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Il monte Secino o Secine (1.506 m.) - Info Point Regione Abruzzo

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Il monte Secino o Secine (1.506 m.)

Mare e Monti > I Monti d'Abruzzo
Il monte Secine o Secino (1.506 m.)
 
L'Insediamento archeologico del Fortificato di Monte Secine: L'insediamento fortificato arcaico di Monte Secine, con la sovrapposta fortezza medievale, è raggiungibile dalla località La Difesa, lungo la strada montana che da Aielli porta ai Piani di S. Maria del Sirente. Qui, nelle vicinanze del fontanile a quota 1.242 metri, si svolta a sinistra lungo il sentiero della condotta idrica, che conduce alla base del monte. Da questo punto, due mulattiere, che ricalcano antichi accessi, permettono di raggiungere la sommità a quota 1.506 metri.
 
Struttura e Storia dell'insediamento archeologico del Fortificato di Monte Secine: L'analisi dei resti visibili rivela una fortezza medievale risalente al Duecento, nota come Rocca de Foce, conquistata e distrutta nel 1230 dalle truppe imperiali di Federico II, comandate da Bertoldo, fratello del duca di Spoleto. Si possono osservare tracce di fortificazioni altomedievali precedenti. La struttura fortificata presenta una pianta ovaleggiante che si estende per 320 metri, con una larghezza massima di 75 metri. Le murature difensive, in opera incerta medievale e spesse 1,15 metri, sono dotate di ben 16 torrette rompitratta rettangolari "a scudo" e di una sola porta ad ingresso "a baionetta" sul versante nord.
All'interno, si riconoscono tre torri e un lungo muro diritto collegato alla torre-mastio sommitale, che proteggeva gli alloggi della guarnigione, strutturati "a pettine" su linee parallele, e due cisterne. La torre terminale ovest ha una pianta triangolare, quella centrale, più antica (risalente ai secoli X-XI), ha una pianta trapezoidale sghemba, mentre la torre ad est è pentagonale e costituiva il mastio della fortezza. Quest'ultima era impostata su un piccolo colle roccioso, protetta da antemurali e fossati esterni ed interni.
 
Reperti Archeologici e Significato Storico dell’insediamento del Fortificato di Monte Secine:
Alla base della recinzione medievale esterna si notano ampi muri (2,50 metri di larghezza) in opera poligonale di I maniera, appartenenti alla recinzione muraria del centro fortificato marsicano e dell'acropoli di Caelum (probabilmente ocri Caela). Questo centro era dotato di due porte a corridoio interno obliquo sui versanti nord ed ovest e di fossati esterni in prossimità delle stesse. I ritrovamenti di materiali e frammenti ceramici, tra cui tegolame e ceramica da mensa, testimoniano una frequentazione del sito dalla seconda età del ferro (VII-VI secolo a.C.) fino al XIII secolo d.C. Una riutilizzazione del sito è documentata per il VI-VII secolo da una fibula romano-bizantina di bronzo a forma di pavone, che potrebbe attestare l'utilizzo dell'altura durante la guerra gotico-bizantina del 537-538 d.C.
 
Panorama e Accessibilità al sito archeologico del Fortificato di Monte Secine: Affacciato sul Fucino, Aielli conserva tracce del centro medievale, tra cui una bizzarra chiesa in stile fascista e una torre medievale. Il Monte Secine, raggiungibile esclusivamente a piedi, ospita poderose fortificazioni italiche. Le cattive condizioni della strada che sale verso la montagna complicano l'avvicinamento al monte, un cocuzzolo di 1.506 metri che si affaccia sulle gole di Celano. Questo luogo offre uno splendido panorama sulla forra, sulla Serra di Celano, sul Fucino, sui Simbruini e sui monti del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. La fortezza italica presente consente di individuare facilmente terrapieni e cinte di mura.
I monti d'Abruzzo, il "Tibet d'Europa"!

