Riserva naturale Regionale delle Gole di San Venanzio
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Info e caratteristiche della riserva:
Tipologia: Riserva naturale regionale guidata delle Gole di San Venanzio
- Provvedimento istitutivo: Anno 1998 (L.R. n. 84 del 16.9.1998)
- Comune: Raiano
- Gestione: Comune di Raiano con affidamento a Legambiente e al Consorzio Aree Protette
- Estensione: 1.072 ha
- Info: +39 0864.726058 - Viale Tratturo, 5 - 67027 Raiano (Aq)

La biodiversità. La Riserva Naturale Regionale Guidata delle Gole di San Venanzio, in Abruzzo, è un ambiente straordinariamente ricco di biodiversità, dove la varietà degli ecosistemi favorisce la presenza di numerose specie animali e vegetali. Dalle gole rocciose che ospitano rapaci come il falco pellegrino e l’aquila reale, ai boschi fluviali in cui vivono anfibi, rettili e una grande varietà di insetti, ogni angolo della riserva racconta l’equilibrio tra natura e storia. La flora è altrettanto diversificata, con piante endemiche e rare che trovano in questo contesto protetto le condizioni ideali per crescere. Lungo le sponde del fiume Aterno si sviluppano boschi fluviali composti da salici, pioppi e ontani, mentre sulle pareti rocciose delle gole si insediano specie adattate a condizioni estreme, come felci e arbusti resistenti alla siccità. Nelle aree più aperte, prati e radure ospitano una flora erbacea diversificata, con fioriture stagionali che colorano il paesaggio e contribuiscono al sostentamento degli insetti impollinatori.
Un Patrimonio Naturale e Culturale. Le Gole di San Venanzio non sono solo un rifugio per la biodiversità, ma anche un luogo di grande interesse archeologico e storico. Le pitture rupestri di "Rava tagliata" testimoniano una presenza umana antichissima, mentre l'Acquedotto romano, con la sua galleria scavata nella roccia, rappresenta un'importante testimonianza dell'ingegneria antica.
L'Eremo di San Venanzio. Simbolo della riserva è l'Eremo di San Venanzio, incastonato nella roccia e accessibile attraverso un sistema di sentieri. Questo luogo di culto è circondato da piccole chiese rurali e edicole votive, che arricchiscono ulteriormente il territorio di un profondo senso di sacralità. La tradizione agro-pastorale è visibile anche nelle grotte antiche, utilizzate dai pastori come rifugi, e nel vecchio mulino che racconta storie di vita quotidiana.
Servizi e Attività. La sede della Riserva offre una varietà di servizi, tra cui:
- Museo all'aperto Gole San Venanzio : uno spazio dedicato alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.
- Ufficio informativo : per fornire supporto ai visitatori.
- Sala convegni e sala multimediale : perfette per eventi, lezioni e proiezioni.
- Vecchio lavatoio coperto : un'area versatile per mostre e attività estive.
Museo Storico Fantasia. Nel centro di Raiano, il Museo storico Fantasia ospita un vecchio frantoio oleario, un esempio affascinante di archeologia agricolo-industriale, con un maestoso torchio pliniano che rappresenta un capolavoro dell'ingegneria contadina.
Arrampicata Sportiva. Per gli amanti dello sport, la riserva offre anche una parete per l’arrampicata sportiva in località Pozzolana, situata all'interno di una cava dismessa. Questo nuovo spazio è ideale per chi desidera praticare attività eco-compatibili, con accesso consentito solo in presenza di personale tecnico autorizzato.
Conclusione. La Riserva Naturale Regionale Gole di San Venanzio è un tesoro da scoprire, un luogo dove la natura, la storia e la cultura si intrecciano in un'armonia perfetta. Che si tratti di esplorare le gole, visitare l'eremo o praticare sport, ogni angolo di questa riserva offre un'opportunità unica per riconnettersi con l'ambiente e apprezzarne la bellezza.
