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Museo Archeologico Francesco Savini - Teramo - Info Point Regione Abruzzo

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Museo Archeologico Francesco Savini - Teramo

Le meraviglie > Musei d'Abruzzo > Musei nel teramano
I principali Musei, Mostre, Pinacoteche e Raccolte nella Provincia di Teramo in Abruzzo

Il Museo Archeologico “Francesco Savini” si trova nel centro storico di Teramo, all’interno di un elegante palazzo d’epoca situato a pochi passi dalla Cattedrale e dalla Biblioteca Provinciale “Melchiorre Dèlfico”. Intitolato a uno dei maggiori studiosi della storia locale, il museo rappresenta un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio archeologico della città e del suo territorio, offrendo al visitatore un percorso immersivo nella storia millenaria della zona. Al piano terra, l’allestimento conduceva il visitatore attraverso le tappe principali della storia antica di Teramo, partendo dal XII secolo a.C. fino al VII secolo d.C. L’antica Interamnia Praetut(t)iorum, città romana che sorgeva nel cuore dell’attuale centro urbano, veniva raccontata attraverso resti di edifici pubblici e privati, necropoli, frammenti di vita quotidiana e testimonianze materiali che contribuivano a restituire un’immagine viva e stratificata della città nel tempo. Il primo piano era invece dedicato alla storia più ampia del territorio teramano, narrata attraverso un criterio tematico che abbracciava la Preistoria, l’età protostorica e il lungo processo di romanizzazione fino all’epoca medievale. Particolare attenzione era riservata alla cosiddetta “Cultura di Ripoli”, che documenta le prime forme di insediamento umano organizzato nella zona, e al modo in cui il territorio si trasformò sotto l’influenza romana, tra strutture produttive, religiose e amministrative, fino a giungere alle dinamiche sociali ed economiche dell’Alto Medioevo. A conclusione del percorso espositivo, un suggestivo album fotografico presentava le chiese del teramano, accompagnando idealmente il visitatore alla scoperta dell’architettura romanica diffusa nella provincia. Purtroppo, a causa degli eventi sismici del 2016, l’edificio che ospita il museo è attualmente inagibile e la mostra permanente non è visitabile, in attesa di interventi di recupero e riapertura al pubblico.Musei e Mostre in Abruzzo:
Museo Archeologico Francesco Savini – Teramo. l Museo archeologico Francesco Savini è allestito in uno storico palazzo della città di Teramo, a pochi passi dalla cattedrale e dalla Biblioteca provinciale Melchiorre Dèlfico. Il museo, nell'allestimento del piano terra, ripercorreva le tappe della storia antica della città dal XII secolo a.C. al VII secolo d.C. La città romana di Interamnia Praetut(t)iorum prende forma attraverso gli edifici pubblici, le abitazioni private, le necropoli a chiudere, in un affascinate viaggio tra testimonianze fisiche, reperti e racconto. Al primo piano la storia del territorio teramano era narrata per temi, dalla Preistoria al processo di romanizzazione sino al Medioevo. La fase preistorica, attraverso la “Cultura Ripoli”, anticipa e prepara quella cosiddetta protostorica attraverso la descrizione dei siti più rappresentativi, mentre il processo di romanizzazione è narrato attraverso lo sviluppo di temi: dal commercio all'organizzazione amministrativa, dai santuari alle ville, dalle invasioni tardo-antiche e alle trasformazioni economiche e territoriali di epoca medievale. Alla fine del percorso, un album fotografico dedicato alle chiese del teramano e un invito a ripercorrere le tappe del romanico nella Provincia. Attualmente l’edificio è inagibile a causa degli eventi calamitosi del 2016. Museo Archeologico Francesco Savini - Teramo
Via Melchiorre Delfico - Teramo (Te)
Tel.: +39 0861.324418

