Comune di Nocciano (Pe) - Abruzzo
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Visitare la provincia di Pescara significa immergersi in un territorio ricco di bellezze naturali, artistiche e culturali, dove ogni angolo racconta una storia e ogni paesaggio regala emozioni autentiche. Dal litorale sabbioso, con le sue spiagge attrezzate e i vivaci centri balneari come Città Sant'Angelo, Montesilvano e Pescara città, fino all’entroterra collinare e montano, il territorio offre una varietà di scenari che soddisfa ogni tipo di viaggiatore. La costa, con i suoi tramonti sull’Adriatico e le passeggiate lungo il mare, è ideale per chi cerca relax, sport acquatici e vita notturna, mentre l’interno regala atmosfere più intime e suggestive. Tra le bellezze da non perdere ci sono i borghi storici come Caramanico Terme, Abbateggio e Città Sant'Angelo, inseriti tra i borghi più belli d’Italia, immerso nel Parco Nazionale della Majella. Gli appassionati di natura possono esplorare sentieri, gole e vallate che attraversano riserve naturali e aree protette, dove flora e fauna si manifestano nella loro forma più autentica. Le escursioni lungo i percorsi del parco o verso gli eremi incastonati nella roccia offrono esperienze indimenticabili a contatto con una natura incontaminata. Anche l’arte e la cultura occupano un posto di rilievo in provincia di Pescara, con musei, chiese e testimonianze storiche che arricchiscono ogni visita. La casa natale di Gabriele D’Annunzio nel cuore della città, il Museo delle Genti d’Abruzzo o le numerose manifestazioni culturali diffuse sul territorio rappresentano occasioni per conoscere meglio l’identità di questa terra. Visitare la provincia di Pescara è dunque un invito a scoprire una realtà viva, accogliente e sorprendente, capace di stupire per la sua varietà e per l’autenticità delle sue bellezze.
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![]() | Largo Madonna del Piano, 3 - 65010 Nocciano (Pe) | |||||
![]() | Centralino - Tel.: +39 085.847135 | |||||
Adagiato sulle dolci colline che guardano la vallata del fiume Pescara, Nocciano è un piccolo borgo abruzzese che unisce armoniosamente paesaggio, storia e tradizione. Il suo centro storico conserva l’atmosfera autentica dei borghi di un tempo, con vicoli acciottolati, case in pietra e scorci panoramici che si aprono tra ulivi e vigneti. La posizione strategica, tra mare e montagna, rende Nocciano una meta ideale per chi desidera immergersi nella quiete della campagna senza rinunciare alla vicinanza delle principali attrazioni naturali e culturali della regione. Uno dei simboli più rappresentativi del paese è il Castello De Sterlich-Aliprandi, un’imponente struttura fortificata che domina il borgo dall’alto. Il castello, risalente al Medioevo e successivamente rimaneggiato, oggi ospita eventi culturali e mostre d’arte, divenendo un centro vitale per la comunità. La sua posizione panoramica offre una vista suggestiva sui campi coltivati e sulle vette del Gran Sasso, regalando ai visitatori un’esperienza che coniuga arte, storia e natura. La tradizione agricola è ancora fortemente radicata nella vita quotidiana di Nocciano. La produzione di olio extravergine di oliva e di vini locali, tra cui il Montepulciano d’Abruzzo, rappresenta un orgoglio per la comunità e un motivo di richiamo per i turisti enogastronomici. Le aziende agricole e le cantine del territorio accolgono i visitatori per degustazioni e percorsi sensoriali che raccontano la passione per la terra e il rispetto per i cicli naturali. Nocciano è anche un luogo dove le tradizioni popolari continuano a vivere attraverso feste patronali, processioni e sagre paesane. Questi momenti di condivisione rafforzano l’identità collettiva e permettono di scoprire usanze antiche, sapori autentici e la calda ospitalità degli abitanti. Visitare Nocciano significa entrare in contatto con l’anima profonda dell’Abruzzo, fatta di paesaggi genuini, arte discreta e un patrimonio culturale tramandato con orgoglio. | ||||||
