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Comune di: Calascio (Aq) - Abruzzo - Info Point Regione Abruzzo

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Comune di: Calascio (Aq) - Abruzzo

Ospitalità Abruzzo > Provincia de L'Aquila > I Comuni aquilani > C-C > Calascio
L’Aquila, capoluogo abruzzese ricco di storia e cultura, accoglie i visitatori con il fascino sobrio del suo centro storico, oggi rinato dopo il sisma del 2009. Passeggiando tra le vie lastricate, si scopre una città dall’anima nobile, dove arte, architettura e memoria si intrecciano. Uno dei simboli più rappresentativi è la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, capolavoro del romanico abruzzese, celebre per la sua facciata in pietra rosa e bianca e per essere il luogo in cui fu incoronato Papa Celestino V. Oltre al suo valore spirituale, la basilica incarna il legame profondo tra L’Aquila e la tradizione celestiniana. Poco distante si trova un altro luogo che custodisce la storia aquilana: il Castello Cinquecentesco, imponente fortezza eretta per volere degli spagnoli nel XVI secolo. Oggi sede del Museo Nazionale d’Abruzzo, il castello è un esempio di architettura militare rinascimentale e offre spazi espositivi dedicati all’archeologia e all’arte, con collezioni che raccontano il passato del territorio abruzzese. Il suo fossato ospita una delle attrazioni più curiose: lo scheletro fossile di un grande mammut rinvenuto nei pressi di Scoppito, testimone di un’epoca antichissima. L’Aquila è anche città dell’acqua e delle fontane, e tra queste spicca la Fontana delle 99 Cannelle, una delle più emblematiche. Situata nel quartiere Rivera, è legata alla leggenda delle 99 contrade che avrebbero fondato la città. Ogni cannella, incastonata in una parete ornata da mascheroni in pietra, rappresenterebbe una di queste comunità. Il suono costante dell’acqua che sgorga crea un’atmosfera suggestiva, mentre l’architettura della fontana affascina per armonia e semplicità. Visitare L’Aquila significa immergersi in una città resiliente, dove la bellezza si rivela con discrezione tra vicoli, piazze e scorci inaspettati. Il ritmo lento e l’equilibrio tra natura, arte e spiritualità rendono l’esperienza autentica e coinvolgente. Ogni angolo racconta una storia di rinascita, memoria e orgoglio, testimoniando il legame profondo degli aquilani con la loro terra e il loro passato.La provincia dell’Aquila, la più estesa d’Abruzzo, racchiude un territorio sorprendente per ricchezza paesaggistica e patrimonio storico. Al centro dell’Appennino, offre panorami mozzafiato che spaziano dalle vette del Gran Sasso e della Majella fino agli altopiani e alle vallate ricche di boschi, borghi antichi e riserve naturali. Il capoluogo, L’Aquila, custodisce un centro storico elegante, ricco di palazzi rinascimentali, chiese medievali e testimonianze artistiche che raccontano la lunga storia della città, oggi in gran parte ricostruita dopo il sisma del 2009. L’entroterra aquilano è punteggiato da piccoli centri montani dove il tempo sembra essersi fermato, come Santo Stefano di Sessanio e Castel del Monte, con le loro architetture in pietra e le atmosfere silenziose. In queste terre si respira un senso di autenticità e tradizione, anche grazie a una cultura pastorale ancora viva, espressa nella cucina locale e nelle antiche usanze popolari. I paesaggi si fanno più selvaggi nei parchi nazionali e nelle aree protette, dove è possibile incontrare camosci, aquile reali e perfino l’orso marsicano. La spiritualità attraversa tutta la provincia, incarnata da luoghi sacri incastonati nella natura come il Santuario di Ercole Curino o il suggestivo eremo di Celestino V, nascosto tra i monti. Non mancano le testimonianze archeologiche e romane, come quelle di Alba Fucens, e le fortezze medievali che dominano i paesi arroccati. La provincia dell’Aquila è una terra da esplorare con lentezza, dove ogni angolo racconta una storia e ogni paesaggio invita alla contemplazione.
Comune di Calascio (Aq)

Via Padre Mario, 1 - 67020 Calascio (Aq)

