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Altri musei minori in Provincia di Pescara - Info Point Regione Abruzzo

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Altri musei minori in Provincia di Pescara

Le meraviglie > Musei d'Abruzzo > Musei nel pescarese
I Musei minori, le Pinacoteche, le Mostre e le Raccolte minori della Provincia di Pescara - Abruzzo

I musei d'Abruzzo rappresentano una sintesi affascinante e spettacolare del ricchissimo patrimonio storico e artistico della regione. Attraverso una rete variegata e ben articolata, il territorio offre un panorama culturale di straordinaria ampiezza: dalle grandi collezioni archeologiche all’arte classica, dai musei dedicati alla vita quotidiana di contadini e pastori alle molteplici espressioni dell’arte moderna e contemporanea. All’interno di questo sistema spiccano realtà di rilievo nazionale, come il Museo Nazionale d’Abruzzo all’Aquila, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti e il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara. Particolarmente suggestivi anche i due musei che custodiscono le celebri maioliche di Castelli, uno nel borgo stesso e l’altro a Loreto Aprutino, sede della prestigiosa Collezione Acerbo. Tuttavia, è soprattutto grazie alla presenza diffusa di musei locali, spesso sorprendentemente ricchi e curati, che l’Abruzzo si configura come un autentico “museo diffuso”. Piccoli gioielli come il Museo Capitolare di Atri, il Museo Archeologico Francesco Savini di Teramo, il Museo della Civitella a Chieti, il Museo dello Splendore a Giulianova, quello della Civiltà Contadina a Picciano, il Museo Civico di Sulmona o il Castello-Museo di Crecchio contribuiscono a disegnare una mappa culturale viva, densa di storia e di bellezza, capace di raccontare l’identità profonda della regione.I musei d’Abruzzo offrono uno straordinario viaggio attraverso la storia, l’arte e le tradizioni di una regione ricca di cultura. La loro varietà riflette la complessità e la profondità del territorio: dalle testimonianze dell’antichità ai linguaggi dell’arte contemporanea, passando per le espressioni della vita rurale e pastorale che da sempre caratterizzano l’identità abruzzese. Nelle principali città, ma anche nei piccoli centri, i musei raccontano storie affascinanti, custodendo reperti archeologici, opere d’arte, documenti, oggetti del quotidiano e manufatti artigianali che restituiscono un’immagine viva e autentica della regione. Alcuni musei si distinguono per il loro valore nazionale e internazionale, ma ciò che rende unico il sistema museale abruzzese è la sua capillarità. Anche i musei locali, spesso meno noti, sorprendono per la ricchezza delle collezioni e per la cura degli allestimenti, contribuendo a creare un vero e proprio “museo diffuso” che abbraccia l’intero territorio. Visitare i musei d’Abruzzo significa immergersi in un patrimonio culturale stratificato, dove ogni luogo conserva e racconta un frammento prezioso della memoria collettiva. I Musei d'Abruzzo. Una sintesi efficace e spettacolare del patrimonio storico e artistico dell’Abruzzo è offerta dalla sua ricca e variegata rete di musei. Dalle ampie raccolte dedicate all’archeologia ai musei di arte classica, dai musei che celebrano il folklore e la vita dei contadini e dei pastori ai numerosi spazi espositivi di arte moderna e contemporanea, il sistema museale abruzzese vanta eccellenze assolute, come il grande Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, e i due splendidi musei dedicati alle prestigiose Maioliche di Castelli, a Castelli e Loreto Aprutino (la famosa Collezione Acerbo). Ma sono soprattutto i numerosi musei locali, spesso di sorprendente bellezza e ricchezza, a qualificare in modo capillare il territorio, trasformandolo in un vero e proprio “museo diffuso”. Il Museo Capitolare di Atri, il Museo Archeologico Francesco Savini di Teramo, il Museo della Civitella di Chieti, il Museo dello Splendore di Giulianova, il Museo della Civiltà Contadina di Picciano, il Museo Civico di Sulmona, il Castello-Museo di Crecchio sono solo alcune delle perle museali che arricchiscono il paesaggio culturale abruzzese.