Il Museo Archeologico “Francesco Savini” è ospitato in un prestigioso edificio storico situato nel centro di Teramo, a pochi passi dalla Cattedrale e dalla Biblioteca Provinciale “Melchiorre Dèlfico”. Intitolato allo storico e archeologo teramano, il museo rappresenta un importante punto di riferimento culturale per la città e per l’intero territorio provinciale.
L’allestimento del piano terra ripercorreva le principali tappe della storia antica della città, dal XII secolo a.C. fino al VII secolo d.C. La città romana di Interamnia Praetut(t)iorum prendeva forma attraverso resti di edifici pubblici, abitazioni private e necropoli, in un affascinante viaggio tra reperti materiali, testimonianze fisiche e narrazione storica. Il percorso museale guidava il visitatore alla scoperta dell’evoluzione urbana e sociale della città nel corso dei secoli.
Il primo piano era dedicato alla storia del territorio teramano, narrata per temi: dalla Preistoria al processo di romanizzazione, fino al Medioevo. La fase preistorica era illustrata attraverso i reperti della cosiddetta “Cultura di Ripoli”, che anticipano e introducono l’epoca protostorica, con la descrizione dei siti più significativi. Il processo di romanizzazione veniva approfondito attraverso tematiche legate al commercio, all’organizzazione amministrativa, ai santuari, alle ville rustiche, fino alle invasioni tardo-antiche e alle trasformazioni economiche e territoriali dell’età medievale.
Il percorso espositivo si concludeva con un album fotografico dedicato alle chiese del teramano e con un invito a riscoprire le tappe del romanico nella provincia. Attualmente, il museo è purtroppo chiuso al pubblico e l’edificio risulta inagibile a seguito degli eventi sismici che hanno colpito l’Abruzzo nel 2016.
I musei d'Abruzzo rappresentano una sintesi affascinante e spettacolare del ricchissimo patrimonio storico e artistico della regione. Attraverso una rete variegata e ben articolata, il territorio offre un panorama culturale di straordinaria ampiezza: dalle grandi collezioni archeologiche all’arte classica, dai musei dedicati alla vita quotidiana di contadini e pastori alle molteplici espressioni dell’arte moderna e contemporanea. All’interno di questo sistema spiccano realtà di rilievo nazionale, come il Museo Nazionale d’Abruzzo all’Aquila, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti e il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara. Particolarmente suggestivi anche i due musei che custodiscono le celebri maioliche di Castelli, uno nel borgo stesso e l’altro a Loreto Aprutino, sede della prestigiosa Collezione Acerbo. Tuttavia, è soprattutto grazie alla presenza diffusa di musei locali, spesso sorprendentemente ricchi e curati, che l’Abruzzo si configura come un autentico “museo diffuso”. Piccoli gioielli come il Museo Capitolare di Atri, il Museo Archeologico Francesco Savini di Teramo, il Museo della Civitella a Chieti, il Museo dello Splendore a Giulianova, quello della Civiltà Contadina a Picciano, il Museo Civico di Sulmona o il Castello-Museo di Crecchio contribuiscono a disegnare una mappa culturale viva, densa di storia e di bellezza, capace di raccontare l’identità profonda della regione.I musei d’Abruzzo offrono uno straordinario viaggio attraverso la storia, l’arte e le tradizioni di una regione ricca di cultura. La loro varietà riflette la complessità e la profondità del territorio: dalle testimonianze dell’antichità ai linguaggi dell’arte contemporanea, passando per le espressioni della vita rurale e pastorale che da sempre caratterizzano l’identità abruzzese. Nelle principali città, ma anche nei piccoli centri, i musei raccontano storie affascinanti, custodendo reperti archeologici, opere d’arte, documenti, oggetti del quotidiano e manufatti artigianali che restituiscono un’immagine viva e autentica della regione. Alcuni musei si distinguono per il loro valore nazionale e internazionale, ma ciò che rende unico il sistema museale abruzzese è la sua capillarità. Anche i musei locali, spesso meno noti, sorprendono per la ricchezza delle collezioni e per la cura degli allestimenti, contribuendo a creare un vero e proprio “museo diffuso” che abbraccia l’intero territorio. Visitare i musei d’Abruzzo significa immergersi in un patrimonio culturale stratificato, dove ogni luogo conserva e racconta un frammento prezioso della memoria collettiva. I Musei d'Abruzzo. Una sintesi efficace e spettacolare del patrimonio storico e artistico dell’Abruzzo è offerta dalla sua ricca e variegata rete di musei. Dalle ampie raccolte dedicate all’archeologia ai musei di arte classica, dai musei che celebrano il folklore e la vita dei contadini e dei pastori ai numerosi spazi espositivi di arte moderna e contemporanea, il sistema museale abruzzese vanta eccellenze assolute, come il grande Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, e i due splendidi musei dedicati alle prestigiose Maioliche di Castelli, a Castelli e Loreto Aprutino (la famosa Collezione Acerbo). Ma sono soprattutto i numerosi musei locali, spesso di sorprendente bellezza e ricchezza, a qualificare in modo capillare il territorio, trasformandolo in un vero e proprio “museo diffuso”. Il Museo Capitolare di Atri, il Museo Archeologico Francesco Savini di Teramo, il Museo della Civitella di Chieti, il Museo dello Splendore di Giulianova, il Museo della Civiltà Contadina di Picciano, il Museo Civico di Sulmona, il Castello-Museo di Crecchio sono solo alcune delle perle museali che arricchiscono il paesaggio culturale abruzzese.


Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...


Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.


L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, le “mazzarelle” e le “virtù”.
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