Centralino - Tel.: +39 0862.930132 - fax: +39 0862.930174
Calascio: suggestioni d’altura nel cuore dell’Abruzzo
Arroccato a oltre 1.200 metri di altitudine, Calascio domina la Valle del Tirino e l'altopiano di Campo Imperatore, regalando panorami mozzafiato e un’atmosfera fuori dal tempo. Il borgo si inserisce armoniosamente nel paesaggio montano del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, di cui rappresenta uno dei gioielli più affascinanti. La sua posizione strategica e la sua storia millenaria ne fanno una meta di grande interesse per chi cerca bellezza, silenzio e autenticità.
Il centro abitato conserva l’impianto medievale, con case in pietra, strette viuzze e scorci che sembrano usciti da un’altra epoca. L’elemento più iconico del territorio è senza dubbio Rocca Calascio, una delle fortificazioni più alte d’Italia, celebre anche per essere stata location di celebri film internazionali. La rocca, sospesa tra cielo e terra, evoca un passato di sentinelle e cammini transumanti, offrendo una vista impareggiabile sulle montagne abruzzesi.
Intorno al paese si estende un ambiente naturale straordinario, che cambia volto con le stagioni: innevato e silenzioso d’inverno, fiorito e arioso in estate, sempre perfetto per escursioni, passeggiate e momenti di contemplazione. Calascio è anche punto di partenza per esplorare la vasta piana di Campo Imperatore, definita il “Piccolo Tibet” per la sua maestosità e il suo isolamento. Il paesaggio, ampio e libero, è l’anima selvaggia di questa parte d’Abruzzo.
Nonostante le dimensioni ridotte e la vita tranquilla, il borgo conserva vive le proprie tradizioni attraverso feste religiose, rievocazioni storiche e una cucina legata ai prodotti della montagna. Formaggi, legumi e carni locali raccontano un legame forte con la terra, tramandato da generazioni. Calascio incanta per la sua semplicità e per la capacità di offrire un’esperienza autentica, fatta di natura, storia e silenzi carichi di significato.




Cosa vedere a Calascio:

Avvenimenti a Calascio

Indirizzi utili:

Rocca Calascio è uno dei luoghi più iconici d’Abruzzo, situata a 1.460 metri di altitudine nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Questa suggestiva roccaforte, immersa in un paesaggio mozzafiato, domina la valle del Tirino e offre una vista che spazia fino alla Maiella e alla costa adriatica. Costruita nel Medioevo, probabilmente intorno al X secolo, la Rocca aveva una funzione strategica di avvistamento e difesa lungo l’antica Via degli Abruzzi, un’importante arteria commerciale e militare. L'architettura della Rocca colpisce per la sua semplicità e solidità. La torre principale, a pianta quadrata, è circondata da una cinta muraria intervallata da quattro torri cilindriche, aggiunte successivamente nel XV secolo. Questa struttura permetteva una difesa efficace contro gli attacchi nemici, sfruttando al massimo la posizione impervia del luogo. Nonostante i segni del tempo e i danni causati dal terremoto del 1703, la Rocca è oggi uno degli esempi meglio conservati di architettura militare medievale in Italia.

Conosciuto a livello internazionale per la ricchezza della sua natura, l’Abruzzo si presenta come un autentico museo all’aperto, privo di orari e confini, dove arte, storia e paesaggio si fondono in un equilibrio sorprendente. Tra le sue icone più celebri si annoverano la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti e il maestoso castello cinquecentesco dell’Aquila. Tuttavia, il vero incanto risiede anche nelle meraviglie meno conosciute, disseminate nei borghi e nelle valli, capaci di emozionare chi si avventura oltre gli itinerari più battuti.
Negli ultimi anni, il continuo lavoro di restauro di chiese e castelli, la valorizzazione di siti archeologici ed eremi, la nascita di nuovi musei e dei centri visitatori nei Parchi hanno arricchito ulteriormente il patrimonio accessibile. L’elenco delle cose da vedere si amplia costantemente, offrendo ai visitatori esperienze sempre nuove e autentiche. Questo dinamismo culturale, unito alla bellezza naturale del territorio montano e marino, contribuisce a rendere l’Abruzzo una delle destinazioni più affascinanti e sorprendenti d’Italia.
La Basilica di Santa Maria di Collemaggio, situata a L'Aquila, è uno dei simboli più importanti della città e dell'Abruzzo. Fu fondata nel 1288 su iniziativa di Pietro Angelerio, il futuro Papa Celestino V, ed è celebre sia per la sua bellezza architettonica che per la sua importanza storica e spirituale. La basilica è un capolavoro che unisce stili romanico e gotico, con influenze tipiche dell'architettura locale. La facciata, rivestita in pietra bianca e rosa, si distingue per le sue decorazioni geometriche e il magnifico rosone centrale. I tre portali presentano dettagli scultorei raffinati, con il portale maggiore particolarmente elaborato. L'interno, a tre navate, è semplice ma suggestivo, e custodisce il mausoleo di Celestino V, dove riposano le spoglie del santo. La basilica è inoltre famosa per la Perdonanza Celestiniana, il giubileo annuale istituito da Celestino V nel 1294 con la Bolla del Perdono, che ogni anno attira numerosi pellegrini nei giorni del 28 e 29 agosto. Il terremoto del 2009 ha causato gravi danni alla basilica, con il crollo della volta e di altre parti strutturali. I lavori di restauro, terminati nel 2017, hanno restituito alla basilica il suo splendore, utilizzando tecniche moderne per garantire sicurezza e fedeltà storica. La Basilica di Collemaggio rappresenta oggi un luogo di grande significato, non solo per la sua rilevanza religiosa, ma anche come simbolo della resilienza della città dell'Aquila.

