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Parco Nazionale della Majella - Info Point Regione Abruzzo

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Parco Nazionale della Majella

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In Abruzzo, il Parco Nazionale della Majella rappresenta uno dei cuori più autentici dell’Appennino centrale, un territorio dove la natura selvaggia e la storia millenaria convivono in perfetto equilibrio. La Majella, con le sue cime tondeggianti e i profondi valloni incisi nella roccia calcarea, si erge come una montagna sacra fin dall’antichità, custode di miti, leggende e spiritualità. La presenza umana è documentata sin dal Paleolitico, con grotte preistoriche, villaggi neolitici e insediamenti italici e romani che testimoniano un legame antico e profondo tra l’uomo e questo ambiente severo ma generoso. Il paesaggio, modellato dall’orogenesi e dal clima aspro, ospita una straordinaria biodiversità: faggete, praterie d’alta quota, pino mugo e oltre 2000 specie floristiche, molte delle quali rare o endemiche, convivono con specie faunistiche come il lupo, l’orso marsicano, il camoscio e il gufo reale. Oltre alla sua ricchezza naturale, il Parco è anche un luogo di memoria, spiritualità e tradizioni vive. Tra le montagne e le vallate sorgono borghi antichi e suggestivi, eremi rupestri scavati nella roccia, abbazie medievali e santuari immersi nel verde, testimoni di una religiosità profonda e radicata. La Majella non è solo un ambiente da esplorare, ma un’esperienza culturale e spirituale da vivere con rispetto e stupore, dove ogni sentiero racconta una storia e ogni panorama invita alla contemplazione. Immerso tra le province di L’Aquila, Chieti e Pescara, il Parco si conferma un luogo simbolico dell’Abruzzo, dove la montagna diventa madre, rifugio e custode della vita.Parco Nazionale della Majella

Aspra e imponente, al centro dell’Abruzzo, la Majella è la montagna che ha forgiato l’identità dell’intera regione. Il suo grande Parco, che comprende anche la bastionata del Morrone e i Monti Pizi, oltre al grande sistema degli Altipiani Maggiori fra essi racchiusi, è uno dei più importanti contenitori di biodiversità d’Italia e d’Europa.
 
In Abruzzo, il Parco Nazionale della Majella riveste un ruolo fondamentale per la conservazione della biodiversità, rappresentando uno dei territori più ricchi e diversificati d’Europa sotto il profilo ambientale. La varietà delle altitudini, la complessa conformazione geologica e la posizione geografica a ridosso del Mediterraneo favoriscono la coesistenza di ambienti molto differenti tra loro, dai boschi di faggio alle praterie d’alta quota, dalle gole profonde alle pietraie sommitali. Questo mosaico naturale ospita una straordinaria ricchezza floristica, con oltre duemila specie censite, molte delle quali endemiche, rare o relitte, testimoni di un’evoluzione antica e di una lunga storia climatica. La Majella è anche rifugio privilegiato per numerosi animali selvatici, tra cui grandi mammiferi come l’orso bruno marsicano, il lupo appenninico e il camoscio, che trovano in questo ecosistema condizioni ideali per la sopravvivenza. La biodiversità del Parco non è solo il risultato di processi naturali, ma anche dell’interazione millenaria tra uomo e ambiente, che ha modellato i paesaggi e influenzato l’equilibrio ecologico. Le pratiche tradizionali dell’agricoltura, della pastorizia e della gestione forestale, oggi rivalutate in chiave sostenibile, hanno contribuito a mantenere habitat aperti e a favorire la presenza di numerose specie vegetali e animali. In questo senso, la Majella non è soltanto un’area protetta, ma un vero e proprio laboratorio naturale, dove conservazione e cultura si intrecciano. Difendere la biodiversità di questo Parco significa preservare un patrimonio inestimabile per l’Abruzzo e per le generazioni future, custodendo l’identità di una terra che ha saputo fare della convivenza armoniosa con la natura la propria forza più autentica.
Info estensione territoriale del parco:
Un paesaggio abitato fin dalla preistoria. La Majella è un territorio dove la presenza umana è documentata sin dal Paleolitico, come testimoniano numerosi giacimenti preistorici, grotte e villaggi neolitici, insediamenti delle età dei metalli, città e santuari italici e romani. Questa continuità abitativa rappresenta l’essenza profonda del Parco, custode non solo della Natura ma anche della memoria e della cultura dell’uomo. Le sue pendici, i valloni, gli alti pascoli e le zone boscose hanno offerto rifugio e sostentamento a cacciatori, agricoltori, pastori, eremiti, briganti, carbonai e viandanti nel corso dei millenni. Capanne a tholos, incisioni rupestri, luoghi di culto e resti archeologici narrano questa lunga storia di interazione tra uomo e montagna.
 
