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Le vie della Fede in Abruzzo - Info Point Regione Abruzzo

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Le vie della Fede in Abruzzo

Info Abruzzo > Arte, Culto e Cultura
Le vie della Fede in Abruzzo

Molti dei visitatori dell’Abruzzo vi arrivano spinti dal desiderio di conoscere i suoi luoghi della fede.
Accanto ai più noti santuari dedicati, al Miracolo Eucaristico di Lanciano, al Volto Santo di Manoppello, a San Gabriele di Isola del Gran Sasso, alla Madonna dei Miracoli di Casalbordino (immortalato da Gabriele D’Annunzio nella sua tragedia “Il trionfo della morte”), alla Madonna della Libera di Pratola Peligna, decine di altri santuari e luoghi di culto minori costellano il territorio di questa regione, la cui forte e primitiva Natura ha da sempre sospinto i suoi abitanti a confrontarsi col mistero della trascendenza. Con la cristianizzazione del territorio abruzzese, nelle sue grotte - preistorico teatro di riti ancestrali - subentrarono le prime comunità di monaci e di eremiti, mentre sui suoi grandi santuari italico-romani vennero edificate molte delle più importanti abbazie della regione, come San Giovanni in Venere, San Clemente a Casauria, San Liberatore a Maiella e Santa Maria Arabona.
Si traccia così quel quadro davvero unico di continuità della sacralità dei luoghi, che rappresenta uno degli elementi distintivi di questa regione così tenacemente conservativa delle proprie tradizioni, anche le più lontane e ancestrali. In tutti i centri dell’Abruzzo, s’impone all’attenzione un nutrito calendario di feste patronali e religiose. Di grande suggestione, in particolare, sono le celebrazioni della Settimana Santa a Chieti, quelle della Pasqua a Sulmona, le celebrazioni in onore di San Pietro Celestino che hanno per centro la basilica di Santa Maria di Collemaggio nel corso della Perdonanza a L’Aquila.
Carattere e atmosfere particolari offrono invece i riti in onore di Sant’Antonio Abate e di San Domenico, ancora vivi in molti centri della montagna. In onore del primo si benedicono gli animali e si accendono fuochi di ogni tipo, fra cui le famosissime farchie; per celebrare il secondo, a Cocullo e in altri centri si svolgono gli antichi riti dei serpari. Si tratta di manifestazioni della religiosità popolare che invitano allo stesso modo i fedeli e i visitatori laici desiderosi di accostarsi alle tradizioni e alla storia. A Isola del Gran Sasso si radunano ogni anno decine di migliaia di giovani per pregare sulla tomba di San Gabriele dell’Addolorata, protettore dei giovani Cattolici, santo che dedicò la sua vita alla Chiesa con una dedizione e una serenità tale da identificarlo con il Santo della gioia e del sorriso. A pochi chilometri Campli con la sua “Scala Santa”.
A L’Aquila città d’arte delle 99 chiese e 99 fontane troviamo, tra le altre, la splendida Basilica di Collemaggio che lega il suo nome ad una delle personalità più importanti della storia della chiesa e della religiosità abruzzese: l’eremita Pietro da Morrone incoronato papa con il nome di Celestino V nel 1294.
Nell’incontaminata Valle Roveto a Balsorano scopriamo uno dei più famosi santuari in grotta, la Grotta di Sant’Angelo, utilizzata come luogo di culto già in epoca imperiale romana, ma indizi delle prime attestazioni cristiane risalgono all’XI secolo.
Nella valle Peligna, da Sulmona al Monte Morrone, diverse le testimonianze di continuità ininterrotta della sacralità di questi luoghi dal medioevo ai giorni nostri. Sulmona, città dell’illustre poeta latino Ovidio e di Papa Innocenzo VII, sede di numerosi luoghi di culto, del complesso della S.S. Annunziata del 1320 e dell’Abbazia Morronese o Badia di Santo Spirito edificata da Papa Celestino V nel 1259 come casa madre dell’ordine monastico dei Celestiniani. Sul versante “peligno” del Monte Morrone troviamo l’eremo di Sant’Onofrio, incastonato come un nido d’aquila sulla parete rocciosa, costruito da Pietro del Morrone nel 1241, ed a pochi chilometri di distanza, la suggestiva “via crucis”, in 15 stazioni, realizzata in onore del Beato Mariano da Roccacasale, indicato da Papa Giovanni Paolo II come simbolo di accoglienza e ospitalità verso i pellegrini.
Lungo uno dei tratturi che da L’Aquila portavano a Foggia si trova l’Abbazia di San Clemente a Casauria, edificata nell’871 dall’Imperatore Ludovico II. A Manoppello si può invece ammirare il sacro velo della Veronica, immagine “acheropita”, non dipinta da mano dell’uomo. Oltre al Santuario a Manoppello è possibile visitare anche l’Abbazia di Santa Maria d’Arabona, gioiello dell’architettura cistercense.
Grande la devozione popolare per San Camillo De Lellis, a cui Bucchianico diede i natali, che dedicò la sua vita ad assistere e dare conforto ai malati, rivoluzionando il mondo dell’assistenza agli infermi.
Fondatore dell’Ordine dei Camilliani, San Camillo insieme a San Giovanni di Dio è il patrono universale dei malati, degli infermi e degli ospedali. I Talami, suggestivi quadri biblici viventi in onore della Madonna Nera o del Rifugio, vengono rappresentati ad Orsogna il martedì di Pasqua e il giorno di Ferragosto.
La città ospita anche il Convento della S.S. Annunziata risalente al 1448. A Lanciano nella chiesa di San Francesco è conservato il primo Miracolo Eucaristico della storia cristiana, avvenuto nel VIII secolo.
Suggestivo anche il percorso archeologico sotterraneo che collega il Ponte di Diocleziano - su cui poggia la Cattedrale dedicata alla Madonna del Ponte - al complesso di San Legonziano e alla chiesa di San Francesco. Da segnalare il Museo Diocesano che conserva importanti testimonianze di arte sacra.
A Casalbordino il Santuario della Madonna dei Miracoli, che lega le sue origini alla miracolosa apparizione della Beata Vergine avvenuta il giorno della Pentecoste nel 1576, accoglie ogni anno migliaia di pellegrini provenienti da tutto il Paese.
A Vasto forte è la devozione per la Madonna Incoronata, che trae origine da un episodio miracoloso avvenuto nel 1738. Nella chiesa di Santa Maria Maggiore è conservata una preziosa reliquia: una spina della corona di Cristo donata da Pio IV ad Alfonso d’Avalos, che il giorno del Venerdì Santo si copre di lanugine bianca.
Un grande patrimonio culturale e religioso che da alcuni anni è sempre più promosso ed organizzato grazie all’ attività sinergica di Regione, Province, Comuni e Arcidiocesi dei territori interessati.


