempre negli occhi e nel cuore dei visitatori. La montagna abruzzese ebbe nel Medioevo una grande importanza militare ed economica, e fu quindi interessata da una straordinaria fioritura di opere d’arte. Lungo tutta la dorsale appenninica e nei suoi centri abitati, grandi e piccoli, i palazzi, i castelli e le chiese romaniche, gotiche e rinascimentali d’Abruzzo fiorirono con grande rigoglio, spesso abbellite dall’apporto di artisti di grande valore: gli enormi capitali prodotti in regione dalla grande stagione della pastorizia produssero infatti in quest’epoca i loro frutti più ricchi e duraturi.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, tra cui le “mazzarelle”; “virtù”. Meno evocativa dell’Abruzzo -percepita come regione di montagne...

Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Chiese e santuari in Abruzzo
La provincia dell’Aquila, immersa nel cuore dell’Abruzzo, è un territorio ricco di storia e spiritualità, dove chiese e santuari raccontano secoli di fede e tradizioni.
Tra i paesaggi montuosi del Gran Sasso e della Majella, sorgono luoghi di culto che custodiscono tesori artistici e culturali, attirando pellegrini e visitatori da ogni parte del mondo. L’Aquila stessa, capoluogo della provincia, vanta edifici religiosi di grande rilievo. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è un capolavoro del gotico abruzzese, famosa per la sua facciata policroma...