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La cucina tipica in Provincia di Teramo: La galantina - Info Point Regione Abruzzo

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La cucina tipica in Provincia di Teramo: La galantina

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La cucina abruzzese nella provincia de L'Aquila - Abruzzo
Le ricette gastronomiche in Provincia di Teramo - Abruzzo
La galantina di pollo, conosciuta anche come "galatina," è un piatto dalla storia antichissima, le cui origini risalgono all’epoca romana, documentate già nel celebre “De Re Coquinaria” di Apicio. Questo piatto, un pollo ripieno e cotto per essere consumato freddo, prende il nome dalla parola latina medioevale "galatina," che significa "gelatina," sottolineando la sua capacità di conservarsi a lungo grazie al brodo gelatinoso. Sebbene le sue radici siano così lontane nel tempo, la complessità della sua preparazione e la raffinatezza del risultato lo fanno sembrare un’eredità delle sfarzose cucine settecentesche. La galantina, celebrata anche da Pellegrino Artusi nel suo manuale del 1891 “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene,” è sempre stata un cibo da festa, perfetto per le grandi occasioni in cui bisognava combinare abbondanza e convivialità. La preparazione della galantina è un vero rito, che porta con sé non solo sapori straordinari ma anche una forte componente emotiva e culturale. Ricordo ancora mia madre mentre lavorava con dedizione su questo piatto: le sue mani esperte cucivano con pazienza la pelle del pollo farcito, creando una sorta di scrigno che racchiudeva i sapori di casa. Riproporre questa ricetta significa riportare alla luce un passato fatto di tradizioni familiari e momenti condivisi in cucina. Ogni gesto, ogni ingrediente utilizzato, è un pezzo di storia che si intreccia con quella della terra d’Abruzzo, un patrimonio che merita di essere custodito e tramandato. Preparare la galantina non è solo un’operazione culinaria, ma un viaggio attraverso le radici profonde della cultura locale. Gli ingredienti che compongono la galantina, tutti rigorosamente genuini, parlano di un’attenzione alla qualità e alla valorizzazione delle risorse del territorio. Il pollo, disossato e steso con cura, accoglie un ripieno di carne macinata, prosciutto, prezzemolo, olive e uova sode, insaporito da spezie come la noce moscata. Questo connubio di sapori viene poi avvolto nella pelle del pollo stesso, cucito con filo da imbastire e immerso in un brodo aromatico preparato con verdure fresche come carote, sedano, cipolla e pomodorini. La cottura lenta e delicata permette agli aromi di fondersi e al ripieno di compattarsi, regalando un risultato finale armonioso ed equilibrato, ideale per essere servito sia caldo che freddo. Una volta pronta, la galantina viene affettata e servita con il suo brodo caldo, un dettaglio che ne esalta ulteriormente i sapori e la morbidezza. Questo piatto non è solo una prelibatezza culinaria, ma un simbolo di convivialità e di tradizione, un racconto vivo che si rinnova ogni volta che viene portato in tavola. Oggi, come allora, la galantina continua a essere uno dei piatti più rappresentativi della cucina abruzzese, capace di unire passato e presente in un’unica straordinaria esperienza di gusto.
La Galantina

Secondi piatti a base di carne

6-7 persone

Il necessario per la preparazione:
  • 1 gallina (preferibilmente "ruspante")
  • 6 uova intere
  • 600 g di carne di manzo (o vitello) macinata
  • 100 g di mortadella tagliata a listarelle
  • 100 g di prosciutto crudo tagliato a listarelle
  • 2 coste di sedano (per il brodo)
  • 8-9 olive verdi denocciolate
  • 50 g di parmigiano grattugiato
  • 2 carote (gialle) tagliate a listarelle
  • 1 osso di ginocchio di vitello
  • Noce moscata q.b.
  • Pepe (un pizzico)
  • Sale q.b.
  • Pane grattugiato q.b. (per l'impasto)

