Gli alberi principali presenti in Abruzzo: Il Pino d'Aleppo (Pinus Halepensis)
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Il Pino d’Aleppo (Pinus Halepensis)
In Abruzzo, il Pino d’Aleppo rappresenta una presenza vegetale affascinante e resiliente, capace di adattarsi a condizioni ambientali difficili. Questa specie, dal nome scientifico Pinus halepensis, è tipica delle zone costiere e collinari del Mediterraneo e trova nel territorio abruzzese un habitat ideale, soprattutto lungo la fascia litoranea meridionale, dove il clima mite e la vicinanza del mare favoriscono la sua diffusione. Le sue caratteristiche aghiformi, la corteccia chiara e le forme irregolari lo rendono facilmente riconoscibile e suggestivo, spesso ritratto in paesaggi naturali dall’atmosfera quasi sospesa.
Il Pino d’Aleppo svolge un ruolo fondamentale nel prevenire l’erosione del suolo e nel consolidare i pendii sabbiosi e le dune costiere, contribuendo alla stabilità ambientale di molte aree sensibili. Inoltre, la sua capacità di crescere su terreni poveri e rocciosi lo rende prezioso per il rimboschimento e la rigenerazione di ecosistemi degradati. In Abruzzo, la presenza di boschi e pinete di Pino d’Aleppo, come quelle che si estendono tra le province di Chieti e Pescara, testimonia l’importanza ecologica e paesaggistica di questa specie, capace di creare ambienti ombreggiati e freschi anche nei mesi più caldi.
Oltre al suo valore ambientale, il Pino d’Aleppo ha anche un significato culturale e identitario. Le pinete costiere, spesso frequentate da famiglie, escursionisti e sportivi, rappresentano luoghi di socialità e memoria collettiva. In molti casi, queste aree sono diventate simboli di appartenenza al territorio e di tutela del paesaggio. La conservazione del Pino d’Aleppo in Abruzzo non riguarda solo la biodiversità, ma anche il legame profondo tra la natura e le comunità che la vivono e la custodiscono da generazioni.
Le principali specie degli alberi e degli arbusti più diffusi in Abruzzo
L'Abruzzo, cuore verde d'Europa, offre una straordinaria varietà di alberi e arbusti grazie alla sua diversità ambientale, che spazia dalle maestose montagne degli Appennini alle dolci colline e alle coste dell'Adriatico. La regione ospita una flora ricca e varia, adattata ai diversi microclimi e altitudini.

- Faggio (Fagus sylvatica): Dominatore delle foreste montane, il faggio si trova soprattutto nei parchi nazionali, come il Parco Nazionale della Majella e quello d'Abruzzo, Lazio e Molise. Le faggete abruzzesi sono famose per la loro bellezza e biodiversità.
- Pino d'Aleppo (Pinus halepensis): rappresenta una presenza vegetale affascinante e resiliente, capace di adattarsi a condizioni ambientali difficili.
- Pino nero (Pinus nigra): Comune nelle aree più aride e rocciose, come le pendici della Majella e del Gran Sasso.
- Roverella (Quercus pubescens): Diffusa nelle colline e nelle basse montagne, è uno degli alberi simbolo delle zone di transizione pianura-altitudine.
- Leccio (Quercus ilex): Predilige i climi più miti ed è caratteristico della macchia mediterranea lungo la costa.

- Ginepro (Juniperus communis e Juniperus oxycedrus): Arbusto tipico delle aree aride e calcaree, presente sia nelle zone collinari che in alta montagna.
- Corniolo (Cornus mas): Comune nei boschi e lungo i margini delle foreste. Produce piccoli frutti rossi utilizzati tradizionalmente per scopi alimentari.
- Biancospino (Crataegus monogyna): Arbusto spinoso che arricchisce siepi e margini boschivi, noto per i suoi fiori profumati e le bacche rosse.
- Erica (Erica arborea): Presente in zone calde e asciutte, spesso nelle aree della macchia mediterranea.