Le montagne d’Abruzzo, spesso chiamate il "Tibet d’Europa", offrono uno spettacolo naturale di rara bellezza, soprattutto durante l'inverno. Queste cime selvagge e maestose accolgono gli appassionati di sport invernali e avventura, offrendo esperienze emozionanti con paesaggi che possono rivaleggiare con quelli delle Alpi o delle grandi catene montuose del Nord Europa. Il Gran Sasso, con il suo imponente Corno Grande e la vasta distesa di Campo Imperatore, è una delle mete più affascinanti. Qui, gli sciatori, escursionisti e alpinisti possono cimentarsi in itinerari impegnativi tra canaloni, creste e cascate ghiacciate.
In inverno, Campo Imperatore si trasforma in una distesa innevata perfetta per lo sci di fondo, con possibilità di lunghe traversate che ricordano le steppe dell'Asia centrale. Il Gran Sasso, grazie alle sue vette e pareti rocciose come il Corno Grande e il Corno Piccolo, rappresenta anche una sfida per gli arrampicatori e gli scialpinisti, offrendo discese mozzafiato e itinerari fuoripista.
 Oltre al Gran Sasso, la Majella, la "montagna madre", si distingue per le sue faggete incontaminate che si aprono su aspri valloni e sconfinate pietraie. Le escursioni in questa regione sono spesso lunghe e impegnative, ma ricompensano con panorami unici, dove lo sguardo può spaziare dalle alte vette fino al mare Adriatico. In ogni stagione, l’Abruzzo offre ai suoi visitatori un'avventura indimenticabile, immergendoli in un ambiente naturale affascinante e incontaminato.

Abruzzo: la palestra ideale
Al crescente sviluppo del turismo attivo, sportivo e d’avventura l’Abruzzo risponde giocando le carte vincenti della sua natura forte, dei suoi territori incontaminati, dei suoi mille sentieri fra gole, torrenti, castelli, eremi, vette, altipiani, boschi, antichi borghi: un mix emozionante per vacanze fuori dai luoghi comuni.
Chi conquista una qualsiasi delle vette abruzzesi, e gira lo sguardo tutt’attorno, capisce quanto siano vere le parole del famoso orientalista Giuseppe Tucci, secondo il quale nessun altro paesaggio del mondo assomiglia tanto al Tibet come l’Abruzzo montano.
Agli appassionati degli sport alpini più impegnativi, i massicci montuosi abruzzesi sanno proporre sfide e ambienti di tutto rispetto, sia in estiva che in invernale.
Alpinismo classico, free climbing, scialpinismo trovano in Abruzzo teatri di espressione di ogni...

Abruzzo, un grande Museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio.
Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione.
I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti archeologici e degli eremi, la nascita di piccoli e grandi musei e dei nuovi centri visitatori dei Parchi, fanno sì che l’elenco delle cose da vedere si allunghi ogni anno.
Anche questo fa parte del grande fascino della “regione verde” d’Italia.

Sci Alpino in Abruzzo
L'Abruzzo offre una vasta rete di stazioni sciistiche distribuite tra le principali catene montuose, come il Gran Sasso, la Majella, il Velino-Sirente, i Monti del Parco Nazionale d'Abruzzo, le Cinquemiglia, e i Monti Carseolani e Simbruini. Queste località sono ben attrezzate per accogliere appassionati di tutti i livelli, dagli sciatori più esperti a quelli alle prime armi, con una particolare attenzione alle esigenze delle famiglie e dei gruppi.
Le principali stazioni sciistiche della regione includono località come Roccaraso, Campo Felice, Ovindoli, Pescasseroli e Passo Lanciano, che offrono una varietà di piste da sci alpino e snowboard. Ma l’Abruzzo non è solo discesa: chi ama lo sci di fondo trova numerosi anelli battuti, mentre gli appassionati di scialpinismo possono esplorare itinerari più remoti e impegnativi sulle cime più alte dell'Appennino.
 Questa regione offre dunque un panorama invernale variegato...

I parchi in Abruzzo
Fra le regioni italiane, l’Abruzzo è quella con la maggior presenza di Parchi naturali: un primato che fa dell’Abruzzo la maggiore area naturalistica d’Europa, vera “antologia del paesaggio euromediterraneo”, e che proietta la regione in un ruolo di leader assoluto nel campo del “turismo verde”, con oltre un terzo del proprio territorio vincolato alla protezione dell’ambiente.
Questa caratteristica si basa sul territorio prevalentemente montuoso della regione (pur se essa si affaccia sull’Adriatico con ben 130 chilometri di costa), con paesaggi ed ecosistemi che variano – a seconda della quota – da ambienti tipicamente mediterranei a scenari francamente alpini.
L’Abruzzo ha i massicci montuosi più grandi ed elevati dell’intero Appennino, con cime che sfiorano i tremila metri e con due terzi della superficie regionale posti al di sopra dei 750 metri di quota.
Questa poderosa bancata...
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