  • Antiquarium di Loreto Aprutino (Pe)
  • Museo dell'Ottocento a Pescara (Pe)
  • CLAP Museum a Pescara (Pe)
  • La Taverna ducale a Popoli Terme (Pe)
  • Imago Museum a Pescara (Pe)
  • Museo d'arte moderna e contemporanea a Penne (Pe)
  • Il Museo civico diocesano  a Penne (Pe)
  • Mediamuseum a Pescara (Pe)
Antiquarium di Loreto Aprutino (Pe)
L’Antiquarium di Loreto Aprutino, in provincia di Pescara, è un museo archeologico che ha sede nell’antica chiesa di San Francesco. Nato nel 1998 grazie alla generosa donazione della nobile famiglia Casamarte, il museo custodisce una preziosa collezione di reperti scoperti nel territorio loretese a partire dal XIX secolo, durante diverse campagne di scavo condotte in oltre trenta siti. Tra questi, il barone Antonio Casamarte raccolse circa 400 reperti, poi ereditati dalla baronessa Maria Beatrice, che li donò al Comune di Loreto Aprutino. Il materiale esposto testimonia una lunga continuità storica, con manufatti che spaziano dal Paleolitico fino all'Alto Medioevo.
Il cuore della collezione è costituito da reperti appartenenti alla cultura dei Vestini, tra cui corredi funerari e civili risalenti al VII-V secolo a.C., rinvenuti nelle località di Scannella, Cappuccini e Madonna delle Grazie. Di particolare rilievo è la ricostruzione ipotetica del santuario della dea Feronia, situato a Poggio Ragone, che comprende oggetti votivi, statuette, una stele votiva, un altare, una statua di Giove e frammenti bronzei raffiguranti la divinità. Sono inoltre presenti corredi provenienti da ville patrizie di epoca romana, con mosaici, intonaci policromi e vasellame, nonché reperti altomedievali rinvenuti nella basilica paleocristiana di San Serotino a Colle Fiorano, tra cui ceramiche bizantine del tipo "Crecchio" e numerosi pettini in osso finemente lavorati.
Il percorso museale si articola in tredici vetrine che accompagnano il visitatore in un viaggio nella storia del territorio. Gravemente danneggiato dal terremoto dell’Aquila del 2009, l’Antiquarium è rimasto chiuso per diversi anni. Dopo un lungo periodo di restauro e messa in sicurezza, ha finalmente riaperto al pubblico l’11 dicembre 2023, restituendo alla comunità e ai visitatori un patrimonio archeologico di inestimabile valore.
Museo dell'Ottocento a Pescara (Pe)
Il Museo dell’Ottocento di Pescara è un museo d’arte moderna inaugurato il 19 settembre 2021. La sua sede è un elegante edificio dei primi del Novecento, un tempo appartenente alla Banca d’Italia, oggi restituito alla città come spazio espositivo di grande valore culturale. Il museo ospita la raffinata collezione privata di Venceslao Di Persio, composta da circa 260 opere di pittura italiana e francese del XIX secolo. L’esposizione si articola su tre piani e si snoda attraverso quindici sale tematiche, organizzate secondo scuole, tendenze artistiche e contesti storici.
Il percorso espositivo prende avvio dal vivace ambiente artistico della Napoli ottocentesca, per poi approfondire i dialoghi tra la pittura italiana e quella francese, in particolare nel campo del paesaggio, fino alle soglie della nascita dell’Impressionismo. Accanto alle opere pittoriche, il museo riserva grande attenzione alle cornici, veri e propri oggetti d’arte, che spaziano dal XVI al XIX secolo, arricchendo la narrazione visiva e storica delle opere esposte.