Le altre Riserve Naturali Regionali presenti in Abruzzo




















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In provincia de L'Aquila, nel comune di Morino, in Valle Roveto, si trova la suggestiva Riserva Naturale di Zompo lo Schioppo, che si estende per oltre 1.000 ettari di faggeta d’alto fusto. Il suo elemento più spettacolare è la cascata omonima, considerata tra le più belle d’Abruzzo, con un salto di circa 80 metri da una parete rocciosa, immersa in uno scenario di grande fascino. L’area è abitata da numerose specie faunistiche tipiche dell’Appennino, tra cui l’orso marsicano, il lupo, il gufo reale e il falco pellegrino. Da segnalare anche il piccolo ma molto apprezzato Museo e Centro Visita, che ogni anno accoglie migliaia di turisti e scolaresche. Un altro luogo di grande interesse è la Riserva Naturale delle Grotte di Pietrasecca, nel comune di Carsoli, che tutela un ambiente carsico straordinario, comprendente la Grotta di Pietrasecca e la Grotta Grande del Cervo, celebre per i reperti archeologici e paleontologici e per le spettacolari concrezioni calcaree che decorano i suoi 400 metri di gallerie. Ad Anversa degli Abruzzi si trova l’incantevole Oasi WWF delle Gole del Sagittario, che protegge uno dei canyon più spettacolari dell’Appennino, scavato nei secoli dalle acque del fiume Cavuto. Le gole, strette e profonde, ospitano una ricca varietà di fauna, con tutte le specie di mammiferi tipiche dell’Appennino, ad eccezione del camoscio, e numerosi uccelli rari come l’aquila reale, il falco pellegrino, il picchio muraiolo e il gracchio corallino. Infine, nei pressi della frazione aquilana di Tempera, si trova il Parco Territoriale delle Sorgenti del Vera, istituito per proteggere una limpida risorgenza dalle acque purissime, habitat ideale per specie rare di alghe. Le sue rive, ombreggiate da pioppi e salici secolari, sono frequentate da eleganti uccelli acquatici come il martin pescatore, l’airone cenerino e il merlo acquaiolo.
La provincia di Chieti ospita diverse aree protette di grande valore ecologico e paesaggistico. Tra queste spicca la Riserva Naturale e Oasi WWF del Lago di Serranella, situata alla confluenza dei fiumi Sangro e Aventino: un invaso artificiale a bassa profondità che ospita oltre 200 specie di uccelli, tra cui rarità come l’airone bianco maggiore, la cicogna nera e il fenicottero. Sui monti al confine con il Molise, tra i comuni di Rosello e Agnone, si trova l’Oasi WWF dell’Abetina di Rosello, che protegge uno degli ultimi boschi misti con abete bianco dell’Appennino abruzzese, habitat di lupi, gatti selvatici, caprioli e picchi neri. Sempre nell’entroterra, il Parco Territoriale dell’Annunziata a Orsogna conserva un profondo vallone coperto da un fitto bosco di leccio, roverella e alloro, popolato da avifauna e piccoli mammiferi. Lungo la fascia costiera si trovano altre preziose aree naturali. A Torino di Sangro, il Biotopo delle leccete litoranee protegge l’ultimo bosco spontaneo costiero dell’Abruzzo, con specie come roverella, cerro, carpino orientale, olmo, leccio e piante della macchia mediterranea. Poco distante, nel comune di Pollutri, il Biotopo del bosco di Don Venanzio custodisce un suggestivo ambiente fluviale, con alberi di frassino, pioppo e farnia. Sulla costa nord di Vasto si estende infine l’unica riserva marina della regione, la Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci (o Punta d’Erce), che tutela un tratto di litorale unico per le sue falesie, dune e spiagge sabbiose, in un perfetto equilibrio tra terra e mare.
