Museo Archeologico Francesco Savini - Teramo
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I principali Musei, Mostre, Pinacoteche e Raccolte nella Provincia di Teramo in Abruzzo

Tel.: +39 0861.324418
E-Mail : servizimuseali@comune.teramo.it
Il Museo Archeologico “Francesco Savini” è ospitato in un prestigioso edificio storico situato nel centro di Teramo, a pochi passi dalla Cattedrale e dalla Biblioteca Provinciale “Melchiorre Dèlfico”. Intitolato allo storico e archeologo teramano, il museo rappresenta un importante punto di riferimento culturale per la città e per l’intero territorio provinciale.
L’allestimento del piano terra ripercorreva le principali tappe della storia antica della città, dal XII secolo a.C. fino al VII secolo d.C. La città romana di Interamnia Praetut(t)iorum prendeva forma attraverso resti di edifici pubblici, abitazioni private e necropoli, in un affascinante viaggio tra reperti materiali, testimonianze fisiche e narrazione storica. Il percorso museale guidava il visitatore alla scoperta dell’evoluzione urbana e sociale della città nel corso dei secoli.
Il primo piano era dedicato alla storia del territorio teramano, narrata per temi: dalla Preistoria al processo di romanizzazione, fino al Medioevo. La fase preistorica era illustrata attraverso i reperti della cosiddetta “Cultura di Ripoli”, che anticipano e introducono l’epoca protostorica, con la descrizione dei siti più significativi. Il processo di romanizzazione veniva approfondito attraverso tematiche legate al commercio, all’organizzazione amministrativa, ai santuari, alle ville rustiche, fino alle invasioni tardo-antiche e alle trasformazioni economiche e territoriali dell’età medievale.
Il percorso espositivo si concludeva con un album fotografico dedicato alle chiese del teramano e con un invito a riscoprire le tappe del romanico nella provincia. Attualmente, il museo è purtroppo chiuso al pubblico e l’edificio risulta inagibile a seguito degli eventi sismici che hanno colpito l’Abruzzo nel 2016.




Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.

L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, le “mazzarelle” e le “virtù”.