La collezione include lavori di importanti artisti italiani come Giacinto Gigante, Domenico Morelli, Francesco Paolo Michetti, Filippo e Giuseppe Palizzi, Silvestro Lega, Antonio Mancini e Giuseppe De Nittis, accanto a maestri francesi come Gustave Courbet, Jules Dupré, Rosa Bonheur, Paul Huet e i principali esponenti della Scuola di Barbizon, tra cui Théodore Rousseau, Narcisse Diaz e Charles-François Daubigny. Due sale monografiche sono dedicate rispettivamente ad Antonio Mancini, con diciassette opere, e a Michele Cammarano, offrendo al visitatore un focus approfondito su due protagonisti della pittura italiana dell’Ottocento.
CLAP Museum a Pescara (Pe)
Il CLAP Museum (acronimo di Comics Lab Art Pescara) è un museo-laboratorio dedicato al fumetto, nato nel 2022 su iniziativa della Fondazione Pescarabruzzo. Situato in via Nicola Fabrizi 194 a Pescara, il museo rende omaggio a due figure iconiche del fumetto italiano, Andrea Pazienza e Tanino Liberatore, attraverso una raccolta permanente di loro opere. Inaugurato l’8 dicembre 2022 alla presenza del critico d’arte e sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, il CLAP si articola su quattro piani ed è dotato di spazi multifunzionali come un bar, un ristorante, un bookshop e una sala video. Al suo interno si tengono corsi, workshop e attività formative per appassionati e giovani talenti, contribuendo alla diffusione della cultura del fumetto contemporaneo.
Una delle sezioni più significative del museo è l’Archivio d’Artista Sandro Visca, dedicato al maestro abruzzese noto per il suo linguaggio espressivo profondo e l’impegno etico nelle arti visive. L’archivio celebra l’intera carriera dell’artista e si sviluppa attraverso sei aree tematiche, che comprendono quadri, sculture, disegni e arazzi. Opere iconiche come Un Cuore Rosso sul Gran Sasso, performance simbolo del legame con il territorio, I Teatrini, scenari in miniatura dal sapore fiabesco, Le Pupazze, figure emblematiche dell’interazione tra uomo e natura, e Gli Arazzi Cuciti, che fondono tradizione tessile e sperimentazione artistica, rappresentano l’anima di questo spazio espositivo.
L’archivio Visca si distingue anche per l’uso di tecnologie avanzate: espositori interattivi, schermi touch, proiezioni multimediali e monitor permettono al visitatore un’esperienza immersiva e coinvolgente. Tutti i contenuti sono stati digitalizzati e resi accessibili su diversi supporti. Completano l’offerta culturale una raccolta bio-bibliografica, documenti d’archivio, materiali digitali e una biblioteca specializzata sull’arte contemporanea, rendendo il CLAP Museum non solo un centro espositivo, ma anche un punto di riferimento per la ricerca e la divulgazione nel panorama culturale abruzzese.
La Taverna ducale a Popoli Terme (Pe)
La Taverna Ducale di Popoli Terme è un affascinante museo ospitato all'interno di un palazzetto trecentesco, un tempo appartenuto alla potente famiglia Cantelmo. Costruito nella seconda metà del XIV secolo come "casa-bottega" per la raccolta delle decime agricole, l’edificio era destinato alla gestione dei prodotti provenienti dalle numerose proprietà dei Cantelmo, come testimoniato da una lapide sulla facciata. Successivamente, l’edificio venne trasformato in taverna per mercanti e viandanti, con le stanze del piano superiore adibite ad alloggio. Dopo un lungo periodo di declino, nel 1875 fu acquistato da Francesco Forniti e utilizzato come stalla, finché non venne infine acquisito dal Ministero della Pubblica Istruzione per essere recuperato e valorizzato.
Dal 2014, la gestione dell’edificio è affidata al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, inizialmente tramite il Polo Museale dell’Abruzzo e, dal 2019, sotto la Direzione Regionale Musei. Oggi la Taverna Ducale è non solo sede museale, ma anche spazio polifunzionale dedicato a mostre temporanee, eventi culturali e manifestazioni. Al piano superiore è presente un ufficio della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo, a conferma del ruolo attivo che la struttura continua a svolgere nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale regionale.
