La Majella (monte Amaro (2.793 m.)
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La Maiella, o Majella, è una delle montagne più iconiche e imponenti dell’Appennino abruzzese e rappresenta il secondo massiccio più alto dell'Appennino continentale dopo il Gran Sasso. Con il Monte Amaro che svetta a 2793 metri, la Maiella domina un territorio esteso, con un perimetro di oltre 100 km, situato tra le province di Chieti, L’Aquila e Pescara. Questo massiccio fa parte della dorsale orientale dell'Appennino abruzzese e ha una conformazione geologica unica, composta da calcari compatti che gli conferiscono una forma stretta e allungata, caratterizzata da una dorsale che si estende per circa 36 km in lunghezza e 23 km in larghezza verso est.
La Maiella è circondata da importanti aree geografiche e gruppi montuosi che ne rafforzano la centralità nel panorama appenninico. A ovest, la Conca Peligna la separa dai massicci occidentali; a nord, la Val Pescara delimita la sua estensione verso il territorio di Pescara; a est e sud, le colline del Chietino completano il contesto naturale. A sud-ovest si trovano gli altipiani maggiori d’Abruzzo, ampie aree calcaree a 1250 metri di altitudine, che la collegano ai Monti Marsicani e al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Oltre al Monte Amaro, attorno alla Maiella si estendono i gruppi montuosi del Morrone, del Porrara e dei Monti Pizzi. Il Morrone e il Porrara sono separati dalla Maiella rispettivamente dalle valli dell’Orta e dell’Aventino, mentre i Monti Pizzi sono connessi tramite gli altipiani abruzzesi. Le gole di Popoli e la Valle dell’Aterno-Sagittario la distinguono, inoltre, dalla catena del Sirente-Velino e dal massiccio del Gran Sasso.
La visibilità della Maiella è sorprendente: la sua imponenza e altezza permettono di scorgerla da oltre 70 km nelle giornate limpide, rendendola visibile dal Gargano, dai Monti Dauni e dall’Irpinia a sud, e addirittura dal Monte Amiata in Toscana, dalla costa marchigiana di San Benedetto del Tronto e dalle alture dalmate sull’altro lato dell’Adriatico. Questa visibilità amplifica il suo fascino e ne sottolinea la rilevanza non solo paesaggistica, ma anche storica e culturale per l’intera regione.
Abruzzo montano. "il Tibet d'Europa"!

- I monti d’Abruzzo in inverno
- I monti d’Abruzzo in estate
- Il Gran Sasso (Corno Grande 2.914 m.)
- La Majella (monte Amaro (2.793 m.)
- Il monte Velino (2.487 m.)
- Il monte Gorzano (2.455 m.)
- Il monte Sirente (2.349 m.)
- Il monte Greco (2.285 m.)
- Il monte Petroso (.2247 m.)
- Il monte Viglio (2.156 m.)
- Il monte Bolza (1.902 m.)
- Il monte Secino o Secine (1.506 m.)
- I monti della Laga
- Monte Etra (1.818 m.) e monte Savina (1.760 m.)
- I monti Gemelli (Montagna dei Fiori: 1.814 m. e la Montagna di Campli: 1.718 m.)
- Il Gran Sasso, i suoi storici rifugi e il ghiacciaio del Calderone
- L’alpinismo nella Regione più verde d’Europa

Le montagne d’Abruzzo, spesso chiamate il "Tibet d’Europa", offrono uno spettacolo naturale di rara bellezza, soprattutto durante l'inverno. Queste cime selvagge e maestose accolgono gli appassionati di sport invernali e avventura, offrendo esperienze emozionanti con paesaggi che possono rivaleggiare con quelli delle Alpi o delle grandi catene montuose del Nord Europa. Il Gran Sasso, con il suo imponente Corno Grande e la vasta distesa di Campo Imperatore, è una delle mete più affascinanti. Qui, gli sciatori, escursionisti e alpinisti possono cimentarsi in itinerari impegnativi tra canaloni, creste e cascate ghiacciate.
In inverno, Campo Imperatore si trasforma in una distesa innevata perfetta per lo sci di fondo, con possibilità di lunghe traversate che ricordano le steppe dell'Asia centrale. Il Gran Sasso, grazie alle sue vette e pareti rocciose come il Corno Grande e il Corno Piccolo, rappresenta anche una sfida per gli arrampicatori e gli scialpinisti, offrendo discese mozzafiato e itinerari fuoripista.
Oltre al Gran Sasso, la Majella, la "montagna madre", si distingue per le sue faggete incontaminate che si aprono su aspri valloni e sconfinate pietraie. Le escursioni in questa regione sono spesso lunghe e impegnative, ma ricompensano con panorami unici, dove lo sguardo può spaziare dalle alte vette fino al mare Adriatico. In ogni stagione, l’Abruzzo offre ai suoi visitatori un'avventura indimenticabile, immergendoli in un ambiente naturale affascinante e incontaminato.

