Tradizioni popolari in Provincia di Pescara: Festeggiamenti in onore di Sant'Antonio Abate a Caramanico Terme (Pe)
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Le Tradizioni popolari e il Folklore in Provincia di Pescara - Abruzzo

I festeggiamenti in onore di Sant'Antonio Abate a Caramanico Terme, che si tengono ogni anno il 17 gennaio, sono un evento di grande valore culturale e religioso per la comunità. La figura di Sant'Antonio, protettore degli animali da fattoria e, negli ultimi anni, anche delle automobili nuove, è celebrata con una serie di tradizioni che coinvolgono attivamente i cittadini. La benedizione degli animali è uno degli aspetti principali della festa, con una processione che vede gli abitanti portare i loro animali davanti alla chiesa per ricevere la benedizione del Santo, un momento di profondo legame con la terra e la vita rurale che caratterizzano Caramanico Terme e i suoi dintorni.
Oltre alla benedizione degli animali, una parte fondamentale dei festeggiamenti è la rappresentazione teatrale che ripercorre la vita di Sant'Antonio Abate. Il dramma mette in scena la scelta di vita del Santo eremita nel deserto, simbolo della sua ricerca di purezza e solitudine. La sua lotta contro le tentazioni del diavolo è uno degli episodi più suggestivi: in scena, i diavoli sono rappresentati da figure rosse e nere, che incutono timore, mentre la tentazione della donzella, interpretata da un uomo in stile teatrale elisabettiano, aggiunge un elemento buffo e sorprendente che strappa sorrisi al pubblico. La rappresentazione si sviluppa in un alternarsi di momenti drammatici e comici, coinvolgendo gli spettatori in una storia di lotta tra il bene e il male.
Un elemento distintivo di questa rievocazione è l'arrivo dell'angelo, rappresentato con un cappello conico che richiama le tradizioni folkloristiche di figure soprannaturali come fate e streghe. L'angelo, con il suo aspetto mistico e la sua presenza risolutiva, interviene per aiutare Sant'Antonio a sconfiggere le forze del male. Il simbolismo della spada, mutuato dalla devozione all'Arcangelo Michele, è un altro elemento cruciale del dramma, rappresentando la vittoria del bene sul male e il ritorno del Santo alla sua vita di preghiera e meditazione nel deserto.
Al termine della rappresentazione, la tradizione prevede la questua, durante la quale i figuranti chiedono offerte alla popolazione. Le offerte, solitamente in vino e salsicce, vengono raccolte per sostenere la rievocazione e per ringraziare i partecipanti per il loro impegno. Questo momento di condivisione alimenta lo spirito di comunità che anima i festeggiamenti, contribuendo a rafforzare il legame tra i cittadini e la loro tradizione. La festa di Sant'Antonio Abate a Caramanico Terme, infatti, non è solo un evento religioso, ma un’occasione di aggregazione sociale e di celebrazione delle tradizioni locali.
Grazie alla sua ricchezza e alla sua autenticità, la rievocazione della vita di Sant'Antonio ha ottenuto riconoscimenti importanti, come la vittoria del Campanello d'Argento, il premio che premia la migliore rievocazione folkloristica abruzzese. Questo premio testimonia la qualità e la passione con cui la comunità di Caramanico Terme porta avanti questa tradizione, che continua a essere un punto di riferimento per la valorizzazione delle tradizioni popolari abruzzesi. La festa non solo celebra il Santo, ma anche l'identità culturale e religiosa del paese, mantenendo vivo il legame con le radici e la storia della comunità.


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