Pinacoteca Civica di Teramo - Teramo
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I principali Musei, Mostre, Pinacoteche e Raccolte nella Provincia di Teramo in Abruzzo

Tel.: +039 0861.50873 - 0861.240546
La Pinacoteca Civica di Teramo rappresenta il fulcro del Polo Museale della città, un punto di riferimento culturale e artistico che si colloca tra la Villa Comunale e il cuore del centro storico. Questa posizione strategica la rende un ideale luogo di connessione tra il tessuto urbano e il giardino pubblico, suggerendo già nella sua collocazione un dialogo tra arte, città e natura. Dopo un periodo di chiusura, nel 2018 la Pinacoteca ha riaperto al pubblico con un nuovo allestimento che propone una selezione significativa delle opere raccolte nel corso di oltre un secolo, organizzate in ordine cronologico e valorizzate attraverso un coinvolgente percorso narrativo dal titolo La Pinacoteca si racconta.
Il progetto espositivo è arricchito da un sistema multimediale innovativo che permette al visitatore di immergersi nella storia delle opere attraverso i racconti di esponenti della cultura italiana, i quali offrono approfondimenti legati al contesto storico, stilistico e artistico dei dipinti e delle sculture. L’itinerario prende avvio con le tavole quattrocentesche di Giacomo da Campli e del Maestro dei Polittici Crivelleschi, poste all’ingresso come introduzione al percorso. Da qui si prosegue nella prima sala con le opere della stagione barocca, che a Teramo trova espressione nelle tele di importanti pittori napoletani e romani, testimonianza del vivace scambio artistico con i principali centri culturali dell’Italia meridionale.
La seconda sala è dedicata all’Ottocento, un periodo animato da fermenti artistici e culturali, in cui molti artisti locali si formano nelle accademie di Napoli e Firenze, quest’ultima divenuta Capitale del Regno nel 1864. Qui si possono ammirare dipinti e sculture di artisti teramani di rilievo nazionale come Pasquale Celommi, Raffaello Pagliacetti e Cesare Averardi. Il percorso continua nella terza sala con l’arte del Novecento, caratterizzata dalla volontà di superare il provincialismo per dialogare con le avanguardie e le esperienze artistiche più innovative del secolo. Le opere di Guido Montauti, Giovanni Melarangelo e Venanzo Crocetti testimoniano l’evoluzione del linguaggio artistico locale, capace di inserirsi con autorevolezza nel panorama nazionale e internazionale.
La quarta e ultima sala è riservata a esposizioni temporanee che instaurano un dialogo continuo con la collezione permanente e con gli spazi rinnovati della Pinacoteca. Un esempio significativo è la mostra La fragile bellezza. Istoriato castellano fra XVII e XVIII secolo, ospitata nel 2022 e dedicata alla raffinata ceramica di Castelli. Sempre nello stesso anno, il percorso narrativo si è arricchito grazie al progetto La Pinacoteca si ascolta, ideato dalla Cooperativa Socioculturale: un’esperienza multisensoriale che abbina una composizione musicale originale a quattro opere selezionate, una per ciascuna sala. Il progetto mira a stimolare una fruizione sinestetica, in cui l’arte visiva e la musica si completano a vicenda, offrendo al visitatore un’esperienza emozionale unica e immersiva.




Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.

L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, le “mazzarelle” e le “virtù”.