Abruzzo: la palestra ideale
Al crescente sviluppo del turismo attivo, sportivo e d’avventura l’Abruzzo risponde giocando le carte vincenti della sua natura forte, dei suoi territori incontaminati, dei suoi mille sentieri fra gole, torrenti, castelli, eremi, vette, altipiani, boschi, antichi borghi: un mix emozionante per vacanze fuori dai luoghi comuni.
Chi conquista una qualsiasi delle vette abruzzesi, e gira lo sguardo tutt’attorno, capisce quanto siano vere le parole del famoso orientalista Giuseppe Tucci, secondo il quale nessun altro paesaggio del mondo assomiglia tanto al Tibet come l’Abruzzo montano.
Agli appassionati degli sport alpini più impegnativi, i massicci montuosi abruzzesi sanno proporre sfide e ambienti di tutto rispetto, sia in estiva che in invernale.
Alpinismo classico, free climbing, scialpinismo trovano in Abruzzo teatri di espressione di ogni...

Abruzzo, un grande Museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio.
Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione.
I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti archeologici e degli eremi, la nascita di piccoli e grandi musei e dei nuovi centri visitatori dei Parchi, fanno sì che l’elenco delle cose da vedere si allunghi ogni anno.
Anche questo fa parte del grande fascino della “regione verde” d’Italia.

Sci Alpino in Abruzzo
L'Abruzzo offre una vasta rete di stazioni sciistiche distribuite tra le principali catene montuose, come il Gran Sasso, la Majella, il Velino-Sirente, i Monti del Parco Nazionale d'Abruzzo, le Cinquemiglia, e i Monti Carseolani e Simbruini. Queste località sono ben attrezzate per accogliere appassionati di tutti i livelli, dagli sciatori più esperti a quelli alle prime armi, con una particolare attenzione alle esigenze delle famiglie e dei gruppi.
Le principali stazioni sciistiche della regione includono località come Roccaraso, Campo Felice, Ovindoli, Pescasseroli e Passo Lanciano, che offrono una varietà di piste da sci alpino e snowboard. Ma l’Abruzzo non è solo discesa: chi ama lo sci di fondo trova numerosi anelli battuti, mentre gli appassionati di scialpinismo possono esplorare itinerari più remoti e impegnativi sulle cime più alte dell'Appennino.
Questa regione offre dunque un panorama invernale variegato...

I parchi in Abruzzo
Fra le regioni italiane, l’Abruzzo è quella con la maggior presenza di Parchi naturali: un primato che fa dell’Abruzzo la maggiore area naturalistica d’Europa, vera “antologia del paesaggio euromediterraneo”, e che proietta la regione in un ruolo di leader assoluto nel campo del “turismo verde”, con oltre un terzo del proprio territorio vincolato alla protezione dell’ambiente.
Questa caratteristica si basa sul territorio prevalentemente montuoso della regione (pur se essa si affaccia sull’Adriatico con ben 130 chilometri di costa), con paesaggi ed ecosistemi che variano – a seconda della quota – da ambienti tipicamente mediterranei a scenari francamente alpini.
L’Abruzzo ha i massicci montuosi più grandi ed elevati dell’intero Appennino, con cime che sfiorano i tremila metri e con due terzi della superficie regionale posti al di sopra dei 750 metri di quota.
Questa poderosa bancata...