- Lavanda selvatica (Lavandula angustifolia): Tipica dei prati aridi e delle zone collinari più secche.
Importanza ecologica straordinaria
Gli alberi e gli arbusti dell'Abruzzo non solo contribuiscono alla bellezza del paesaggio, ma svolgono un ruolo cruciale per la biodiversità, offrendo habitat e risorse alimentari per una moltitudine di specie animali e vegetali. Inoltre, sono fondamentali per la protezione del suolo e la regolazione del ciclo idrico.
Curiosità
In Abruzzo si trovano alcuni alberi monumentali, come il celebre Faggio di Fonte Romana nella Riserva Naturale di Lama Bianca, uno dei più antichi e imponenti della regione. La ricchezza arborea e arbustiva dell’Abruzzo è un patrimonio naturale unico, da scoprire attraverso escursioni e visite ai suoi parchi e riserve naturali.
L'Abruzzo, cuore verde d'Europa, offre una straordinaria varietà di alberi e arbusti grazie alla sua diversità ambientale, che spazia dalle maestose montagne degli Appennini alle dolci colline e alle coste dell'Adriatico. La regione ospita una flora ricca e varia, adattata ai diversi microclimi e altitudini.
Elenco delle principali specie della flora abruzzese | ||
Fiori dei prati montani: Il Genepì, la Stella alpina appenninica, la Genziana maggiore, l’Eritrichio dell'Appennino. Fiori delle colline e delle aree pedemontane: Il Papavero comune, il Fiordaliso montano, la Camomilla comune, le Orchidee spontanee. Fiori della macchia mediterranea e delle coste: Il Cisto, la Ginestra, il Fiordaliso delle spiagge, l’Elicriso. Fiori delle zone umide e ripariali: L’Iris giallo, la Ninfea bianca, la Menta acquatica. |
Le principali spece della Flora presenti nella regione Abruzzo | ||
A | Acacia, Acconito giallo, Acetosella dei campi, Acetosella rizomatosa, Aconito di Lamarck, Acrimonia, Adonide curvata, Agazzino, Agrimonia delle faggete, Albero di giuda, Alchemilla alpina, Alimo, Alisso con foglie a cuneo, Alisso montano, Alisso rupestre, Alliaria comune, Alloro/Lauro, Amaranto comune, Ambretta, Anemone alpino, Anemone Appenninico, Anemone bianca, Anemone fior-stella, Anemone gialla, Antillide Montana, Aquilegia, Arabetta alpina, Arabetta collina, Arabetta maggiore, Arabetta saettata, Arba medica araba, Aristolochia lunga, Asplenio maggiore, Asplenio tricomano, Astragalo depresso, Astralago rosso, Astralo spinoso, Aubrezia, Avellana, Avorniell. | |
B | Barba di capra, Barba caprina, Biancospino comune, Biancospino selvatico, Bibinella, Billeri celidonia, Billeri primaticcio, Biscutella, Bonaga, Borracina acre, Borracina bianca, Borracina glauca, Borracina massima, Borracina rupestre, Borsapastore, Botton d'oro, Bubbolini. | |
C | Calta palustre, Camedrio alpino, Capelvenere, Cardaria draba, Cariofillata comune, Cascellore, Cedracca, Celidonia, Centocchio comune, Centocchio dei boschi, Chenotopio bianco, Ciaverdello, Cicerchia capillare, Cicerchia dei prati, Cicerchia di monte, Cicerchia veneta, Ciliegio canino, Ciliegio-susino, Cinquefoglia comune, Cinquefoglia dell'Appennino, Cinquefoglia diritta, Cinquefoglia penzola, Cinquefoglia primaticcia, Citisa spinoso, Citiso irsuto, Clematide fiammola, Clematide Vitalba, Clipeola, Coda di cavallo, Colombina cava, Colombina crema, Colutea, Consolida reale, Cornetta ginestrina, Coronilla minima, Coronilla sguainata, Cotognastro bianco, Cotognastro minore, Crescione d’acqua, Crescione selvatico, Cristo a foglie sessili, Cristo spinoso, Crotonella Fior di cuculo. | |