In provincia di Pescara, nei pressi di Popoli Terme, la Riserva Naturale delle Sorgenti del Pescara tutela una delle più spettacolari risorgive d’Italia, che forma un limpido laghetto circondato da boschi e canneti. Il sentiero che costeggia l’area consente di ammirare oltre 60 sorgenti affioranti, alimentate dal grande acquifero di Campo Imperatore, che percorre circa 30 chilometri nel sottosuolo prima di riaffiorare nella riserva. In circa 50 ettari si concentrano numerose specie acquatiche, come il ranuncolo d’acqua, il giaggiolo e il giglio d’acqua, e fiori spontanei, oltre a più di 100 specie di uccelli acquatici, tra cui folaghe, aironi e martin pescatori. Poco distante, la Riserva Naturale e Oasi WWF del Lago di Penne, istituita attorno a un lago artificiale, rappresenta una delle più importanti zone umide della regione. L’ambiente variegato, con boschi di roverella, saliceti e pioppeti, offre rifugio a specie come la nitticora, l’airone rosso e il falco pescatore, in particolare durante i periodi migratori. Lungo la fascia costiera tra Pescara e Montesilvano, la Riserva della Pineta di Santa Filomena protegge una sottile lingua di pineta litoranea, principalmente di pini d’Aleppo, residuo dell’antica foresta costiera ormai in gran parte scomparsa. A Pescara, la Pineta Dannunziana rappresenta un importante polmone verde urbano, oggi tutelato come riserva naturale. Più all’interno, il Parco Territoriale attrezzato di Città Sant’Angelo si estende lungo un’ansa del fiume Fino e ospita numerose specie ornitiche, mentre il Parco Territoriale di Vicoli salvaguarda i pendii boscosi che scendono verso il fiume Nora, con roverelle, aceri campestri e robinie. Di particolare suggestione è infine il Parco Territoriale attrezzato delle Sorgenti Sulfuree del Lavino, a Scafa, dove le acque sulfuree, di un intenso color turchese, scorrono tra salici e pioppi. L’area ospita una ricca fauna composta da gallinelle d’acqua, ballerine gialle, picchi verdi, martin pescatori e piccoli mammiferi come ricci, faine e tassi.
In provincia di Teramo, si trova la Riserva Naturale di Castel Cerreto, situata nel comune di Penna Sant’Andrea, tutela un bosco misto composto da cerro, roverella e carpino nero, accompagnato da una ricca varietà di arbusti come ginestra, ginepro, biancospino e pungitopo. La fauna comprende numerose specie, tra cui uccelli rapaci diurni e rapaci notturni come il barbagianni, lo sparviero e il picchio verde. Tra i mammiferi sono comuni la faina, la donnola, la volpe, la lepre, il ghiro, lo scoiattolo, il cinghiale e il riccio. Ad Atri, la spettacolare conformazione dei calanchi, generata dall’erosione di argille particolarmente friabili, è tutelata dalla Riserva Naturale dei Calanchi di Atri. La vegetazione, rada e adattata a condizioni aride, ospita specie tipiche di climi semi-desertici come il cappero, il carciofo selvatico e la liquirizia. Lungo i ruscelli si incontrano il granchio di fiume, la puzzola e, tra i calanchi, anche l’istrice, specie particolarmente caratteristica dell’area. Il Parco Territoriale attrezzato del Fiume Fiumetto, nel comune di Colledara, custodisce un tratto del torrente omonimo caratterizzato da piccole cascate, rive boscose e una ricca vegetazione di sponda, composta da roverella, farnia, salice e pioppo. Questo ambiente è abitato da numerosi uccelli, nonché da piccoli mammiferi come la puzzola e il tasso. Più a est, nel comune di Montorio al Vomano, si estende il Parco Territoriale attrezzato del Fiume Vomano, il più vasto tra quelli di questa tipologia in Abruzzo. Qui il fiume scorre tra pareti di arenaria modellate dall’erosione millenaria, circondate da boschi di leccio. Le falesie ospitano il falco pellegrino, mentre nelle zone circostanti si osservano il succiacapre, l’averla piccola e l’upupa, a testimonianza della ricchezza ornitologica dell’area.