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Grotte nella Regione Abruzzo: Grotta della Lupa di Ripa Rossa - Info Point Regione Abruzzo

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Grotte nella Regione Abruzzo: Grotta della Lupa di Ripa Rossa

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Scoprire i tesori nascosti, i luoghi affascinanti e le meraviglie naturali dell'Abruzzo

La Grotta della Lupa di Ripa Rossa si trova all’interno della miniera di Santo Spirito, nei pressi dell’omonimo eremo celestiniano, in un’area di grande valore storico e naturalistico. L’accesso alla grotta avviene attraverso una galleria mineraria che conduce a un vasto ambiente sotterraneo caratterizzato da un’imponente sala principale. Da qui si dirama una complessa rete di gallerie, alcune delle quali superano i venti metri di altezza, arricchite da spettacolari stalattiti, colonne calcaree e delicate vele di roccia. Lungo il percorso sotterraneo si possono ammirare piccole vasche naturali in cui l’acqua, filtrando lentamente dalla roccia, ha dato origine a straordinari cristalli, il cui scintillio amplifica il fascino misterioso della grotta. La scoperta della grotta è avvenuta nel 2015 grazie al Gruppo di Ricerca di Archeologia Industriale della Majella, che individuò il punto in cui un ramo della miniera di Santo Spirito intercettava la cavità. Questo ritrovamento ha dato il via alle prime esplorazioni approfondite, condotte dallo Speleo Club Chieti con l’ausilio di avanzate tecnologie di rilevamento, tra cui il sistema di scansione laser 3D. Nel corso delle indagini sono emersi importanti resti paleontologici, segno di un’antica frequentazione da parte della fauna locale. Le formazioni calcaree, insieme ai reperti rinvenuti, hanno confermato il valore scientifico di questa grotta, rendendola un punto di grande interesse per studiosi e appassionati di speleologia. Nel settore più elevato della grotta sono stati trovati numerosi resti ossei appartenenti a diverse specie animali, tra cui orsi bruni, lupi, cervi e capre domestiche. Questi ritrovamenti suggeriscono che l’area fosse utilizzata da secoli come rifugio naturale per la fauna selvatica. La grotta è accessibile attraverso tre ingressi situati a circa 1075 metri sul livello del mare, ma il suo percorso si sviluppa con un dislivello complessivo di circa 230 metri, rendendola una cavità di notevole complessità esplorativa. Le difficili condizioni ambientali e la morfologia del sito richiedono particolari precauzioni per la sua esplorazione, limitata a speleologi esperti e a gruppi di ricerca specializzati. Nel 2016 il Comune di Roccamorice ha avviato un progetto finalizzato alla valorizzazione della Grotta della Lupa e della Miniera di Ripa Rossa, con l’intento di trasformarla in un laboratorio permanente di ricerca scientifica. Grazie a questo progetto, si sta lavorando alla creazione di percorsi virtuali che permetteranno di esplorare la grotta a distanza, offrendo un’esperienza immersiva nel cuore di questo straordinario ambiente sotterraneo. La possibilità di accedere a una ricostruzione digitale dettagliata consentirà di preservare la grotta, proteggendo le sue delicate conformazioni e i reperti archeologici e paleontologici che ne raccontano la storia.Le Grotte naturali in Abruzzo:
Grotta della Lupa di Ripa Rossa. La Grotta della Lupa si apre all’interno della miniera di Santo Spirito, poco distante dall’omonimo Eremo Celestiniano, in località Ripa Rossa. La grotta, di difficile percorrenza, con un dislivello totale di circa 230 metri, presenta un ampio salone dal quale parte una fitta rete di gallerie con ambienti che superano i 20 metri di altezza, caratterizzate da stalattiti, colonne e vele. Stupendi cristalli sono visibili in corrispondenze di piccole vasche dove scorre l'acqua. La scoperta della grotta della Maiella è avvenuta nel 2015 ad opera Gruppo di Ricerca di Archeologia Industriale della Majella, presso un punto in cui un ramo della  miniera di S. Spirito intercettava la grotta. Questa scoperta diede inizio alle prime esplorazioni profonde effettuate anche con il sistema laser 3D da parte dello Speleo Club Chieti, durante le quali furono rinvenuti resti paleontologici, divenuti oggetto di studio. Nel "lato a monte" della grotta sono stati rinvenuti numerosi resti ossei attribuibili ad uno o più esemplari di orso bruno (Ursus arctos), lupo (Canis lupus), cervo (Cervus elaphus) e capra (Capra hircus). La galleria che intercetta la grotta è raggiungibile dai tre ingressi della miniera, tutti situati ad una quota di circa 1075 metri s.l.m. Nel 2016 è stato avviato un gruppo di lavoro della Miniera di Ripa Rossa - Grotta della Lupa dal Comune di Roccamorice al fine di rendere la grotta un laboratorio permanente di ricerca e creare sistemi di fruizione virtuale della stessa. Grotta della Lupa di Ripa Rossa (Roccamorice – Pe)

La Grotta della Lupa si apre all’interno della miniera di Santo Spirito, nei pressi dell’omonimo Eremo Celestiniano, nella località di Ripa Rossa. Questa cavità, di difficile percorrenza, si distingue per un dislivello complessivo di circa 230 metri e per la complessa rete di gallerie che si sviluppano dal grande salone principale. Alcuni ambienti superano i 20 metri di altezza e sono impreziositi da spettacolari formazioni calcaree, tra cui stalattiti, colonne e vele. Piccole vasche naturali, alimentate dal lento scorrere dell’acqua, custodiscono meravigliosi cristalli che riflettono la luce, creando giochi di riflessi affascinanti.
La scoperta della grotta risale al 2015, quando il Gruppo di Ricerca di Archeologia Industriale della Majella individuò un punto in cui un ramo della miniera di Santo Spirito intercettava la cavità. Questa scoperta diede il via a una serie di esplorazioni approfondite, condotte anche con l’ausilio della tecnologia laser 3D dallo Speleo Club Chieti. Durante queste indagini vennero rinvenuti importanti resti paleontologici, successivamente oggetto di studi e ricerche. Le caratteristiche della grotta e la sua connessione con la miniera hanno reso questo sito un punto di grande interesse per studiosi e speleologi.
Nella parte alta della grotta sono stati ritrovati numerosi resti ossei appartenenti a diverse specie animali. Tra questi figurano esemplari di orso bruno (Ursus arctos), lupo (Canis lupus), cervo (Cervus elaphus) e capra domestica (Capra hircus). Il ritrovamento di tali reperti suggerisce che la grotta possa essere stata frequentata dalla fauna locale nel corso dei secoli, forse come rifugio o riparo naturale. La galleria che collega la miniera alla grotta può essere raggiunta attraverso i tre ingressi principali della miniera, tutti situati a un’altitudine di circa 1075 metri sul livello del mare.
Nel 2016 il Comune di Roccamorice ha avviato un progetto di studio e valorizzazione della Grotta della Lupa e della Miniera di Ripa Rossa. L’obiettivo è quello di trasformare la grotta in un laboratorio permanente di ricerca, promuovendo studi scientifici e archeologici. Parallelamente, si sta lavorando alla creazione di sistemi di fruizione virtuale, che permetteranno di esplorare la grotta anche a distanza, offrendo un’esperienza immersiva e accessibile a tutti, nel rispetto della conservazione di questo prezioso ambiente naturale.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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