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La cucina tipica in Provincia di Teramo: La Pizza di Pasqua - Info Point Regione Abruzzo

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La cucina tipica in Provincia di Teramo: La Pizza di Pasqua

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La cucina abruzzese nella provincia de L'Aquila - Abruzzo
Le ricette gastronomiche in Provincia di Teramo - Abruzzo
La Pizza di Pasqua teramana è uno dei dolci più tradizionali e amati della cucina abruzzese, simbolo della Pasqua ma perfetto per ogni occasione. Si tratta di un dolce lievitato dal gusto delicato e dall’aroma inebriante, che richiama la dolcezza dei canditi e la morbidezza del panettone, ma con un carattere unico. La sua preparazione, seppur lunga, non è complicata: basta avere pazienza e lasciar lievitare l'impasto in un ambiente caldo. Il risultato è una torta sofficissima che si conserva per diversi giorni, mantenendo intatta la sua fragranza, e che può anche essere congelata per essere gustata in un secondo momento. Per prepararla, il primo passo è sciogliere il lievito nel latte tiepido, facendo attenzione alla temperatura, poiché un latte troppo caldo potrebbe compromettere la lievitazione. Una volta preparato il lievito, si mescolano uova e zucchero con un frullatore elettrico fino a ottenere un composto gonfio e spumoso. Successivamente, si aggiungono olio, latte con lievito e infine la farina, mescolando a mano quando l’impasto diventa troppo denso per le fruste. L’impasto finale deve essere morbido e appiccicoso, quindi non lavorabile a mano, ma si può maneggiare con una spatola. Una volta pronto, l’impasto va messo a lievitare, in un luogo caldo per circa 4-5 ore. Il dolce abruzzese, infatti, ama il calore e non tollera ambienti troppo freddi. Il posto ideale per la lievitazione è vicino a una fonte di calore, come un calorifero, oppure in un forno spento ma con la luce accesa. Durante questo tempo, l’impasto raddoppia di volume, pronto per essere farcito con i canditi di frutta, come ciliegie rosse e verdi o cedro, che donano al dolce una nota dolce e fresca. Il processo finale consiste nel mettere l’impasto lievitato in uno stampo e lasciarlo lievitare ulteriormente prima di cuocerlo in forno. La cottura, che dura circa un’ora, avviene a temperatura moderata per garantire che la pizza di Pasqua cuocia uniformemente senza bruciarsi. Una volta pronta, la torta può essere conservata in buste per alimenti per mantenere la sua morbidezza o, se preferite, congelata. Con il suo profumo avvolgente e la consistenza soffice, la Pizza di Pasqua è un dolce che regala ogni morso un po' di tradizione e un abbraccio caloroso.
La Pizza di Pasqua (La Pizza di Pasqua di Nonna Maria)

Dolci & Dessert

12 persone

Il necessario per la preparazione:
  • 600 g di farina
  • 6 uova intere + 2 albumi
  • 250 g di zucchero
  • 400 g di lievito di massa
  • 6 cucchiai di olio d'oliva
  • Semi di anice (q.b.)
  • Cedro candito (q.b., tagliato a cubetti)
  • Uva passa (q.b.)
  • Scorza di 1 limone (grattugiata)
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 100 g di cioccolato fondente (a pezzetti)

La preparazione della Pizza di Pasqua teramana inizia con la creazione di un impasto morbido e soffice, che è il cuore del dolce. Per prima cosa, si scioglie il lievito nel latte tiepido, facendo attenzione a non superare la temperatura ideale per non compromettere la lievitazione. A questo punto, in una ciotola capiente si sbattono le uova con lo zucchero per diversi minuti, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Successivamente si aggiungono l’olio (meglio se d’oliva delicato) e il latte con il lievito sciolto, mescolando bene. Gradualmente si incorpora la farina setacciata, continuando a lavorare l’impasto, che dovrà risultare morbido e appiccicoso. A questo punto, la ciotola va coperta con una pellicola e lasciata lievitare in un ambiente caldo per circa 4-5 ore, affinché l’impasto raddoppi il suo volume. Durante la lievitazione, si prepara la farcitura, che è uno degli aspetti distintivi di questa pizza. Si scelgono i canditi, tradizionalmente ciliegie rosse e verdi, e si prepara un mix di buccia di arancia grattugiata e, se gradito, un po' di anice per dare un tocco aromatico. In alcuni casi, il cedro candito viene utilizzato per conferire un sapore più deciso e agrumato. Quando l’impasto ha lievitato correttamente, si procede a dividerlo in due parti, soprattutto se si vuole ottenere due pizze di Pasqua di dimensione media, e lo si farcisce con il composto di canditi. Il passo successivo prevede un’altra lievitazione, che durerà altre 4-5 ore. Durante questo tempo, l’impasto continuerà a crescere e a sviluppare la sua sofficità. Dopo che l’impasto è ben lievitato, si forma una sorta di piccolo pane rotondo che verrà messo su una teglia, già pronta per la cottura. La pizza di Pasqua teramana, con il suo profumo avvolgente, è pronta per essere infornata a bassa temperatura, dove resterà per circa un’ora, fino a quando non raggiungerà una leggera doratura. È importante fare attenzione alla cottura, poiché il dolce deve risultare ben cotto all’interno ma non troppo secco. Una volta sfornata, la Pizza di Pasqua viene lasciata raffreddare completamente, per poi essere gustata. Il risultato finale è un dolce lievitato, dal sapore delicato e morbido, perfetto per la Pasqua, ma anche per accompagnare altre feste o momenti speciali. La tradizione abruzzese si conserva anche grazie alla cura dei dettagli nella preparazione, come l’uso di ingredienti locali e l'attenzione alla lievitazione, che conferiscono a questo dolce la sua unicità.Preparazione:
 
1. In un recipiente ampio, sbattere le uova insieme con lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso. Aggiungere il lievito e l'olio d'oliva, continuando a mescolare per amalgamare bene gli ingredienti.

2. A questo punto, versare la farina a fontana, poco alla volta, facendo attenzione a mescolare lentamente per evitare la formazione di grumi. L'impasto dovrà risultare soffice e omogeneo.

3. Coprire l'impasto con un panno pulito e lasciare lievitare in un luogo caldo per circa 24 ore, affinché cresca e sviluppi il suo volume.

Lavorazione finale e cottura:
4. Trascorse le 24 ore, rilavorare l'impasto aggiungendo i semi di anice, l'uva passa, il cedro candito tagliato a piccoli cubetti, la scorza di limone grattugiata, la cannella e il cioccolato fondente. Impastare nuovamente per distribuire bene gli ingredienti.

5. Far lievitare l'impasto per una seconda volta per circa 19-20 ore, sempre al caldo e ben coperto.

6. Ungere una pentola alta con un po' di olio e foderarla con carta oleata per evitare che l'impasto aderisca.

7. Versare l'impasto nella pentola e cuocere in forno già caldo a 180°C per circa un'ora, o fino a quando la pizza di Pasqua sarà dorata e cotta all'interno.
Servire freddo.
L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

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