Vai ai contenuti

La cucina tipica in Provincia di Teramo: Le Fave e cicoria - Info Point Regione Abruzzo

www.infopointabruzzo.it
Salta menù
Salta menù
www.infopointabruzzo.it

La cucina tipica in Provincia di Teramo: Le Fave e cicoria

Info Abruzzo > Enogastronomia > Enogastronomia TE
La cucina abruzzese nella provincia de L'Aquila - Abruzzo
Le ricette gastronomiche in Provincia di Teramo - Abruzzo
La preparazione di Fave e Cicoria alla teramana inizia con un ingrediente fondamentale: le fave secche, che sono un prodotto tipico della cucina abruzzese. Questi legumi, noti per le loro proprietà nutritive, sono ricchi di proteine, fibre e ferro. Le fave vanno messe in ammollo per almeno otto ore, in modo che possano reidratare e diventare morbide durante la cottura. Dopo l'ammollo, le fave vengono lessate in acqua leggermente salata, per circa un'ora, fino a quando non risultano tenerissime e pronte per essere frullate in una morbida purea. Il sapore delle fave, dolce e rustico, è il cuore di questo piatto. La cicoria, altra protagonista di questa ricetta, è un’altra eccellenza della cucina abruzzese, spesso coltivata nei giardini e nei campi della provincia di Teramo. Questa verdura, dalle proprietà antinfiammatorie e depurative, ha un sapore amarognolo che contrasta perfettamente con la dolcezza delle fave. La cicoria va lessata in acqua bollente salata per pochi minuti e poi strizzata bene per eliminare l’acqua in eccesso. Una volta pronta, la cicoria viene servita insieme al purè di fave, creando un equilibrio di sapori che rappresenta la semplicità e l'autenticità della tradizione gastronomica locale. Un altro ingrediente tipico che arricchisce questo piatto è l’olio extravergine di oliva, un prodotto che in Abruzzo è una vera e propria istituzione. L’olio, spesso ottenuto da olive locali coltivate su terreni collinari e montuosi, conferisce al piatto una nota fruttata e un aroma inconfondibile. Dopo aver preparato la cicoria e le fave, l'olio extravergine di oliva viene utilizzato sia per arricchire il purè di fave che per condire il piatto finale, esaltando ulteriormente i sapori genuini di questa ricetta. Infine, a completare il piatto ci sono le fette di pane casareccio, che vengono abbrustolite per aggiungere una componente croccante. Il pane, preparato secondo la tradizione abruzzese con farina di grano locale, è l’ideale per accompagnare questo piatto, permettendo di gustare ogni boccone con la giusta consistenza. Il contrasto tra la morbidezza delle fave e della cicoria e la croccantezza del pane tostato, insieme all’aroma dell’olio extravergine, rende Fave e Cicoria un piatto completo, semplice ma ricco di sapori autentici, un vero e proprio omaggio alla cucina della provincia di Teramo.
Fave e cicoria
Fave e Cicoria alla Teramana è un piatto che affonda le radici nella tradizione contadina della provincia di Teramo, un connubio perfetto di ingredienti semplici ma ricchi di sapore. Composto da fave secche, cicoria e pane casareccio abbrustolito, questa preparazione è un esempio tipico della cucina povera ma straordinariamente gustosa. La cicoria, con il suo retrogusto amarognolo, apporta proprietà depurative e antinfiammatorie, mentre le fave, ricche di proteine, ferro e vitamina C, conferiscono dolcezza al piatto. Questo piatto rustico è ideale per ogni stagione e può essere servito come piatto unico o accompagnato da verdure grigliate o friggitelli.

Brodi e minestre a base di cereali e verdure

4 persone

Il necessario per la preparazione:
  • 600 g cicoria
  • 300 g fave secche decorticate
  • fette di pane casareccio
  • olio extravergine di oliva
  • sale

Fave e cicoria è un piatto che racchiude l'essenza della cucina tradizionale della provincia di Teramo, dove semplicità e genuinità sono alla base di ogni ricetta. La combinazione delle fave, un legume ricco di proteine e sapore, con la cicoria, dalle note amarognole e dalle proprietà depurative, è un esempio perfetto della cucina contadina, che sa valorizzare ingredienti poveri ma ricchi di nutrimento. La dolcezza delle fave si sposa con l'amarezza della cicoria, creando un equilibrio perfetto che rende il piatto particolarmente piacevole al palato. La preparazione del piatto è semplice, ma la sua bontà sta nella qualità degli ingredienti e nel tempo che viene dedicato a cucinarli con cura. Le fave, cotte lentamente, diventano morbide e delicate, trasformandosi in una purea avvolgente che riscalda il cuore. La cicoria, lessata e ben strizzata, conserva la sua consistenza e il suo caratteristico sapore deciso, che si esalta quando viene unita al purè di fave. Il contrasto tra la morbidezza delle fave e la consistenza della cicoria è uno degli aspetti più apprezzati di questo piatto. Il piatto è completato con fette di pane casareccio, che vengono abbrustolite per aggiungere una nota croccante che bilancia la cremosità del purè di fave. La tradizione vuole che il pane venga intinto nell'olio extravergine di oliva, un altro ingrediente fondamentale nella cucina teramana, che arricchisce ogni piatto con il suo aroma unico. L'olio non è solo un condimento, ma una parte integrante del sapore, che lega gli altri ingredienti e conferisce al piatto un tocco finale di freschezza e semplicità. Fave e cicoria è più di un semplice piatto: è un pezzo di storia culinaria, un esempio di come la cucina rustica possa esprimere sapori profondi e soddisfacenti. Ogni boccone racconta la tradizione e il legame con il territorio teramano, un'area ricca di prodotti naturali e di tradizioni culinarie che affondano le radici nei secoli. Questo piatto è un vero e proprio comfort food, che sa come riscaldare e nutrire, rendendo omaggio alla cucina autentica della provincia di Teramo.Per preparare Fave e Cicoria alla Teramana, l'elemento fondamentale è l'uso delle fave secche decorticate, che devono essere messe in ammollo per almeno 8 ore, così da ammorbidirle e ridurre i tempi di cottura. Una volta pronte, le fave vanno cotte in acqua leggermente salata per circa un'ora, fino a diventare tenere. Successivamente, si frullano per ottenere una purea morbida, arricchita con un filo di olio extravergine di oliva e una presa di sale, aggiungendo eventualmente un po' di acqua di cottura per ottenere la consistenza desiderata.
 
La cicoria, un altro ingrediente protagonista di questo piatto, deve essere lavata accuratamente e poi lessata in acqua bollente leggermente salata. Una volta cotta, va scolata e ben strizzata per eliminare l'acqua in eccesso. La cicoria apporta una nota amarognola che bilancia perfettamente la dolcezza delle fave, creando un equilibrio di sapori che rende questo piatto unico e irresistibile.
 
Infine, per completare il piatto, si serve la cicoria sopra il purè di fave, accompagnando il tutto con fette di pane casareccio leggermente abbrustolite. Un filo di olio extravergine di oliva a crudo arricchisce il piatto con il suo aroma e gusto fresco. Questa ricetta semplice ma ricca di sapore, tipica della cucina teramana, rappresenta un'autentica esperienza gastronomica che celebra i sapori genuini della tradizione.

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
---
L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
---
Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
---
Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
---
L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

www.infopointabruzzo.it - Created with WebSite X5
Torna ai contenuti