![]() | E-mail del comune di Nocciano: segreteria@comune.nocciano.pe.it | |||||
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L’archeologia in Provincia di Pescara
La provincia di Pescara custodisce testimonianze archeologiche di grande valore che raccontano la presenza umana in questo territorio fin dall’età preistorica. Uno dei siti più significativi è l’Area Archeologica di Catignano, dove sono stati rinvenuti resti di un insediamento neolitico risalente al VI millennio a.C. Le tracce di capanne, strumenti in pietra e ceramiche decorate offrono uno sguardo affascinante sulla vita delle prime comunità agricole abruzzesi, in un contesto collinare che conserva ancora il fascino dell’antichità. Salendo verso la Majella, il Sito Archeologico dei Tholos rappresenta un raro esempio di architettura pastorale preistorica. Queste strutture in pietra a secco, utilizzate come rifugi o depositi dagli antichi pastori, testimoniano un uso del territorio montano che risale a millenni fa. Il paesaggio circostante, selvaggio e incontaminato, rende l’esperienza di visita ancora più suggestiva, offrendo l’occasione di unire l’interesse storico alla scoperta delle bellezze naturali del Parco Nazionale della Majella. Infine, nel cuore urbano di Pescara, si trova il Sito Archeologico di Ostia Aterni, l’antica città romana situata alla foce del fiume Aterno. Resti di strade, mura, necropoli e abitazioni raccontano l’importanza di questo insediamento come nodo commerciale e porto fluviale nell’epoca imperiale. Le ricerche e i ritrovamenti archeologici hanno permesso di riscoprire il passato romano della città, aggiungendo profondità storica a un’area oggi vivace e moderna. L’archeologia in provincia di Pescara, così, si rivela un viaggio attraverso epoche diverse, capace di unire cultura, natura e identità.
Le fortificazioni in Provincia di Pescara
Le fortificazioni della provincia di Pescara rappresentano un affascinante viaggio nel tempo, tra borghi arroccati, paesaggi montani e colline che dominano la vallata. In epoca medievale, il territorio fu punteggiato da numerosi castelli e torri di avvistamento, eretti per difendere i centri abitati e controllare le vie di comunicazione. Queste strutture, spesso costruite su preesistenti insediamenti romani o longobardi, testimoniano l'importanza strategica dell’area abruzzese nel contesto degli equilibri tra Regno di Napoli, papato e potentati locali. Tra i castelli più suggestivi spicca quello di Popoli, che con la sua posizione panoramica offre una vista spettacolare sulla Valle Peligna. Il Castello di Rosciano domina l'omonimo paese con la sua possente mole, mentre quello di Salle, parzialmente ricostruito, conserva un’aura fiabesca circondata da boschi. A Brittoli e Loreto Aprutino, le fortificazioni si integrano armoniosamente nel tessuto urbano, raccontando storie di famiglie nobili, assedi e rivolte. Montebello di Bertona e Catignano custodiscono ruderi ancora carichi di suggestione, immersi in una natura che rende l'esperienza di visita ancora più evocativa. Non meno affascinanti sono i castelli di Cepagatti, Pianella e Tocco da Casauria, oggi in parte inglobati nei centri abitati ma ancora riconoscibili nella loro struttura originaria. A Serramonacesca e Abbateggio, invece, le fortificazioni si accompagnano a eremi e percorsi naturalistici, offrendo un connubio unico tra storia e paesaggio. Esplorare queste architetture significa entrare in contatto con una memoria collettiva che ha plasmato l’identità della provincia di Pescara, tra cultura, difesa e bellezza senza tempo.