Abruzzo, un Museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio.
Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione.
I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti archeologici e degli eremi, la nascita di piccoli e grandi musei e dei nuovi centri visitatori dei Parchi, fanno sì che l’elenco delle cose da vedere si allunghi ogni anno.
Anche questo fa parte del grande fascino della “regione verde” d’Italia.

L'enogastronomia in Abruzzo
 
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle; “mazzarelle”; “virtù”. Meno evocativa dell’Abruzzo -percepita come regione di montagne e aree protette- ma non per questo meno importante, la cucina marinara, che lungo i centotrenta chilometri di costa declina la varietà del pescato con semplicità e sapore, sposando il patrimonio di ortaggi...

L'ospitalità in Abruzzo
L'Organizzazione Mondiale del Turismo (O.M.T.) riconosce il turismo come uno strumento potente per promuovere obiettivi fondamentali a livello globale, come lo sviluppo economico, la comprensione internazionale, la pace e la prosperità. Nel suo statuto e nel Codice Etico, sottolinea il valore del turismo per incoraggiare il rispetto universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali, senza discriminazioni basate su razza, sesso, lingua o religione. In Abruzzo, da maggio a settembre centinaia di alberghi, pensioni, campeggi, residence, B&B e appartamenti privati sono pronti ad accogliere i turisti, offrendo un ventaglio di proposte e possibilità, in grado di soddisfare gusti ed esigenze, anche le più esigenti.
Le capacità ricettive della riviera abruzzese sono...

L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.
Quel che sorprende il visitatore alla sua prima esperienza di vacanza in Abruzzo è il fatto che nel breve volgere di poche decine di chilometri si passi dalle spiagge assolate alle alte vette e che spesso ambienti naturali selvaggi ed intatti, di assoluta bellezza, si trovino solo a poche decine di minuti di cammino dal comodo...
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