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Caramanico Terme (Abruzzo) - Info Point Regione Abruzzo

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Caramanico Terme (Abruzzo)

Info Abruzzo > Terme in Abruzzo
Posto allo sbocco del canyon dell’Orfento, lo storico centro ai piedi della Majella è celebre per le sue acque sulfuree e salsobromoiodiche che sgorgano nelle fonti de La Salute, di Santa Croce e del Pisciarello, famose dai tempi di Carlo Magno. Le acque vantano un’alta percentuale di idrogeno solforato e sono particolarmente utili per la cura delle malattie reumatiche, del ricambio, nervose, cutanee e ginecologiche, dell’apparato respiratorio, dell’apparato digerente e di quello genito-urinario. Le acque sono di particolare utilità anche per chi soffre di diabete pancreatico e di sordità rinogena. La stagione si apre in primavera e termina con l’inizio dell’autunno. I villeggianti, che possono contare su un’ottima ricettività alberghiera, hanno a portata di mano la straordinaria natura del Parco Nazionale della Majella. Caramanico si affaccia sullo spettacolare vallone dell’Orfento, con la sua natura incontaminata e i suoi splendidi eremi celestiniani.Le Terme di Caramanico (Abruzzo)

Le Terme di Caramanico Terme (provincia di Pescara): benessere naturale ai piedi della Majella

1. Un borgo di salute e natura. Situato allo sbocco del suggestivo canyon dell’Orfento, Caramanico Terme è uno dei centri termali più rinomati dell’Abruzzo. Ai piedi della maestosa Majella, il borgo unisce il fascino della tradizione montana al potere rigenerante delle sue acque, note sin dai tempi di Carlo Magno per le proprietà terapeutiche e la purezza incontaminata.

2. Le acque curative di Caramanico. Le sorgenti termali de La Salute, di Santa Croce e del Pisciarello offrono acque sulfuree e salsobromoiodiche ad alta concentrazione di idrogeno solforato. Queste acque sono indicate per la cura di numerose patologie: disturbi reumatici e metabolici, malattie della pelle, problemi nervosi e ginecologici, oltre a disturbi dell’apparato respiratorio, digerente e genito-urinario. I benefici si estendono anche a chi soffre di diabete pancreatico o di sordità rinogena.

3. Una stagione di relax e benessere. La stagione termale si apre in primavera e si conclude con l’inizio dell’autunno, offrendo mesi ideali per trattamenti e soggiorni rigeneranti. Gli ospiti possono usufruire di moderne strutture e di una ricettività alberghiera di qualità, perfettamente integrata nel paesaggio naturale del Parco Nazionale della Majella.

4. Alle porte del Parco dell’Orfento. Caramanico Terme si affaccia sullo spettacolare Vallone dell’Orfento, una delle aree più suggestive dell’Abruzzo, dove la natura è rimasta intatta nei secoli. Tra gole, boschi e antichi eremi celestiniani, il visitatore può alternare momenti di cura e relax a escursioni e passeggiate nella quiete di un ambiente unico, simbolo autentico di equilibrio tra salute e natura.
Le stazioni termali in Abruzzo. L’Abruzzo, terra di montagne e acque incontaminate, custodisce un patrimonio termale di grande fascino, dove natura, benessere e tradizione si incontrano. Le sorgenti termali della regione, note sin dall’antichità, sgorgano ai piedi dei monti e nelle vallate ricche di minerali, offrendo acque benefiche ideali per il relax e la cura del corpo. Tra le più rinomate spiccano le Terme di Caramanico, immerse nel Parco Nazionale della Maiella, dove le acque sulfuree e oligominerali sono utilizzate per trattamenti terapeutici e percorsi rigeneranti in un contesto paesaggistico di rara bellezza. Anche le Terme di Popoli, conosciute per le loro sorgenti solfuree e salsobromoiodiche, rappresentano un punto di riferimento per chi cerca salute e benessere in un ambiente naturale. Accanto a queste, altre località minori come Raiano e Canistro custodiscono sorgenti dalle proprietà curative apprezzate da secoli. Le stazioni termali abruzzesi, incastonate tra montagne, fiumi e borghi antichi, offrono un’esperienza che unisce il piacere della cura naturale alla scoperta di un territorio autentico, dove la quiete e la purezza dell’ambiente rendono ogni soggiorno un momento di profondo equilibrio tra corpo e spirito. Le stazioni termali in Abruzzo
Caramanico Terme (Pe)
Trekking nelle valli dell’Abruzzo: La valle dell’Orfento. La Valle dell’Orfento, situata nel Parco Nazionale della Majella, è uno dei luoghi più selvaggi e suggestivi dell’Abruzzo. Il vallone si estende dalla cima del Focalone, a 2676 metri, fino ai 556 metri di altitudine di Caramanico Terme. Questa lunga discesa attraversa un paesaggio incantevole, dove la natura ha mantenuto intatta la sua forza selvaggia. Caramanico, famosa per le sue terme e le chiese medievali, costituisce il punto di partenza ideale per esplorare la valle. Il percorso che segue il fiume Orfento permette di ammirare scenari rocciosi straordinari e offre l’opportunità di scoprire luoghi storici come l’eremo di Sant’Onofrio e il ponte medievale di San Cataldo. L'accesso all'Orfento è regolato per garantire la protezione di quest’area naturale incontaminata, richiedendo ai visitatori di ritirare un permesso gratuito presso il Centro Visite di Caramanico. La camminata lungo il fiume Orfento è un'esperienza che porta a scoprire un mondo fatto di silenzi interrotti dal rumore dell’acqua e dalle meraviglie naturali che circondano il sentiero. Lungo il percorso, il fiume si fa strada tra le rocce, formando piccole cascate e marmitte, e la vegetazione diventa sempre più fitta man mano che si procede, nascondendo il cielo sopra di noi. Nel cuore della valle, la sensazione di essere immersi in un paesaggio primitivo cresce. La vegetazione lussureggiante e le pareti di roccia che sovrastano il sentiero creano un’atmosfera magica, in cui è facile sentirsi parte di un mondo remoto e incontaminato. Le passerelle in legno permettono di attraversare il fiume più volte, rendendo il cammino accessibile e sicuro, ma senza compromettere il fascino selvaggio del luogo. Ogni angolo della valle racconta una storia di erosione e crescita, testimoniata dalle formazioni rocciose scolpite dall'acqua in migliaia di anni. Il percorso culmina nei pressi del Ponte di Caramanico, un'antica struttura che si staglia tra le rocce e la vegetazione. Questo ponte rappresenta un punto di arrivo ideale per chi vuole ammirare la maestosità della valle dall'alto. Qui, la vista è impareggiabile e offre un’occasione unica per osservare la fauna locale, come i balestrucci che nidificano sotto il ponte. La camminata, pur impegnativa, è una delle esperienze più affascinanti che la Valle dell’Orfento ha da offrire, e chiunque la percorra sarà ricompensato da uno dei paesaggi più intatti e emozionanti dell’Abruzzo.
Trekking nella Valle dell’Orfento