Chiese e santuari in provincia dell’Aquila
Nel cuore dell’Abruzzo, la provincia dell’Aquila si distingue per la sua profonda spiritualità e per la ricchezza di luoghi di culto che raccontano secoli di storia, arte e devozione. Immersi tra i suggestivi paesaggi del Gran Sasso e della Majella, santuari, eremi e antiche chiese si inseriscono armoniosamente nel territorio, offrendo al visitatore un’esperienza che unisce la bellezza architettonica al raccoglimento interiore. Questi luoghi custodiscono preziosi tesori artistici e testimonianze di fede, attirando ogni anno pellegrini, appassionati d’arte e viaggiatori in cerca di autenticità.
La città dell’Aquila, capoluogo della provincia, rappresenta uno dei centri religiosi più importanti dell’intera regione. Tra i suoi gioielli spicca la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, capolavoro del gotico abruzzese, celebre per la sua facciata a motivi geometrici in pietra bianca e rosa e per essere il fulcro della Perdonanza Celestiniana, evento spirituale riconosciuto a livello internazionale. Poco distante, la Chiesa di San Bernardino da Siena, con la sua maestosa facciata rinascimentale e le opere d’arte custodite al suo interno, è un altro simbolo della profonda religiosità e del patrimonio culturale della provincia.
Il sito archeologico di Amiternum (AQ), Abruzzo. Situato a pochi chilometri dall’Aquila, il sito archeologico di Amiternum rappresenta uno dei più importanti complessi archeologici dell’Abruzzo. Fondata dai Sabini e successivamente conquistata dai Romani, Amiternum divenne un fiorente centro urbano, noto per la sua posizione strategica lungo le principali vie di comunicazione dell’epoca. La città raggiunse il massimo splendore tra il I e il II secolo d.C., lasciando una ricca eredità di strutture monumentali e testimonianze materiali. Il cuore del sito conserva resti significativi dell’antico impianto urbano, tra cui spiccano l’anfiteatro romano, il teatro e le terme. L’anfiteatro, di forma ellittica, poteva ospitare migliaia di spettatori ed è ancora oggi ben riconoscibile nella sua struttura originaria. Il teatro, a pianta semicircolare, testimonia l’importanza della vita culturale e sociale della città, mentre le terme conservano tracce di ambienti riscaldati e pavimentazioni a mosaico che rivelano l’alto livello della vita quotidiana in epoca romana. Amiternum è anche legata alla figura storica dello storico latino Sallustio, che secondo alcune fonti sarebbe nato proprio in questa città. La sua presenza conferisce ulteriore prestigio al sito, sottolineando l'importanza culturale che la città ebbe in epoca repubblicana e imperiale. Inoltre, numerosi reperti rinvenuti durante gli scavi, tra cui statue, iscrizioni e oggetti d’uso quotidiano, sono oggi conservati nel Museo Nazionale d’Abruzzo, contribuendo a ricostruire la vita e l’organizzazione della città antica. La visita ad Amiternum offre un viaggio affascinante nel passato, in un contesto paesaggistico di grande suggestione. Il sito è immerso in una campagna silenziosa e aperta, che esalta il fascino delle rovine antiche e invita alla riflessione sul tempo e sulla storia. Grazie agli interventi di valorizzazione e agli studi archeologici condotti nel corso degli anni, Amiternum continua a raccontare la sua storia, restituendo al pubblico un patrimonio di inestimabile valore e contribuendo alla riscoperta delle radici profonde dell’Abruzzo.