Una montagna sacra e madre. Il fascino della Majella risiede anche nel suo valore simbolico: montagna materna, come suggerisce il nome che rimanda alla dea “Maja”, antica madre delle messi, è sempre stata considerata un luogo sacro, un grembo originario. Questo legame spirituale ha alimentato nei secoli culti, pellegrinaggi e una profonda devozione popolare. Ancora oggi la montagna conserva un’aura mistica, amplificata dalla presenza di eremi rupestri, abbazie e santuari incastonati nella roccia o nascosti nei boschi.
 
Un patrimonio naturale unico in Europa. Il Parco Nazionale della Majella si estende su una superficie di 74.095 ettari e comprende 39 comuni delle province di L’Aquila, Chieti e Pescara. Si presenta come un imponente massiccio calcareo tondeggiante, inciso da profondi valloni e culminante nei 2793 metri del Monte Amaro. Le sue particolari condizioni altitudinali, climatiche e geologiche hanno favorito la formazione di un ecosistema di eccezionale biodiversità. Con oltre 2100 entità floristiche, molte delle quali endemiche, rare o relitte, e la presenza di specie faunistiche come il lupo, l’orso marsicano, il camoscio, la lontra, il cervo e il capriolo, la Majella è un laboratorio naturale di altissimo valore scientifico e ambientale.
 
Borghi, arte e spiritualità nel cuore del Parco. Oltre al paesaggio e alla natura, la Majella offre un ricco patrimonio storico e culturale. Borghi come Pacentro, Caramanico Terme, Guardiagrele e Pescocostanzo conservano centri storici di grande fascino e cultura gastronomica, tra architetture rinascimentali e tradizioni artigianali. Numerosi sono anche i luoghi di culto da visitare: l’abbazia di San Liberatore a Majella e il Complesso rupestre, i suggestivi eremi celestiniani del Morrone e della Majella (tra cui San Bartolomeo di Legio, Santo Spirito a Majella, San Giovanni all’Orfento), il santuario di Ercole Curino e la chiesa di San Tommaso a Caramanico, tappe fondamentali per chi desidera immergersi nell’anima spirituale di questa montagna senza tempo.
INFO PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA
Sede Operativa: Badia Morronese, via Badia 28, 67039 Sulmona (Aq) - tel. +39 0864 25701 – fax +39 0864 2570450
 
Le strutture del Parco
  • ATELETA (Aq) Area Faunistica del Cervo - tel. +39 0872.946022 / 340.9775462
- Ostello della Stazione - tel. +39 085.922343
  • BOLOGNANO (Pe) Centro Informazioni del Parco - tel. +39 085.8880114 / +39 085.922343
  • CANSANO (Aq) Centro Informazioni del Parco - tel. +39 347.1344793
  • CARAMANICO TERME (Pe) Centro Informazioni del Parco, Centro di Visita del Parco, Museo Naturalistico e Archeologico, Museo della Fauna Italiana ed Europea, Area Faunistica della Lontra, Foresteria del Parco “Casa del Lupo” - tel. +39 085.922343
  • FARA SAN MARTINO (Ch) Centro di Visita del Parco, Museo Naturalistico, Ostello “Macchia del Fresco” - tel. +39 0872.980970 / +39 339.2615405
  • LAMA DEI PELIGNI (Ch) Centro di Visita del Parco, Giardino Botanico “Michele Tenore”, Sentiero Natura, Area Faunistica del Camoscio Appenninico, Biblioteca - tel. +39 0872.916010
  • PACENTRO (Aq) Centro Informazioni del Parco e Area Faunistica del Camoscio Appenninico - tel. +39 0864.41304 / +39 349.8474470
  • PALENA (Ch) MOM Museo dell’Orso Marsicano - tel. +39 339.8629165 / +39 0872.918951 / +39 0872.918898-919009
  • - Ostello del Parco “Ostello dei Quarti” - tel. +39 085.922343
  • PESCOCOSTANZO (Aq) Centro Informazioni del Parco - tel. +39 0864.641311 / +39 339.8629165
  • PRETORO (Ch) Area Faunistica del Lupo Appenninico - tel. +39 0871.898143 / +39 335.5995995
  • ROCCAMORICE (Pe) Ostello La Poiana - tel. +39 085.8572514
  • SANT’EUFEMIA A MAIELLA (Pe) Centro di Visita, Giardino Botanico “Daniela Brescia”, Erbario del Parco - tel. +39 085.920013
  • SAN VALENTINO IN ABRUZZO CITERIORE (Pe) Centro Informazioni del Parco - tel. +39 085.922343
  • SERRAMONACESCA (Pe) Area Faunistica del Capriolo - tel. +39 085.922343
 
