Personaggi illustri dell’Abruzzo: Papa Innocenzo VII
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I Personaggi che hanno portato lustro all'Abruzzo

(Nato a Sulmona nel 1336)
Papa Innocenzo VII, nato Cosimo de' Migliorati, è stato uno dei pontefici più significativi della Chiesa cattolica durante lo Scisma d'Occidente. Dotato di grande preparazione in diritto civile e canonico, insegnò in prestigiose università come Perugia e Padova, e svolse ruoli importanti nella Curia Romana, arrivando a diventare vescovo di Bologna e arcivescovo di Ravenna. Nel 1404, venne eletto papa, in un contesto di forti divisioni tra i sostenitori del Papa di Roma e quelli dell'antipapa di Avignone, Benedetto XIII.
Il pontificato di Innocenzo VII fu segnato da una serie di sfide interne ed esterne, a partire dalla sua elezione. Sebbene fosse animato dall'intento di porre fine allo scisma, si trovò subito alle prese con disordini politici e conflitti con le fazioni romane. La sua decisione di elevare al cardinalato suo nipote, Ludovico Migliorati, ebbe conseguenze drammatiche: Ludovico, un condottiero violento, orchestrò una serie di omicidi contro avversari politici, scatenando una rivolta che costrinse il Papa e la sua corte a fuggire a Viterbo nel 1405.
Le tensioni non si fermarono qui. Il re Ladislao di Napoli intervenne a favore di Innocenzo VII, ripristinando l'ordine a Roma e permettendo al Papa di tornare nella capitale nel gennaio del 1406. Tuttavia, Innocenzo continuò a trovarsi in una posizione di debolezza politica, dovendo fare i conti con l'ingerenza di Ladislao nei suoi affari e con il tentativo di consolidare il potere papale. Nonostante queste difficoltà, il Papa cercò di mantenere l'impegno di sanare lo scisma, proclamando un concilio che avrebbe dovuto riunire le forze della Chiesa per risolvere la questione della doppia sede papale.
Purtroppo, la sua salute si deteriorò rapidamente, e Innocenzo VII morì il 6 novembre 1406, poco dopo aver tentato di rilanciare il progetto di restaurazione dell'università romana. La sua morte improvvisa suscitò sospetti di tradimento, ma non esistono prove che indichino cause non naturali. La sua morte segnò la fine di un pontificato turbolento, durante il quale non riuscì a risolvere i conflitti che laceravano la Chiesa e a porre fine allo scisma. Il suo successore, Gregorio XII, proseguì gli sforzi per ricomporre le divisioni interne.
Oggi, la figura di Innocenzo VII è ancora ricordata con ambivalenza. Sebbene il suo pontificato sia stato segnato da conflitti e difficoltà, il suo impegno per la Chiesa e la sua formazione accademica lo rendono una figura di rilievo nella storia dell’Abruzzo e della Chiesa cattolica. La sua figura rimane un simbolo di determinazione, ma anche di fragilità di fronte alle circostanze politiche dell'epoca.


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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...

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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...

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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...