La galantina è uno dei piatti simbolo della cucina tradizionale teramana, un autentico capolavoro di sapori e maestria culinaria che porta con sé la storia e le tradizioni della terra d’Abruzzo. Preparata con il pollo, sapientemente disossato e farcito, questa pietanza rappresenta l’arte del trasformare ingredienti semplici in un cibo raffinato e ricco di gusto. Il ripieno, composto da carne macinata, prosciutto, olive, uova sode e spezie come la noce moscata, viene avvolto nella pelle del pollo e cotto lentamente in un brodo aromatico. Il risultato finale è un piatto che unisce morbidezza, intensità e profumi che richiamano la genuinità dei prodotti locali. Questa specialità, tradizionalmente servita fredda, era il cibo delle grandi occasioni, quando le famiglie si riunivano per celebrare feste e ricorrenze. La galantina, con il suo aspetto elegante e i sapori ben equilibrati, era una presenza immancabile nelle tavole teramane, capace di soddisfare i palati con la sua ricchezza senza mai risultare eccessiva. Oltre alla bontà, questo piatto conserva un legame profondo con il territorio, grazie all’utilizzo di ingredienti genuini come le verdure fresche del brodo e il pollo allevato nelle campagne locali, simboli della tradizione contadina. Ciò che rende unica la galantina è l’armonia tra i suoi sapori e la cura necessaria per la sua preparazione. Ogni passaggio, dal disossare il pollo al cucire la pelle che racchiude il ripieno, richiede precisione e dedizione, rendendo questo piatto non solo una ricetta, ma un rito che parla di tradizioni tramandate di generazione in generazione. La cottura lenta nel brodo arricchito con carote, sedano e cipolle esalta ogni elemento del piatto, donando al ripieno una consistenza compatta e un sapore che racchiude tutta l’essenza della cucina abruzzese. Oggi, la galantina continua a essere un simbolo della gastronomia teramana, apprezzata non solo nelle occasioni speciali, ma anche come testimonianza di una cucina che celebra la memoria e la creatività. Ogni fetta racconta storie di famiglie, di mani esperte e di ricette custodite con amore. Assaggiarla significa fare un viaggio nei sapori autentici di Teramo, dove tradizione e passione si incontrano per creare un’esperienza culinaria unica e indimenticabile.1. Preparazione della gallina: Disossa delicatamente la gallina con un coltello affilato, facendo attenzione a non rovinare la pelle. Lava e salala, quindi aggiungi un pizzico di noce moscata. Prepara un impasto mescolando 3 uova intere, la carne di manzo macinata, la noce moscata, un pizzico di pepe e pane grattugiato quanto basta per ottenere una consistenza morbida.

2. Farcitura della gallina: Farcisci la gallina con prosciutto crudo, mortadella, olive verdi denocciolate, carota tagliata a listarelle e le 3 uova sode (già lessate) tagliate a spicchi. Arrotola la gallina dal lato più lungo, formando un "rotolo compatto", quindi cucila con cura per chiudere tutte le estremità della pelle.

3. Cottura della galantina: Avvolgi il "rotolo" in un panno bianco e cucilo. In una pentola capiente, metti il rotolo, le ossa rimaste dalla gallina, l'osso di ginocchio di vitello, le coste di sedano e tanta acqua da coprire il tutto. Aggiungi un po' di sale e porta a ebollizione. Copri la pentola e cuoci a fuoco moderato per circa 3 ore, schiumando di tanto in tanto.

4. Raffreddamento e servizio: Una volta cotto, rimuovi il "rotolo" dalla pentola e mettilo sotto un peso (come un oggetto pesante) su un piano di marmo o una superficie simile per alcune ore, in modo che si compatta e mantenga la forma. Dopo che il peso è stato rimosso, elimina il panno che foderava la carne. Taglia il rotolo a fette e disponile su un ampio piatto da portata, versando sopra il brodo rimasto, che si trasformerà in una gelatina.

Servi la galantina come piatto freddo, accompagnata dal brodo gelificato per un sapore ricco e avvolgente.

Buon appetito!

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

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