Informazioni turistiche
  • IAT CARAMANICOTERME tel. +39 085.922202
  • IAT ROCCAMORICE tel. +39 085.8572614
  • IAT PESCOCOSTANZO tel. +39 0864.641440
  • IAT RIVISONDOLI tel. +39 0864.69351
  • IAT ROCCARASO tel. +39 0864.62210
  • IAT SULMONA tel. +39 0864.53276
 
Gli appuntamenti nel Parco
Il Parco Nazionale della Majella promuove e organizza all’interno del suo territorio, attraverso le sue strutture, escursioni a piedi e con le ciaspole, in mountain bike e a cavallo, corsi e programmi di educazione ambientale per adulti e bambini. Oltre alle altre aree di interesse, di particolare coinvolgimento sono i tre grandi trekking della durata di più giorni: il Sentiero dello Spirito, il Sentiero del Parco e il Sentiero della Libertà e riposare nelle aree di picnic.
Tutti i programmi dettagliati sono disponibili sui siti web www.parcomajella.it e www.parks.it/parco.nazionale.majella.
Il Grifone, maestoso avvoltoio dall’apertura alare che può superare i due metri e mezzo, è tornato a sorvolare i cieli del Parco Nazionale della Majella grazie a un importante progetto di reintroduzione. Estinto per decenni sull’Appennino, oggi nidifica nuovamente sulle pareti rocciose e nelle zone più impervie del parco, dove trova tranquillità e abbondanza di cibo. La sua presenza è fondamentale per l’ecosistema, in quanto svolge il ruolo di spazzino naturale, contribuendo a mantenere pulito l’ambiente. Vederlo planare silenziosamente sopra le vallate della Majella è un’esperienza emozionante, che testimonia il successo delle azioni di tutela della biodiversità in Abruzzo.Gli altri Parchi Nazionali in Abruzzo

Nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga la flora è estremamente varia grazie alla presenza di ambienti che spaziano dalle praterie d’alta quota ai boschi di faggio e alle gole fluviali. Qui crescono rare specie endemiche come l’Adonis distorta e l’Androsace di Matilde, oltre a orchidee selvatiche e piante officinali. La fauna è altrettanto ricca: si possono avvistare il camoscio d’Abruzzo, il lupo appenninico, l’aquila reale e numerosi anfibi e rettili che abitano zone umide e fresche. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Un vasto territorio che ospita il massiccio più imponente dell'Appennino, il Gran Sasso, con la vetta del Corno Grande e il ghiacciaio del Calderone. I paesaggi spaziano da praterie d’alta quota a fitte faggete, offrendo rifugio a specie rare come il camoscio appenninico. I borghi storici, come Castel del Monte e Santo Stefano di Sessanio, arricchiscono il patrimonio culturale del parco. È un luogo ideale per escursioni, alpinismo e turismo naturalistico in ogni stagione.

Nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise la flora è rappresentata da estese faggete vetuste, tra le più antiche d’Europa, riconosciute patrimonio UNESCO. In quota crescono piante rare come la genziana, la soldanella e l’iris marsicano. La fauna è il fiore all’occhiello del parco, con la presenza dell’orso bruno marsicano, simbolo della biodiversità dell’Appennino, del lupo, della lince e del camoscio d’Abruzzo. Anche la lontra e numerose specie di uccelli trovano qui rifugio stabile. Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
È uno dei parchi più antichi d’Italia, noto per la protezione di specie simbolo come l’orso marsicano, il lupo appenninico e la lince. Foreste secolari, laghi cristallini e borghi storici si alternano in un mosaico paesaggistico unico. La rete di sentieri consente di esplorare la natura a passo lento, in un contesto di grande tranquillità. Il parco è un punto di riferimento per l’ecoturismo e la conservazione della fauna selvatica.

Dominato dal massiccio del Velino-Sirente, questo parco regionale offre scenari selvaggi e incontaminati, con altipiani carsici e profonde gole. È un rifugio per l’aquila reale, il lupo e il cervo, che vivono in perfetto equilibrio con l’ambiente. I sentieri escursionistici conducono a eremi nascosti e panorami mozzafiato. Il parco rappresenta un’importante area di biodiversità nel cuore dell’Abruzzo interno.

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L'Artigianato in Abruzzo
L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...

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Sciare in Abruzzo
L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...



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Il mare d'Abruzzo
Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero...


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L'Enogastronomia
La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, i maccheroni alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

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