La fauna in Abruzzo: Il Cervo Europeo
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La biodiversità è davvero sorprendente, e in effetti le specie animali spesso meno visibili o meno note tendono a essere oscurate da quelle che sono più iconiche. In Abruzzo, così come nelle grandi savane africane, molte specie rare o peculiari si trovano in secondo piano, come il caso degli orsi marsicani, dei lupi appenninici e delle aquile reali, che dominano l'immaginario collettivo. Questo fenomeno fa sì che animali meno conosciuti ma straordinari, come il capovaccaio o il gatto selvatico europeo, rimangano quasi invisibili agli occhi di molti, nonostante la loro bellezza e unicità.
Abruzzo ospita anche altre specie peculiari di rettili, anfibi e insetti, che abitano ecosistemi unici come le faggete vetuste, patrimonio dell'UNESCO, o le aree umide e montane. È un esempio di come la diversità ecologica non si concentri solo su specie emblematiche ma includa una varietà di esseri viventi che costituiscono un patrimonio naturale eccezionale.

Categoria: Mammiferi ungulati
Il “cervo europeo” (Cervus elaphus) è una delle specie di mammiferi più iconiche e maestose che popolano le foreste e le montagne dell'Abruzzo. Questo grande erbivoro, noto per le sue imponenti corna ramificate, è una delle specie simbolo della fauna abruzzese e rappresenta un elemento fondamentale dell'ecosistema montano e forestale della regione. La presenza del cervo europeo in Abruzzo è il risultato di un processo di reintroduzione e conservazione che ha avuto successo negli ultimi decenni, ripristinando la specie in molte aree dove un tempo era estinta.
Habitat del cervo europeo in Abruzzo
Il cervo europeo predilige habitat forestali, particolarmente le foreste di conifere e latifoglie, ma si trova anche in praterie e zone aperte dove può trovare ampie distese di erba e vegetazione. In Abruzzo, le aree più favorevoli per il cervo europeo sono le montagne della “Maiella”, i “Monti della Laga”, il “Gran Sasso” e il “Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise”. Queste zone, con la loro combinazione di boschi e praterie montane, offrono al cervo tutto ciò di cui ha bisogno: rifugio, cibo e spazi per muoversi liberamente.
Il cervo europeo è un animale che si adatta facilmente a terreni montani e a cambiamenti stagionali, spostandosi tra diverse altitudini a seconda della disponibilità di cibo e delle condizioni climatiche. Durante l'inverno, tende a scendere verso le valli più basse, dove il clima è più mite, mentre in estate risale verso le aree più fresche delle montagne.
Comportamento e abitudini
Il cervo europeo è un animale prevalentemente crepuscolare e notturno, che si sposta all'alba e al tramonto per cercare cibo. Si nutre principalmente di erbe, foglie, frutti, cortecce e germogli. Durante i periodi di abbondanza, il cervo può formare gruppi sociali, soprattutto durante l'inverno, ma è anche un animale che può vivere in solitudine, specialmente durante la stagione riproduttiva.
Il periodo dell'accoppiamento, noto come “bramito”, avviene tra settembre e ottobre e rappresenta uno degli eventi più spettacolari nella vita del cervo. Durante questo periodo, i maschi, con le loro enormi corna, competono tra loro per attrarre le femmine. Il bramito, un suono profondo e potente, risuona nelle valli montane, segnando il picco dell'attività sociale della specie. I maschi più forti riescono a dominare e a conquistare un harem di femmine, ma anche i maschi più giovani possono tentare di sfidare i rivali per acquisire un posto nel gruppo.
Storia e reintroduzione del cervo europeo in Abruzzo
Il cervo europeo è una specie che, un tempo, popolava in abbondanza le foreste d'Europa, ma la caccia e la distruzione degli habitat hanno portato a un drastico declino delle sue popolazioni. In Italia, il cervo era scomparso dalla maggior parte delle regioni, compreso l'Abruzzo, dove era estinto da secoli.
A partire dalla metà del 1900, tuttavia, sono stati avviati programmi di reintroduzione in diverse aree protette italiane, tra cui l'Abruzzo. La prima reintroduzione di cervi in Abruzzo risale al 1970, quando alcuni esemplari furono introdotti nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Grazie a questi sforzi e alla successiva protezione della specie, il cervo europeo ha ricominciato a popolare le montagne abruzzesi, stabilendo popolazioni stabili e in crescita.
Oggi, il cervo europeo è una delle specie di maggior interesse per le politiche di conservazione della fauna selvatica in Abruzzo, ed è oggetto di monitoraggio e studi per garantirne la protezione a lungo termine.
Minacce per il cervo europeo in Abruzzo
Nonostante il successo della reintroduzione, il cervo europeo in Abruzzo affronta ancora alcune sfide. La principale minaccia per la specie è la perdita di habitat, causata dal disboscamento, dall'urbanizzazione e dalla frammentazione degli ecosistemi montani. Le aree naturali dove il cervo può vivere in sicurezza si stanno riducendo, e questo limita la capacità della specie di espandersi o di stabilirsi in nuove zone.
Un'altra minaccia riguarda i conflitti con le attività agricole, poiché i cervi, spinti dalla fame, talvolta invadono i terreni coltivati, causando danni alle coltivazioni. Sebbene esistano misure per mitigare questi conflitti, come recinzioni e programmi di gestione, l'interazione tra la fauna selvatica e le attività umane rimane un problema.
La caccia illegale è un'altra minaccia, sebbene i programmi di protezione e le aree protette abbiano ridotto significativamente questo rischio.
Conservazione e futuro del cervo europeo in Abruzzo
Il cervo europeo in Abruzzo è ora protetto dalle leggi italiane ed europee, che vietano la caccia alla specie in molte aree protette, come il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Inoltre, sono stati sviluppati piani di gestione per bilanciare la conservazione della specie con le esigenze delle comunità locali. La gestione sostenibile delle risorse naturali e il monitoraggio delle popolazioni di cervo sono essenziali per garantire che la specie continui a prosperare nel lungo periodo.
La presenza del cervo europeo è anche un segno di salute ecologica, poiché il suo ritorno è indice di un ecosistema montano sano e ben conservato. La specie svolge un ruolo importante nella gestione delle foreste, aiutando a mantenere l'equilibrio tra la vegetazione e promuovendo la biodiversità.
Conclusione
Il cervo europeo è uno degli animali più affascinanti e rappresentativi della fauna abruzzese. La sua presenza nelle montagne della regione non solo arricchisce la biodiversità, ma è anche un segno del successo degli sforzi di conservazione. Grazie a un'attenta gestione delle aree naturali e alla protezione dell'habitat, il cervo europeo in Abruzzo ha la possibilità di continuare a prosperare, diventando un simbolo di rinascita e di equilibrio tra natura e uomo.
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