La fauna in Abruzzo: Il Daino
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La biodiversità è davvero sorprendente, e in effetti le specie animali spesso meno visibili o meno note tendono a essere oscurate da quelle che sono più iconiche. In Abruzzo, così come nelle grandi savane africane, molte specie rare o peculiari si trovano in secondo piano, come il caso degli orsi marsicani, dei lupi appenninici e delle aquile reali, che dominano l'immaginario collettivo. Questo fenomeno fa sì che animali meno conosciuti ma straordinari, come il capovaccaio o il gatto selvatico europeo, rimangano quasi invisibili agli occhi di molti, nonostante la loro bellezza e unicità.
Abruzzo ospita anche altre specie peculiari di rettili, anfibi e insetti, che abitano ecosistemi unici come le faggete vetuste, patrimonio dell'UNESCO, o le aree umide e montane. È un esempio di come la diversità ecologica non si concentri solo su specie emblematiche ma includa una varietà di esseri viventi che costituiscono un patrimonio naturale eccezionale.

Categoria: Mammiferi erbivori
Il daino (Dama dama) è un mammifero erbivoro che, sebbene non sia una specie autoctona dell'Appennino, ha trovato un habitat favorevole in Abruzzo, dove è stato reintrodotto e ora vive stabilmente in diverse aree della regione. La sua presenza arricchisce la fauna locale e contribuisce alla diversità biologica delle foreste e dei prati, soprattutto all'interno dei parchi naturali come il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Nazionale della Majella.
Caratteristiche Fisiche
Il daino è un cervide di dimensioni medie, più piccolo del cervo ma più grande del capriolo. I maschi adulti sono facilmente riconoscibili per le grandi corna a palchi, che sviluppano ogni anno, mentre le femmine sono prive di corna. Il mantello del daino presenta una colorazione variabile: in estate è marrone chiaro con macchie bianche, mentre in inverno diventa più scuro, passando dal marrone al grigio. Gli occhi sono grandi e brillanti, e il corpo è snodato e agile, con zampe robuste che gli consentono di muoversi rapidamente attraverso il sottobosco.
Habitat
Il daino predilige boschi di latifoglie, mescolati a radure e campi aperti, dove può trovare abbondante cibo. In Abruzzo, è diffuso principalmente nelle zone collinari e montane, a una altitudine che varia dai 500 ai 1.500 metri, ma è anche presente nelle valli e nelle pianure più basse. Grazie alla sua capacità di adattarsi a diversi tipi di habitat, il daino è riuscito a stabilirsi in diversi ambienti naturali, dove può nutrirsi di erbe, foglie, germogli e frutti.
Dieta e Comportamento
Il daino è un erbivoro selettivo che si nutre principalmente di vegetazione erbacea, foglie, germogli, frutti e cortecce. Durante l'estate, si concentra sulle piante fresche e sulle erbe, mentre durante l'inverno, quando le risorse vegetali sono scarse, si sposta verso le radici e le cortecce degli alberi. Il comportamento del daino è generalmente tranquillo e gregario: vive in gruppi che possono variare da piccoli branchi familiari a aggregazioni più numerose, soprattutto durante l'inverno. Durante la stagione degli amori, che avviene in autunno, i maschi competono tra loro per accedere alle femmine, emettendo dei richiami distintivi e partecipando a lotte corpo a corpo per stabilire la gerarchia.
Conservazione e Ruolo Ecologico
In Abruzzo, il daino è ben adattato agli ambienti montani e boschivi, dove può trovare rifugio e cibo. Sebbene non sia una specie autoctona, la sua presenza è diventata parte integrante dell'ecosistema. Il daino contribuisce alla gestione della vegetazione, in quanto il suo pascolo può influenzare la crescita di piante e arbusti, mantenendo un equilibrio tra le diverse specie vegetali. La specie è monitorata per prevenire l'overpopolazione, che potrebbe danneggiare l'ambiente e competere con altre specie erbivore.
Il daino rappresenta un esempio di come una specie reintrodotta possa adattarsi con successo e integrarsi nell'ecosistema, portando benefici sia alla biodiversità che alla stabilità degli ambienti naturali dell'Abruzzo.
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