I Passeriformi presenti in Abruzzo: La Capinera (Sylvia atricapilla)
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La biodiversità è davvero sorprendente, e in effetti le specie animali spesso meno visibili o meno note tendono a essere oscurate da quelle che sono più iconiche. In Abruzzo, così come nelle grandi savane africane, molte specie rare o peculiari si trovano in secondo piano, come il caso degli orsi marsicani, dei lupi appenninici e delle aquile reali, che dominano l'immaginario collettivo. Questo fenomeno fa sì che animali meno conosciuti ma straordinari, come il capovaccaio o il gatto selvatico europeo, rimangano quasi invisibili agli occhi di molti, nonostante la loro bellezza e unicità.
Abruzzo ospita anche altre specie peculiari di rettili, anfibi e insetti, che abitano ecosistemi unici come le faggete vetuste, patrimonio dell'UNESCO, o le aree umide e montane. È un esempio di come la diversità ecologica non si concentri solo su specie emblematiche ma includa una varietà di esseri viventi che costituiscono un patrimonio naturale eccezionale.

Categoria: Uccelli – Passeriformi
La Capinera, un melodioso passeriforme dell'Abruzzo
La Capinera (Sylvia atricapilla) è uno dei passeriformi più diffusi e apprezzati in Abruzzo, riconoscibile per il suo canto melodioso e la caratteristica "cappuccio" scuro che adorna la testa dei maschi, mentre nelle femmine è di un caldo color marrone.
Questo uccello migratore, presente in Abruzzo sia come specie nidificante che come svernante, frequenta una varietà di habitat. Si trova nei boschi decidui, nei cespuglieti e nei giardini, dove trova riparo e abbondanza di cibo, composto principalmente da insetti, bacche e piccoli frutti.
La Capinera si adatta bene anche agli ambienti antropizzati, rendendosi visibile nei parchi cittadini e nelle campagne coltivate della regione. In Abruzzo, le aree naturali protette, come il Parco Nazionale della Majella e il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, offrono luoghi sicuri e incontaminati per la nidificazione, che avviene tra aprile e luglio.
Il canto della Capinera è un elemento distintivo delle mattinate primaverili abruzzesi, quando l’uccello maschio si esibisce in trilli e melodie che celebrano il risveglio della natura. La sua presenza rappresenta non solo un segno di biodiversità, ma anche un piacere per chiunque ami immergersi nei suoni della natura.
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