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I Rettili presenti nella Regione Abruzzo: Il Saettone

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La fauna in Abruzzo: Saettone
Categoria: Rettili

Il saettone (Zamenis longissimus) è un rettile non velenoso della famiglia dei colubridi, presente in Abruzzo e in altre regioni italiane. Si tratta di un serpente di medie-grandi dimensioni, che può raggiungere fino a 1,5-2 metri di lunghezza. Il saettone è noto per il suo corpo slanciato, la testa leggermente appiattita e la colorazione che varia dal giallo-bruno al verde oliva, talvolta con sfumature nere o marroni.
Questo rettile vive in ambienti variegati come boschi, prati, zone rocciose e aree agricole, preferendo luoghi soleggiati dove può riscaldarsi. È una specie diurna e molto agile, capace di arrampicarsi su alberi e cespugli per cacciare piccoli roditori, uccelli e insetti, contribuendo così all'equilibrio dell'ecosistema. In Abruzzo, il saettone è una presenza importante per la biodiversità, rappresentando un indicatore di buona salute ambientale. Pur essendo innocuo per l'uomo, viene spesso erroneamente temuto.
Il saettone è protetto dalla normativa italiana e dalla Direttiva Habitat dell'Unione Europea, che ne salvaguarda l’habitat naturale, minacciato dalla perdita di zone verdi e dall'urbanizzazione. Conoscere e rispettare questa specie è fondamentale per preservare l'equilibrio della fauna abruzzese e l'integrità degli ecosistemi locali.
La Festa dei Serpari di Cocullo, in Abruzzo, è una celebrazione unica nel suo genere, che affonda le sue radici in antichi riti pagani e tradizioni popolari. Ogni anno, il primo maggio, il piccolo borgo di Cocullo si trasforma per rendere omaggio a San Domenico, il santo protettore contro i morsi di serpente e le malattie della pelle. In questa festa suggestiva e ricca di fascino, i protagonisti sono proprio i serpenti.
Durante la celebrazione, i "serpari" – abitanti esperti nel maneggiare i serpenti – raccolgono diverse specie di serpenti non velenosi dalle montagne circostanti, come il cervone, il biacco e il saettone. Questi rettili vengono trattati con cura e, nel giorno della festa, sono adornati attorno alla statua di San Domenico. La statua del santo, ricoperta da una corona di serpenti, viene poi portata in processione per le vie del paese, creando un’atmosfera magica e quasi ipnotica.
Questa tradizione antica simboleggia la comunione tra l'uomo e la natura e celebra il potere protettivo di San Domenico. La festa attira ogni anno numerosi visitatori, curiosi di assistere a uno spettacolo così unico e affascinante, che mescola religione, leggenda e la tradizione dei serpari, custodi di un sapere antico legato al territorio abruzzese.
Le specie che vengono raccolte sono quattro: il cervone. il saettone, la biscia o (nutrice) dal collare e il biacco.


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