La Valle dell’Orfento, che si estende dalla Majella verso Caramanico Terme, rappresenta uno degli angoli più selvaggi e incontaminati dell’Abruzzo. Il vallone, che si sviluppa lungo un percorso che scende dai 2676 metri del Focalone ai 556 metri di altitudine della cittadina termale, è un vero e proprio paradiso naturale, dove l'uomo è presente solo in piccole tracce. Caramanico, celebre per le sue chiese medievali e le acque termali, costituisce un eccellente punto di partenza per esplorare questo monumento naturale. I sentieri che si snodano nella parte bassa della valle offrono panorami mozzafiato e l'opportunità di visitare antichi luoghi di culto come l’eremo di Sant’Onofrio e il medievale ponte di San Cataldo. L'accesso all'Orfento, per motivi di tutela ambientale, richiede il ritiro di un permesso gratuito presso il Centro Visite di Caramanico.
La camminata lungo il fiume Orfento è un'esperienza avvolgente e affascinante. Percorrendo il sentiero delle Scalelle, si arriva a pochi passi dal ponte di San Cataldo, dove il percorso si addentra nel cuore della valle. Il cammino offre una visione sempre più suggestiva del paesaggio, con pareti rocciose che sembrano abbracciare il fiume, il cui rumore riempie l'aria tra salti e pozze. La vegetazione lussureggiante e la presenza costante dell'acqua creano un ambiente di rara bellezza, dove la natura selvaggia regna sovrana. Alla prima passerella, si può ammirare una vasta bancata rocciosa, erosa nei secoli dal flusso continuo dell’acqua, che ha scolpito nel tempo marmitte e forme sinuose nella roccia.
Proseguendo lungo il sentiero, la valle sembra sempre più isolata dal mondo esterno, con le pareti rocciose che si stringono e la vegetazione che diventa così fitta da oscurare completamente il cielo. Il fiume, attraversato più volte su passerelle di legno, continua il suo lento scorrere, ma i segni di una frenetica erosione sono evidenti in ogni angolo. In questo scenario selvaggio, si giunge a uno spiazzo dove un enorme macigno blocca parzialmente il corso del fiume. Qui, un piccolo squarcio nella vegetazione consente al sole di penetrare, illuminando una zona ricca di erbe nitrofile che, con il loro vigore, sembrano quasi ostacolare il cammino.
Nel tratto finale del percorso, si risale brevemente a sinistra, dove l'acqua supera una piccola briglia, per poi scendere di nuovo verso il fiume. Qui, il corso d'acqua inizia a perdere parte della sua limpidezza a causa di alcuni scarichi provenienti da Caramanico. Tuttavia, il fascino del paesaggio non svanisce e, attraverso altre tre passerelle, si arriva alla base del Ponte di Caramanico, che si staglia imponente tra la vegetazione. L’ultima parte del percorso, tutta in salita, conduce infine al ponte, dove si può ammirare il volo dei balestrucci, che nidificano sotto di esso, mentre lo sguardo si perde nella profondità della gola appena attraversata.

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L'Artigianato in Abruzzo
L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...

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L'Enogastronomia
La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, i maccheroni alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...


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Il mare d'Abruzzo
Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero...


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Sciare in Abruzzo
L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


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