La collezione permanente del museo comprende pregevoli materiali lapidei di epoca romana, tra cui due statue acefale, un’ara pagana del I secolo, una colonna con capitello ionico e una stele in calcare risalente tra il I e il II secolo d.C. Completano l’esposizione alcuni significativi reperti di arte sacra, come due bassorilievi del XVI secolo raffiguranti l’Onnipotente e l’Angelo Annunziante. Questi elementi conferiscono al museo un valore storico e artistico che abbraccia diversi secoli, rendendo la Taverna Ducale un punto di riferimento culturale nel cuore dell’Abruzzo.
Imago Museum a Pescara (Pe)
L’Imago Museum è un museo di arte moderna e contemporanea situato a Pescara, inaugurato ufficialmente il 28 settembre 2021 alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo un’apertura iniziale avvenuta nel febbraio dello stesso anno. Voluto dalla Fondazione Pescarabruzzo, erede storica della Banca Caripe, il museo ha sede negli spazi dell’ex Banco di Napoli, un edificio in stile razionalista acquisito dall’ente nel 2013. Il progetto culturale si inserisce nella volontà della fondazione di valorizzare il patrimonio artistico cittadino e promuovere la conoscenza dell’arte del XX e XXI secolo.
La sede museale occupa circa 1200 metri quadrati distribuiti su tre livelli del Palazzo dell’ex Banco di Napoli, uno degli edifici architettonicamente più significativi della città. Realizzato nel 1933 su progetto dell’ingegnere Camillo Guerra, l’edificio è un esempio di architettura razionalista, con una struttura a pianta rettangolare, archi con ghiere doppie e finestre strombate. La scelta di eliminare ogni ornamento decorativo segna un netto distacco dallo stile liberty predominante all’epoca. Sul retro dell’edificio, in piazza Sacro Cuore, si trova l’installazione urbana Le Fanciulle dell’artista pescarese Franco Summa: due sculture femminili alte circa cinque metri, completate postume e finanziate anch’esse dalla fondazione.
Il cuore della collezione dell’Imago Museum è rappresentato da 119 opere di pittori scandinavi appartenenti alla scuola di Civita d’Antino, fondata dal danese Kristian Zahrtmann tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Questi artisti, affascinati dalla vita contadina abruzzese che percepivano come autentica e senza tempo, ritrassero paesaggi, tradizioni e scene quotidiane del borgo montano. La collezione, avviata dalla Fondazione Pescarabruzzo nel 2010, comprende opere di grande valore, tra cui dipinti di Zahrtmann stesso, Peter Christian Skovgaard e Carl Budtz-Møller, configurandosi come una delle raccolte più importanti di arte danese in Italia.
Museo d'arte moderna e contemporanea a Penne (Pe)
Il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (MAMeC) di Penne, in provincia di Pescara, è stato inaugurato nel maggio 2011 ed è ospitato all’interno dello storico Palazzo Castiglione, nel cuore del centro cittadino. Il museo rappresenta un importante punto di riferimento per l’arte contemporanea in Abruzzo, grazie a una raccolta che intreccia donazioni significative e collezioni private, offrendo al pubblico un ampio panorama sull’arte tra Ottocento e Novecento.
Il percorso espositivo si articola in tre sezioni principali. Le prime due raccolgono opere del maestro Remo Brindisi, donate al Comune di Penne nel 1992 e arricchite da ulteriori lavori provenienti dalla collezione privata della famiglia Di Fabrizi-Savini. La terza sezione ospita la Collezione Galluppi, composta da opere dell’Ottocento e del Novecento selezionate e raccolte da Enrico Galluppi. La collezione è stata generosamente donata nel 2003 da Giovanna Vallauri e da sua figlia Teresa, contribuendo ad arricchire il patrimonio artistico del museo.