D | Damigella scapigliata, Dentaria, Dentaria a 9 foglie, Dentaria minore, Draba aizoide, Draba primaverile, Dripide spinosa. | |
E | Efedra nebrodense, Elleboro di Boccone, Elleboro puzzolente, Equiseto dei campi, Equiseto palustre, Erba cornacchia irida, Erba cornetta, Erba cornetta regalis, Erba d’argento, Erba della volpe, Erba di porri, Erba di San Barbara, Erba di San Barbara bratteata, Erba di San Giovanni a foglie cordate, Erba galletta pratensis, Erba galletta sylvestris, Erba guado, Erba lattaria, Erba lunaria, Erba medica, Erba pignola, Erba ruggine, Erba stella, Erba storna agliacea, Erba storna appeninica, Erba storna arvense, Erba storna campestre, Erba storna perfogliata, Erba storna saxatile, Erba trinità, Erba velia, Erba vetriola comune, Erismo, Erniari grigiastra. | |
F | Farinaccio, Farinello Buon-Enrico, Farinello comune, Felce di Villars, Felce dolce, Felce maschio, Fibigia, Finestrella, Finestrino, Fragolina di bosco, Fumaria bianca, Fumaria comune, Fumosterno. | |
G | Galeda, Garofanaia, Garofanina spaccasassi, Garofano dei certosini, Garofano di bosco, Garofano minore, Garofano montano o a Mazzetti, Garofano selvatico, Gattaiole rosso, Ginepro coccolone, Ginepro comune, Ginestra di Spagna, Ginestra odorosa, Ginestrella comune, Glasto di allioni. | |
H | --- | |
I | Iberide, Iberide rupestre, Iberide sempreverde. | |
J | --- | |
K | --- | |
L | Lampone, Latiro giallo, Linaiola bavarese, Lingua cervina, Liquirizia falsa, Lonelite, Lucernicchia, Lunaria meridionale, Lupinella, Luppolo comune. | |
M | Maggiociondolo, Maonia, Medica lupulina, Medica minima, Medicago falcata, Meliloto, Meliloto bianco, Melo Cotogno, Meloncello, Miagro, Minuartia primaverile, Mirabolano, Moscino. | |
N | Ninfea, Nocciolo comune. | |
O | Ocimoide muscoso, Ocimoide rosa, Ombelico di Venere, Ononide a foglie tonde, Orapo - Farinello Buon-Enrico, Ortica comune. | |
P | Papavero, Papavero cornuto, Papavero delle Alpi Giulie, Papavero delle sabbie, Papavero di Degen, Paperina, Parietaria, Parnassia, Paronichia della Kapela, Peonia selvatica, Pero corvino, Peverina a foglie strette, Peverina di Thomas, Peverina tormentosa, Peverina viscida, Piè di gallina, Piè di gallo, Pigamo colombino, Pigamo giallo erba-scopaia, Pisello, Poligono bistorta, Poligono centinodia, Poligono delle siepi Poligono nodoso, Poligono persicaria, Polipolio meridionale, Porcellana Prugnolo/Pruno selvatico, Pulsatilla alpina. | |
Q | --- | |
R | Rabarbaro alpino, Ranuncolo a foglie brevi, Ranuncolo acquatico, Ranuncolo bottoncini d’oro, Ranuncolo bulboso, Ranuncolo comune, Ranuncolo della Macella, Ranuncolo di Montpellier, Ranuncolo Erba-tora, Ranuncolo favagello, Ranuncolo lanuto, Ranuncolo millefoglio, Ravanello selvatico, Reseda bindella, Reseda comune, Reseda selvatica, Restabue, Ribes rosso, Ribes Uva-spina, Robinia, Romice acetosa, Romice alpino, Romice cavolaccio, Romice crespo, Romice scudato, Rosa selvatica comune, Rosolaccio – Papavero, Rovo bluastro/Rovo matto, Rovo comune, Rovo ideo, Ruchetta, Ruchetta marina, Ruchetta violacea, Ruta di muro. | |
