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Turismo per gusto in Abruzzo

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Turismo per gusto in Abruzzo

“Abruzzo, nuova frontiera del cibo e del vino italiani di qualità. Il vino sta diventando maggiorenne: sulla scia di nomi che brillano fra le stelle dell’enologia mondiale ci sono solide realtà e tante scoppiettanti promesse che esaltano il Montepulciano e il Trebbiano. La cucina vede il fiorire di ristoranti che arricchiscono una generosa tradizione di cibi semplici costruiti con meravigliosi prodotti di terra e di mare…”
Enzo Vizzari, giornalista, responsabile “Guide l’Espresso”.

“Sono gli anni dell’Abruzzo questi: del suo bel territorio, vario ed eterogeneo, dei suoi prodotti rurali rimasti intatti, della scoperta della sua cucina gagliarda e complessa, dei suoi vigneti tradizionali e della riscoperta dei vitigni autoctoni. Insomma la regione è un laboratorio d’intelligente e bella sintesi tra modernità e tradizione che è lo specchio più attuale e felice della modernità enogastronomica”.
Alessandro Bocchetti, giornalista, Guide del Gambero Rosso.

“Da sempre ho amato e apprezzato i prodotti di questa splendida regione. Con le sue colline verdeggianti piene di pascoli in contrasto all’impressionante e maestoso Gran Sasso.
 L’Abruzzo racchiude bellezze e valori autentici, non ancora pienamente valorizzati e conosciuti (…). Credo che l’Abruzzo, con le sue bellezze e la sua ospitalità diventerà una delle mete preferite dai turisti di tutto il mondo”.
Heinz Beck, chef del ristorante La Pergola dell’Hotel Hilton.

“All’ultima edizione di Identità Golose, a fine gennaio a Milano, un paio di chef inglesi, al momento di seguire le lezioni di alcuni loro colleghi abruzzesi, si sono chiesti «Abruzzo? Where is it?», un dov’è l’Abruzzo? La cui risposta è arrivata a stretto giro di posta, seguendo le varie relazioni, con gli abruzzesi gongolanti perché tra Giulianova a nord e Vasto a sud, tra L’Aquila e Teramo e i monti a ovest e Pescara e l’Adriatico a est gli inglesi sono i turisti più numerosi, fedeli e felici di una Regione che ha tante belle facce, quasi tutte in fondo ancora da scoprire in pieno”.
                         Paolo Marchi, giornalista, ideatore e curatore di Identità Golose, congresso internazionale di cucina d’autore.

“Conosciuto più per il suo interno montuoso e le sue splendide aree protette, l'Abruzzo esprime in realtà anche una forte identità marinara: la sua gastronomia di costa e di bordo è nel segno di una gioiosa semplicità che, come le tradizioni culinarie legate alla pastorizia, alla civiltà rurale, alla festa, sa valorizzare materie prime diversificate ed eccellenti”.
 Antonio Attorre, giornalista, redattore di Slow Food editore, docente di turismo eno-gastronomico.

Perchè l' Abruzzo per un italiano? perchè evoca quella natura, quell' ambiente, quel mondo che troppa Italia ha ormai irrimediabilmente compromesso. Perchè l' Abruzzo per un gastronomo? per quella facilità di ritrovarsi a stretto contatto con tante cose buone, con tanti sapori che ti fanno subito sentire il carattere e la fibra di questa regione. Grandi materie prime, come i formaggi, pensiamo a Scanno, come gli agnelli e i salumi, pensiamo a Paganica, come il pane acido a lievito madre, pensiamo a Pacentro.
La novità è che ora questi prodotti vengono interpretati in maniera assai interessante e moderna. Segno che nell' Abruzzo le giovani leve della ristorazione avvertono l' importanza di coniugare le radici con i nuovi canoni alimentari.
E' una regione bella e felice. Sarà, crediamo, sempre di più affascinante per noi che andiamo alla scoperta della cucina vera.
                         Luigi Cremona, giornalista, Touring Club, curatore e ideatore di Cooking for Wine.
 
Gastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle; “mazzarelle”; “virtù”. Meno evocativa dell’Abruzzo-percepita come regione di montagne e aree protette- ma non per questo meno importante, la cucina marinara, che lungo i centotrenta chilometri di costa declina la varietà del pescato con semplicità e sapore, sposando il patrimonio di ortaggi e verdure delle colline a ridosso della costa.
Una cucina, quella abruzzese, in costante evoluzione, che percorre con prudenza e misura la strada della modernità-per cotture, elaborazioni, presentazione dei piatti- senza snaturare la sua vera identità, la “verità” dei suoi sapori e della sua tradizione. Una nuova consapevolezza ed un orgoglio profondo della propria identità, accanto alla voglia di confronto e positiva emulazione, spingono “mostri sacri” e nuove leve della ristorazione verso traguardi sempre più importanti. La parola d’ordine? Qualità: nelle materie prime di un territorio generoso e vario; qualità degli ambienti e dell’accoglienza al cliente e al turista.
E, infine, prezzi che sono davvero “a misura d’uomo” sia nella ristorazione che nell’accoglienza alberghiera.


Abruzzo, un Museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio.
Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione.
I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti archeologici e degli eremi, la nascita di piccoli e grandi musei e dei nuovi centri visitatori dei Parchi, fanno sì che l’elenco delle cose da vedere si allunghi ogni anno.
Anche questo fa parte del grande fascino della “regione verde” d’Italia.

L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.
Quel che sorprende il visitatore alla sua prima esperienza di vacanza in Abruzzo è il fatto che nel breve volgere di poche decine di chilometri si passi dalle spiagge assolate alle alte vette e che spesso ambienti naturali selvaggi ed intatti, di assoluta bellezza, si trovino solo a poche decine di minuti di cammino dal comodo...


I parchi in Abruzzo
Fra le regioni italiane, l’Abruzzo è quella con la maggior presenza di Parchi naturali: un primato che fa dell’Abruzzo la maggiore area naturalistica d’Europa, vera “antologia del paesaggio euromediterraneo”, e che proietta la regione in un ruolo di leader assoluto nel campo del “turismo verde”, con oltre un terzo del proprio territorio vincolato alla protezione dell’ambiente.
L’Abruzzo ha i massicci montuosi più grandi ed elevati dell’intero Appennino, con cime che sfiorano i tremila metri e con due terzi della superficie regionale posti al di sopra dei 750 metri di quota.
L’Abruzzo ha i massicci montuosi più grandi ed elevati dell’intero Appennino, con cime che sfiorano i tremila metri e con due terzi della superficie regionale posti al di sopra dei 750 metri di quota.
 Questa poderosa bancata montuosa si spinge fino a poche decine di chilometri dalla costa, sulla quale le cime più alte...


Abruzzo: la palestra ideale per le tue passioni
Al crescente sviluppo del turismo attivo, sportivo e d’avventura l’Abruzzo risponde giocando le carte vincenti della sua natura forte, dei suoi territori incontaminati, dei suoi mille sentieri fra gole, torrenti, castelli, eremi, vette, altipiani, boschi, antichi borghi: un mix emozionante per vacanze fuori dai luoghi comuni.
Chi conquista una qualsiasi delle vette abruzzesi, e gira lo sguardo tutt’attorno, capisce quanto siano vere le parole del famoso orientalista Giuseppe Tucci, secondo il quale nessun altro paesaggio del mondo assomiglia tanto al Tibet come l’Abruzzo montano. Agli appassionati degli sport alpini più impegnativi, i massicci montuosi abruzzesi sanno proporre sfide e ambienti di tutto rispetto, sia in estiva che in invernale.
Alpinismo classico, free climbing, scialpinismo trovano in Abruzzo...
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