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La cucina tipica nel pescarese: Le Taccozze e ceci - Info Point Regione Abruzzo

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La cucina tipica nel pescarese: Le Taccozze e ceci

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La cucina abruzzese nella provincia de L'Aquila - Abruzzo
Le ricette gastronomiche in Provincia di Pescara - Abruzzo
Le taccozze sono un formato di pasta fresca tipico della tradizione molisana, caratterizzato dalla forma romboidale. Questa pasta viene preparata con farina di grano duro, ma nella versione tradizionale si utilizza una combinazione di farina 0 e semola di grano duro, insieme a olio, acqua e sale. Dopo aver lasciato riposare l’impasto, lo si stende e lo si taglia a rombi, ottenendo le caratteristiche taccozze. È possibile cuocerle subito o conservarle per utilizzi futuri, surgelandole prima in uno strato unico su un vassoio e successivamente in sacchetti. Questa versatilità rende le taccozze ideali per essere sempre pronte per un pasto ricco e genuino. Il condimento tradizionale per le taccozze è con i fagioli, sia in bianco che con un leggero sugo di pomodoro. Tuttavia, sono deliziose anche abbinate a ceci o arricchite con erbe di campo come cicoria ed erbette. La loro preparazione è semplice: l’impasto si ottiene mescolando la farina con acqua tiepida e un pizzico di sale, aggiungendo un cucchiaio di olio verso la fine. Dopo aver lavorato il composto per quindici minuti, lo si lascia riposare, quindi lo si stende a uno spessore di mezzo centimetro e lo si taglia per creare le caratteristiche forme. Una volta cotte in brodo con i ceci, le taccozze diventano un piatto nutriente e saporito, da servire con un filo d’olio, un pizzico di peperoncino e, a piacere, un tocco di timo. Di recente, ho partecipato a una serata enogastronomica dedicata al Molise, una regione troppo spesso sottovalutata, ma ricca di eccellenze culinarie. Durante l’evento, organizzato da Unioncamere Molise per promuovere i prodotti locali nell’area milanese, ho avuto l’opportunità di degustare alcune specialità regionali e di partecipare a un contest in stile MasterChef presso la Cucina Italiana. Tra le curiosità che ho appreso, spicca il fatto che il Molise produce il 50% del tartufo bianco italiano, successivamente venduto sul mercato albese. Ho inoltre scoperto vini di grande interesse, come il Kantharos, un delicato Trebbiano, e il Lagena, un Doc Tintilia, che mi hanno particolarmente colpita. La serata si è conclusa con un banchetto di piatti tipici, tra cui ventricina, cicerchie, scamorza molisana e arancini. Tra tutti, il mio preferito è stato un piatto semplice ma straordinario: le taccozze con i ceci. Sebbene non abbia vinto il contest – il mio partner di cucina ha preparato cavatelli troppo spessi! – ho portato a casa una ricetta autentica e veloce, che condivido con voi per far rivivere i sapori genuini di questa terra generosa e poco conosciuta.
Taccozze e ceci

Primi piatti a base di pasta e ceci

4 persone

Ecco una ricetta per le Taccozze e ceci, piatto tipico della cucina tradizionale della provincia di Pescara.

Ingredienti per le Taccozze:
  • 250g di semola di grano duro
  • 1 uovo
  • Un pizzico di sale
  • Acqua q.b.

Ingredienti per il sugo di ceci:
  • 300g di ceci secchi
  • 1 cipolla
  • 2 spicchi d'aglio
  • 1 rametto di rosmarino
  • 1 peperoncino
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale e pepe q.b.

Per preparare le Taccozze e ceci, si inizia con la preparazione della pasta. La semola di grano duro, un prodotto tipico abruzzese, viene mescolata con un uovo e un pizzico di sale. L'impasto, lavorato a mano fino a ottenere una consistenza elastica e liscia, viene poi steso su una superficie infarinata e tagliato a strisce larghe, creando le classiche taccozze. Questa pasta ruvida è perfetta per assorbire il brodo ricco dei ceci, un legume che è un altro prodotto tradizionale della regione. Dopo aver lasciato riposare l'impasto, si cuociono le taccozze in acqua salata bollente, fino a che non risultano al dente. Nel frattempo, si prepara il sugo di ceci. I ceci, che devono essere messi in ammollo per una notte prima di essere utilizzati, sono cucinati lentamente in acqua con cipolla e aglio, due ingredienti fondamentali per insaporire il brodo. L'aggiunta di un rametto di rosmarino, erba aromatica tipica dell'Abruzzo, conferisce al piatto una fragranza naturale che esalta il sapore dei legumi. Il peperoncino, che non può mancare nella cucina abruzzese, dona al sugo una leggera piccantezza, che si bilancia perfettamente con la dolcezza dei ceci. Quando i ceci sono ben cotti e il brodo ha acquisito una consistenza densa e saporita, si aggiungono le taccozze cotte, mescolando il tutto per far sì che la pasta assorba il sapore del brodo. In questo piatto, il brodo diventa un vero protagonista, avvolgendo la pasta con il suo sapore ricco e confortante. La combinazione dei ceci, con la loro consistenza cremosa, e delle taccozze, che assorbono il brodo, crea un equilibrio perfetto di consistenze e sapori. Per completare il piatto, si aggiunge un filo d'olio extravergine d'oliva, un altro prodotto tipico abruzzese che aggiunge un tocco finale di sapore e cremosità. L'olio, con il suo gusto fruttato e leggermente piccante, esalta ulteriormente la ricchezza del brodo e rende il piatto ancora più avvolgente. Le Taccozze e ceci sono un piatto che rappresenta la tradizione della cucina povera e genuina della provincia di Pescara, fatto di ingredienti semplici ma dal sapore deciso e autentico.1. Preparazione delle Taccozze:
- In una ciotola, mescolate la semola di grano duro con l’uovo e un pizzico di sale. Iniziate ad aggiungere acqua poco per volta, lavorando l’impasto fino a ottenere una consistenza liscia ed elastica. Coprite e lasciate riposare per circa 30 minuti.
- Trascorso il tempo di riposo, stendete l’impasto con un mattarello, quindi tagliate a mano le taccozze, che sono strisce di pasta spessa, simili a grandi tagliatelle. Se preferite, potete usare la rotella per ottenere la forma desiderata.

2. Preparazione del sugo di ceci:
- Se usate ceci secchi, metteteli in ammollo per 12 ore e poi scolateli. In una pentola, soffriggete la cipolla e l’aglio tritati finemente con l’olio extravergine d’oliva. Aggiungete il rametto di rosmarino e il peperoncino per insaporire l'olio. Unite i ceci e copriteli con acqua, facendo cuocere a fuoco lento per circa 1-1,5 ore, fino a che i ceci non siano morbidi.
- Una volta che i ceci sono cotti, aggiustate di sale e pepe e frullate una parte del sugo per ottenere una consistenza più cremosa, mantenendo una parte intera per un contrasto di texture.

3. Completamento del piatto:
- Cuocete le taccozze in abbondante acqua salata per circa 3-4 minuti o fino a quando saranno al dente. Scolatele e aggiungetele al sugo di ceci, mescolando bene per amalgamare i sapori. Servite caldo, con un filo di olio extravergine d'oliva a crudo e una spolverata di pepe fresco.

Le Taccozze e ceci sono un piatto rustico e confortante, che riflette la tradizione abruzzese, perfetto per una cena sostanziosa durante i mesi più freddi. La combinazione della pasta fatta in casa con il sapore terroso dei ceci crea un piatto ricco e saporito, che sa di genuinità e di cucina casalinga.

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

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