Gli Eremi in provincia di Pescara
Gli eremi della provincia di Pescara rappresentano uno degli aspetti più intimi e spirituali dell’Abruzzo montano, luoghi sospesi tra cielo e roccia, spesso raggiungibili solo attraverso sentieri impervi e silenziosi. Incastonati nella Majella, questi spazi di meditazione e solitudine furono scelti da santi, eremiti e monaci per ritirarsi in preghiera e vivere in armonia con la natura. Oggi, visitare questi eremi significa riscoprire non solo un patrimonio architettonico e religioso, ma anche un rapporto profondo tra uomo e paesaggio. Tra i più noti si distingue l’Eremo di San Bartolomeo in Legio, a Roccamorice, scavato nella roccia e circondato da una natura aspra e suggestiva. A poca distanza si trova l’Eremo di Santo Spirito a Maiella, uno dei più importanti complessi monastici rupestri d’Abruzzo, ampliato nei secoli e abitato da figure come Pietro da Morrone, futuro papa Celestino V. Anche l’Eremo di San Giovanni all'Orfento a Caramanico Terme, nascosto tra le gole del Parco Nazionale della Majella, è un esempio straordinario di architettura spirituale integrata con l’ambiente, raggiungibile solo con un cammino silenzioso e meditativo. Non meno affascinanti sono la Grotta Sant’Angelo a Lettomanoppello e il Complesso rupestre di San Liberatore a Maiella, quest’ultimo legato alla vicina abbazia benedettina. A Serramonacesca, l’Eremo di Sant’Onofrio, come quello di Sant’Onofrio all’Orfento, situato nella valle dell'Orfento, rappresenta la testimonianza di una vita ascetica che ha lasciato un’impronta profonda nella cultura abruzzese. Questi luoghi, immersi nella quiete della montagna, offrono ancora oggi un’occasione unica per riflettere, camminare e riconnettersi con la dimensione più autentica della spiritualità e del silenzio.
L’Enogastronomia in Provincia di Pescara
L’enogastronomia della provincia di Pescara è un viaggio nei sapori autentici dell’Abruzzo, dove la tradizione contadina e marinara si fondono in un equilibrio perfetto. Dai piatti di terra a quelli di mare, ogni ricetta racconta una storia di identità e passione. La pasta alla chitarra, preparata con un particolare attrezzo in legno che le conferisce la tipica forma squadrata, è il simbolo della cucina casalinga abruzzese, spesso accompagnata da sughi ricchi e saporiti. Sulla costa, invece, il brodetto alla pescarese esprime l’anima marinara del territorio, con il suo mix di pesce fresco, pomodoro e aromi che profumano di Adriatico. Accanto ai sapori della cucina, i vini locali rappresentano un’eccellenza riconosciuta ben oltre i confini regionali. Il Montepulciano d’Abruzzo, nelle sue varianti rosso, cerasuolo e riserva, è uno dei protagonisti assoluti: corposo, elegante e perfetto per accompagnare carni, salumi e formaggi locali. Di grande pregio anche il Trebbiano d’Abruzzo, sia nella versione classica che con Menzione Geografica Aggiuntiva, che con la sua freschezza si sposa idealmente con i piatti di pesce e le verdure. A completare il panorama enologico, il cerasuolo di Tocco da Casauria e il moscato di Torre de' Passeri offrono interpretazioni uniche del territorio, tra note fruttate e profumi intensi. I dolci tipici chiudono ogni pasto con un tocco di dolcezza e memoria. Le ferratelle, cialde sottili cotte su apposite piastre in ferro, possono essere gustate semplici o farcite con marmellata o crema. Il parrozzo, invece, è il dolce simbolo della città di Pescara: nato come omaggio alla semplicità del pane contadino, si presenta oggi come un’elegante torta di mandorle ricoperta di cioccolato fondente. Ogni assaggio racconta l’amore per la terra e la cura per la tradizione, rendendo l’enogastronomia pescarese un’esperienza ricca di gusto e autenticità.