Tradizioni popolari in Provincia di Pescara: Il Bue e San Zopito a Loreto Aprutino (Pe)
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Le Tradizioni popolari e il Folklore in Provincia di Pescara - Abruzzo

La festa del Bue e San Zopito a Loreto Aprutino, che si svolge il lunedì successivo alla domenica di Pentecoste, è una delle manifestazioni più sentite e particolari della tradizione abruzzese. Questa celebrazione affonda le radici in un connubio di elementi religiosi e pagani che caratterizza molte delle feste popolari del Sud Italia. Per la comunità di Loreto, la buona riuscita della processione del “bue di San Zopito” è un evento di grande importanza, poiché si crede che il successo della festa influisca sul raccolto dell’anno. Il bue bianco, protagonista della processione, simboleggia un legame profondo tra il sacro e il terreno, tra la devozione religiosa e le speranze per una stagione agricola prospera.
La prima documentazione certa riguardo alla processione del “bue di San Zopito” risale al 1712, l’anno successivo alla traslazione dei resti di un presunto martire cristiano, San Zopito, a Loreto Aprutino. La tradizione vuole che, prima di quell’anno, un bue bianco venisse già portato in processione per le strade del paese, ma non vi era un santo specifico a legare il rito. La causa di questa processione era legata a un’antica credenza popolare: l’evacuazione del bue durante il cammino, che si pensava fosse un segno di buoni auspici per la fertilità della terra. Sebbene la figura di San Zopito sia legata a un errore di lettura di un testo antico (il nome “Zopitus” fu confuso con “sopitus in Domino”), la sua figura fu accolta con grande devozione dalla popolazione, e finì per essere associata al bue bianco.
Nel corso dei secoli, la festa si è trasformata in un evento profondamente sentito dalla comunità, un’occasione in cui si mescolano elementi religiosi, rituali agricoli e tradizioni popolari. La processione vede il bue, simbolo di forza e abbondanza, condotto per le vie del paese, accompagnato dai fedeli e dalle varie categorie sociali che tradizionalmente hanno supportato l’evento. Tra questi figurano i ‘trappetari’, i contadini e gli artigiani che lavorano nei frantoi, i ‘vetturini’, proprietari di muli e cavalli che trasportavano l’olio verso Napoli, e i ‘bifolchi’, che erano i contadini e braccianti. Questa componente corporativa della festa sottolinea l'importanza di un’intera comunità che si unisce per celebrare la sua identità e il suo legame con la terra.
Un aspetto curioso della festa è l’evoluzione della figura del bue aratore. Un tempo, le campagne di Loreto erano piene di buoi utilizzati per l’aratura dei campi, ma con il progresso e la meccanizzazione, questi animali sono diventati sempre più rari. Per mantenere viva la tradizione, il Comune di Loreto Aprutino, su richiesta della popolazione, ha acquistato un bue aratore che viene curato e alimentato in modo da garantire la continuità del rito. Questo gesto simbolico rappresenta l’impegno della comunità a preservare una tradizione che affonda le sue radici nella storia agricola del paese.
Oggi, la festa del Bue e San Zopito continua a essere un momento di grande partecipazione popolare, in cui le vie del paese si riempiono di colori, suoni e odori tipici delle celebrazioni religiose e agricole. Il bue bianco, ancora oggi, rappresenta un simbolo di prosperità e speranza, e la processione è l’occasione per riaffermare il legame profondo tra la comunità di Loreto Aprutino e la sua storia, le sue tradizioni e la sua terra. La festa è un richiamo alle origini, un rito che, pur adattandosi ai tempi moderni, conserva intatta la sua essenza popolare e religiosa.


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