Sito archeologico in Provincia di Chieti: Santuario italico di Schiavi d'Abruzzo - Schiavi d'Abruzzo (Ch) - Abruzzo
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I principali siti archeologici nella Provincia di Chieti - Abruzzo


Questo santuario fu utilizzato in modo intermittente fino al IV secolo d.C., con reperti in ceramica che indicano un'attività continuata fino al periodo medievale. Tuttavia, nel XIV secolo, il sito fu abbandonato a causa di una frana.
Il santuario è costituito da due templi:
1. Il tempio più grande , risalente al III secolo a.C., misura 21 per 11 metri, con quattro colonne in pietra nella parte anteriore e un podio, a cui si accede tramite una scalinata. Il fregio del tempio era decorato con lastre di terracotta.
2. Il tempio più piccolo , risalente al I secolo a.C., misura 13,30 per 7,40 metri, è privo di podio ed era dotato di un altare antistante. La cella presenta un pavimento in "signino" (un tipo di pavimento decorativo) con tessere di mosaico bianco.
Le indagini archeologiche nella zona hanno portato alla luce offerte votive, una necropoli con tombe datate tra il IX e il VI secolo a.C. e tracce di ulteriori strutture sacrificali.
Schiavi d'Abruzzo, un piccolo villaggio con poco meno di 1.000 residenti, offre viste panoramiche e una forte identità culturale, tra cui la sua danza locale, la Spallata. Conserva caratteristiche medievali e rinascimentali grazie alla sua posizione montuosa isolata. Il villaggio è anche noto per il suo dialetto distintivo, che mostra una certa influenza slava, potenzialmente dovuta alle interazioni storiche con i coloni croati.
Dal santuario i visitatori possono ammirare splendide viste sulla valle del fiume Trigno, accrescendo ulteriormente il valore storico e paesaggistico del sito.
L’Abruzzo medievale e rinascimentale
Splendide chiese medievali al centro di solitari altopiani ed eremi nascosti negli anfratti delle montagne, imponenti abbazie e poderosi castelli, sono gli elementi che più originalmente qualificano il paesaggio abruzzese. Il Medioevo è infatti l’epoca che ha lasciato sul territorio le tracce più evidenti e suggestive, capaci di imprimersi per sempre negli occhi e nel cuore dei visitatori. La montagna abruzzese ebbe nel Medioevo una grande importanza militare ed economica, e fu quindi interessata da una straordinaria fioritura di opere d’arte. Lungo tutta la dorsale appenninica e nei suoi centri abitati, grandi e piccoli, i palazzi, i castelli e le chiese romaniche, gotiche e rinascimentali d’Abruzzo fiorirono con grande rigoglio, spesso abbellite dall’apporto di artisti di grande valore: gli enormi capitali prodotti in regione dalla grande stagione della pastorizia produssero infatti in quest’epoca i loro frutti più ricchi e duraturi.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, tra cui le “mazzarelle”; “virtù”. Meno evocativa dell’Abruzzo -percepita come regione di montagne...

Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Chiese e santuari in Abruzzo
La provincia dell’Aquila, immersa nel cuore dell’Abruzzo, è un territorio ricco di storia e spiritualità, dove chiese e santuari raccontano secoli di fede e tradizioni.
Tra i paesaggi montuosi del Gran Sasso e della Majella, sorgono luoghi di culto che custodiscono tesori artistici e culturali, attirando pellegrini e visitatori da ogni parte del mondo. L’Aquila stessa, capoluogo della provincia, vanta edifici religiosi di grande rilievo. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è un capolavoro del gotico abruzzese, famosa per la sua facciata policroma...