S | Salice bianco, Salice comune, Salice di ripa, Salice erbaceo, Salice fragile, Salice refuso, Salicone, Salvastrella maggiore, Salvastrella minore, Saponaria, Saponaria rossa, Sassifraga a foglie opposte, Sassifraga a foglie rotonde, Sassifraga alpina, Sassifraga annuale, Sassifraga ascendente, Sassifraga del Gran Sasso, Sassifraga d'Italia, Sassifraga meridionale, Sassifraga porosa, Seccione di primavera, Semprevivo maggiore, Semprevivo ragnateloso, Senape selvatica, Silene a cuscinetto, Silene bianca, Silene delle fonti, Silene dioica, Silene italiana, Silene rigonfia, Sorbo ad ombrello, Sorbo alpino, Sorbo degli uccellatori, Sorbo montano, Sorbo terminale, Sperone di cavaliere, Speronella consolida, Speronella Fior-cappuccio, Speronella lacerata, Strigoli, Sulla. | |
T | Trifoglio, Trifoglio alpestre, Trifoglio arvense, Trifoglio bianco, Trifoglio bituminoso, Trifoglio campestre, Trifoglio cespitoso, Trifoglio ibrido, Trifoglio irsuto, Trifoglio ladino, Trifoglio pratense, Trifoglio montano, Trifoglio resupinato, Trifoglio stellato, Trifoglio violetto. | |
U | Ulmaria. | |
V | Veccia, Veccia pelosa, Veccia silvana, Vecciarini, Vesicaria, Vesicaria maggiore, Vicia cracca, Violaccia della Maiella, Violacciocca gialla, Violacciocca lacinata, Vischio comune, Vitalba, Vitalba odorosa, Vulneraria, Vulneraria montana. | |
W | --- | |
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I Parchi in Abruzzo
Fra le regioni italiane, l’Abruzzo è quella con la maggior presenza di Parchi naturali: un primato che fa dell’Abruzzo la maggiore area naturalistica d’Europa, vera “antologia del paesaggio euromediterraneo”, e che proietta la regione in un ruolo di leader assoluto nel campo del “turismo verde”, con oltre un terzo del proprio territorio vincolato alla protezione dell’ambiente.
L’Abruzzo ha i massicci montuosi più grandi ed elevati dell’intero Appennino, con cime che sfiorano i tremila metri e con due terzi della superficie regionale posti al di sopra dei 750 metri di quota.
Questa poderosa bancata montuosa si spinge fino a poche decine di chilometri dalla costa, sulla quale le cime più alte si affacciano come una spettacolare balconata; il resto del territorio è occupato dai contrafforti collinari, che digradano dolcemente verso...

L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.
Quel che sorprende il visitatore alla sua prima esperienza di vacanza in Abruzzo è il fatto che nel breve volgere di poche decine di chilometri si passi dalle spiagge assolate alle alte vette e che spesso ambienti naturali selvaggi...

L'enogastronomia in Abruzzo
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle; “mazzarelle”; “virtù”. Meno evocativa dell’Abruzzo -percepita come regione di montagne e aree protette- ma non per questo meno importante, la cucina marinara, che lungo i centotrenta chilometri di costa declina la varietà del pescato con semplicità e sapore, sposando il patrimonio di ortaggi e verdure delle colline a ridosso della costa.

Abruzzo, un Museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio.
Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione.
I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti archeologici e degli eremi, la nascita di piccoli e grandi musei e dei nuovi centri visitatori dei Parchi, fanno sì che l’elenco delle cose da vedere si allunghi ogni anno.
Anche questo fa parte del...