L’archeologia in provincia dell’Aquila
L’Abruzzo è una terra intrisa di storia, e la provincia dell’Aquila ne è una delle aree più rappresentative dal punto di vista archeologico. Qui il paesaggio custodisce, spesso in modo silenzioso e discreto, tracce di civiltà antichissime: dai primi insediamenti preistorici alle testimonianze della romanizzazione, passando per i resti delle popolazioni italiche come i Sabini e i Sanniti. I siti archeologici presenti nel territorio aquilano raccontano storie affascinanti di città perdute, necropoli, templi e fortificazioni, offrendo uno sguardo autentico sulla complessità culturale di questa parte d’Abruzzo.
Ogni scavo, ogni frammento restituito alla luce, arricchisce la narrazione storica della regione e contribuisce a delineare il volto di un Abruzzo antico e sorprendente. Visitare questi luoghi, spesso immersi in scenari naturali di grande suggestione, significa compiere un viaggio nel tempo, tra rovine che ancora parlano e musei che conservano reperti di inestimabile valore. La provincia dell’Aquila si conferma così come un territorio ideale per chi desidera esplorare il passato, scoprendo le radici profonde che legano l’uomo alla sua terra.
Pescocostanzo, incastonato nel cuore dell’Abruzzo, è uno dei borghi più belli d’Italia e un autentico gioiello dell’Altopiano delle Cinquemiglia. Situato a oltre 1.300 metri di altitudine, questo antico centro montano della provincia dell’Aquila affascina per la sua armonia tra natura, arte e tradizione. Immerso nel Parco Nazionale della Majella, regala scorci suggestivi in ogni stagione, tra boschi di faggi, paesaggi innevati e l’aria pura della montagna. Passeggiare nel centro storico di Pescocostanzo significa compiere un viaggio nel tempo. Le strette vie lastricate, le piazzette raccolte e le eleganti architetture rinascimentali e barocche raccontano il glorioso passato del borgo. La Basilica di Santa Maria del Colle, con la sua imponente facciata e gli interni riccamente decorati, è uno dei simboli più importanti dell’arte religiosa abruzzese. Non mancano palazzi signorili e portali in pietra lavorata che testimoniano l'antico benessere del paese, un tempo sede di notai, artigiani e mercanti. Oltre alla sua bellezza architettonica, Pescocostanzo è celebre per le sue tradizioni artigianali, in particolare il merletto a tombolo e la lavorazione del ferro battuto. Queste antiche arti, tramandate di generazione in generazione, sono ancora vive nei laboratori del borgo e rappresentano un patrimonio culturale prezioso. Le botteghe artigiane, distribuite lungo il centro, offrono al visitatore l’opportunità di osservare da vicino mani sapienti al lavoro, in un perfetto connubio tra passato e presente. Pescocostanzo è anche meta ideale per chi ama la montagna e la vita all’aria aperta. In inverno è frequentato per gli sport sulla neve, grazie alla vicinanza con gli impianti sciistici di Rivisondoli e Roccaraso. In estate, i sentieri del Parco Nazionale invitano a escursioni a piedi, a cavallo o in bicicletta, offrendo panorami mozzafiato. Il borgo, con il suo fascino senza tempo, sa accogliere con calore chiunque cerchi un luogo autentico dove arte, natura e tradizione convivono in perfetto equilibrio.

La provincia dell’Aquila custodisce alcuni tra i borghi più belli d’Italia, autentici scrigni di storia e tradizione incastonati tra le vette dell’Appennino abruzzese. Tra questi spiccano luoghi come Pescocostanzo, con il suo raffinato centro storico rinascimentale e le antiche arti del tombolo e del ferro battuto, e Santo Stefano di Sessanio, borgo medievale in pietra, silenzioso e affascinante, immerso nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso. Rocca Calascio, con la sua celebre fortezza, domina i paesaggi montani con una suggestione quasi fuori dal tempo, mentre Anversa degli Abruzzi si affaccia sulle gole del Sagittario, offrendo un perfetto equilibrio tra natura selvaggia e architettura storica.
Questi borghi non sono solo mete turistiche, ma testimonianze vive di un patrimonio culturale profondo, dove le tradizioni locali, la cucina tipica e il ritmo lento della vita quotidiana si intrecciano con la bellezza del paesaggio. Passeggiare tra le loro vie, respirare l’aria pura delle montagne e lasciarsi avvolgere dal silenzio dei vicoli in pietra significa riscoprire un’Italia autentica, fatta di piccoli centri ricchi di identità e memoria. La provincia dell’Aquila, con i suoi borghi sospesi nel tempo, rappresenta un vero e proprio viaggio nell’anima dell’Abruzzo più intimo e affascinante.
 
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