Completano l’allestimento altre sale dedicate a espressioni artistiche contemporanee, tra cui una collezione di colonne modulari in terracotta donate dallo scultore Salvatore Fornarola. Di particolare rilievo è anche la raccolta di arazzi contemporanei realizzati tra il 2015 e il 2016 da artisti quali Mario Costantini, Andrea Mastrovito, Matteo Nasini, Gino Sabatini Odoardi e Marco Appicciafuoco. Queste opere testimoniano la vitalità e la continua evoluzione del linguaggio artistico contemporaneo, rendendo il MAMeC un luogo dinamico e in costante dialogo con il presente.
Il Museo civico diocesano  a Penne (Pe)
Il Museo Civico Diocesano di Penne, fondato nel 1978 e gestito dall’Arcidiocesi di Pescara-Penne, è uno scrigno d’arte sacra che raccoglie e valorizza il ricco patrimonio storico-artistico della diocesi. È ospitato in ambienti adiacenti alla cripta del Duomo di Penne, accuratamente restaurati per accogliere le collezioni museali: l’ingresso e il cortile, la cripta, la sala degli argenti, la pinacoteca, la sala dei codici e una saletta dedicata ai paramenti vescovili.
Le opere esposte coprono un ampio arco temporale, con dipinti dal XIII al XVIII secolo, sculture dal XII al XVIII secolo, oggetti liturgici di pregio databili dal XIV al XIX secolo, manoscritti miniati e codici sacri dal XIV al XVIII secolo, oltre a sontuosi paramenti vescovili risalenti al periodo compreso tra il XVI e il XVIII secolo. L’insieme offre una testimonianza preziosa della vita religiosa, artistica e culturale dell’Abruzzo nel corso dei secoli.
Tra i pezzi di maggior rilievo si segnalano la testa di una statua romana, un suggestivo Cristo deposto del Maestro di Tivoli (XIII-XIV secolo), una Madonna con Bambino e Santo e una Crocifissione attribuite al Maestro di Offida (XIV secolo), e una Madonna del Latte della bottega di Arnolfo di Cambio. Degne di nota anche la Pala di San Giovanni di Samberlotti di Montorio (1617), San Giovanni scrive l'Apocalisse di Battista Gamba (XVIII secolo), e una serie di ritratti di dame e cavalieri dell’Ordine di Malta originari di Penne, databili tra il XVI e il XVIII secolo. Il percorso espositivo include inoltre la visita alla suggestiva cripta del Duomo, impreziosita da una volta affrescata risalente al XIV-XV secolo.
Mediamuseum a Pescara (Pe)
Il Mediamuseum è un museo situato a Pescara, ideato dal giornalista e critico d’arte Edoardo Tiboni. Sorge in piazza Emilio Alessandrini, all’interno dell’edificio dell’ex tribunale cittadino. Nato nel 1995 in occasione del centenario della nascita del cinema, il museo fu inizialmente concepito come una mostra temporanea per celebrare l'invenzione dei fratelli Lumière, ma si è progressivamente strutturato come istituzione permanente dedicata alla cultura dell’immagine e della comunicazione.
Il museo custodisce una vasta collezione di locandine, articoli di giornale, fotografie, dipinti, pannelli e contenuti multimediali che documentano la storia del cinema e del teatro, con particolare attenzione a figure centrali della cultura abruzzese come Ennio Flaiano, Gabriele D’Annunzio e Basilio Cascella. Il Mediamuseum non è solo un museo, ma anche una videoteca, una biblioteca, un’emeroteca e una fototeca, offrendo un ampio patrimonio documentale e audiovisivo dedicato al cinema, alla televisione, al teatro e ai nuovi media.
Oltre alla funzione espositiva e documentaria, il Mediamuseum è un vivace centro culturale che promuove attività rivolte ai giovani e alla cittadinanza: laboratori di improvvisazione teatrale, cineforum, spettacoli di burattini, letture animate e proiezioni di video amatoriali. All'interno del museo ha sede anche l’Associazione Culturale Ennio Flaiano, che dal 1973 organizza il prestigioso Premio Flaiano, riconoscimento internazionale dedicato al cinema, alla televisione, al teatro e alla letteratura.
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
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