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Il Montepulciano d'Abruzzo DOC - Info Point Regione Abruzzo

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Il Montepulciano d'Abruzzo DOC

Info Abruzzo > Enogastronomia
Abruzzo, una regione unica per la produzione dei vini

Montepulciano d'Abruzzo DOC. Il Montepulciano d'Abruzzo da solo rappresenta oltre l'80% del totale dei vini a denominazione prodotti in Abruzzo ed è tra i primi tre vini DOC prodotti in Italia. Riconoscerlo è facile: un invitante rosso rubino intenso, l'inconfondibile profumo di frutti rossi, fiori e spezie, il sapore asciutto, morbido, giustamente tannico, rendono il Montepulciano d'Abruzzo unico. Numerosi documenti storici dimostrano che il vitigno Montepulciano è presente nella regione sin dalla metà del ‘700 e che ha trovato in questa terra il suo posto d'elezione. Coltivato in passato nella Valle Peligna, in provincia de L'Aquila e nelle colline interne della provincia di Pescara, a partire dagli anni ‘50 del secolo scorso la coltivazione del Montepulciano si è estesa a tutta la fascia collinare litoranea e oggi costituisce il principale vitigno rosso d'Abruzzo. Il Montepulciano d'Abruzzo DOC viene ottenuto unicamente da vigneti ubicati in terreni collinari o di altopiano, la cui altitudine non deve essere superiore ai 500 metri s.l.m. ed eccezionalmente ai 600 metri per quelli esposti a mezzogiorno. Il Montepulciano d'Abruzzo è ottenuto quasi esclusivamente dalle uve del vitigno omonimo, con l'eventuale piccola aggiunta (max 15%) di altre uve provenienti da vitigni a bacca rossa idonei alla coltivazione nel territorio abruzzese. Il Montepulciano è un vitigno vigoroso e mediamente tardivo (la maturazione si colloca quasi sempre tra la prima e la seconda decade di ottobre), adattabile a vari sistemi di coltivazione, resistente e generoso; dà origine a vini dalle caratteristiche organolettiche decisamente interessanti, di immediata piacevolezza se bevuto giovane (da sei-otto mesi sino a diciotto mesi dalla vendemmia, come avviene in molti dei vini di fascia economica), mentre dimostra di essere complesso e di stoffa superiore se maturato a lungo in botti di rovere. Per la provincia di Pescara, dalla vendemmia 2006 del Montepulciano d'Abruzzo, sono state riconosciute due sotto-denominazioni: “Terre dei Vestini” e “Casauria o Terre di Casauria”. Dalla vendemmia 2010, invece, per la provincia di Chieti è stata riconosciuta la sottozona "Teate" mentre per la provincia de L'Aquila sono state riconosciute le sottozone "Terre dei Peligni" e "Alto Tirino".Il Montepulciano d'Abruzzo DOC
Vino rosso corposo, ottenuto principalmente da uve Montepulciano

Il Montepulciano d'Abruzzo DOC è uno dei vini più rappresentativi della tradizione vitivinicola italiana. Prodotto principalmente nella regione Abruzzo, questo vino rosso si distingue per il suo carattere intenso e la sua versatilità a tavola. Ottenuto dall'uva Montepulciano, offre un profilo aromatico ricco, con note di frutti rossi maturi, spezie e un accenno di liquirizia.
Il clima favorevole dell'Abruzzo, caratterizzato da una combinazione di influenze montane e marine, contribuisce a creare le condizioni ideali per la coltivazione di queste uve. Questo vino si presta a diverse interpretazioni, da quelle più giovani e fruttate a versioni più strutturate e invecchiate, spesso affinate in botti di legno.
Perfetto per accompagnare piatti a base di carne, formaggi stagionati e primi piatti robusti, il Montepulciano d'Abruzzo rappresenta un’eccellenza dell’enologia italiana, apprezzata sia a livello nazionale che internazionale.

Il Montepulciano d'Abruzzo DOC è un vino rosso di grande prestigio, apprezzato per la sua qualità e versatilità. Originario dell'Abruzzo, viene prodotto principalmente con uve Montepulciano, coltivate in una zona caratterizzata da un clima ideale per la viticoltura. Questo vino si distingue per diverse caratteristiche, che lo rendono unico:
  • Aromi intensi: presenta note di frutti rossi, amarena, prugna, spezie e talvolta accenni di cacao o liquirizia.
  • Corpo e struttura: offre una buona struttura, con tannini morbidi e ben equilibrati, ideale per abbinamenti gastronomici importanti.
  • Versatilità: può essere prodotto in versioni giovani, fresche e fruttate oppure in varianti più complesse e invecchiate, affinando le sue caratteristiche in botti di legno.
  • Zona di produzione: la denominazione si estende su gran parte del territorio abruzzese, includendo le province di Chieti, Pescara, Teramo e L’Aquila.
  • Abbinamenti: è perfetto con carni rosse, selvaggina, arrosti, primi piatti saporiti e formaggi stagionati.


Il Montepulciano d'Abruzzo DOC rappresenta l’eccellenza del patrimonio vitivinicolo italiano, un simbolo dell’Abruzzo nel mondo.
L'Abruzzo è una regione che affascina per la sua natura selvaggia e incontaminata, una terra dove montagne, boschi e vallate offrono paesaggi straordinari e un ambiente ideale per la fauna locale. Tra le meraviglie naturali che caratterizzano l'Abruzzo, uno degli abitanti più emblematici è l'orso marsicano, un animale raro e protetto che simbolizza il legame profondo tra la regione e il suo ecosistema. La presenza di questa specie, che popola principalmente le aree più remote dei suoi parchi naturali, è una testimonianza della biodiversità che l'Abruzzo riesce a conservare nonostante le sfide moderne. L'orso marsicano è una delle specie più minacciate al mondo, con una popolazione che si stima conti meno di cento esemplari. Questi orsi, che si trovano principalmente nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, si muovono tra le montagne e i boschi di faggio, dove trovano cibo e riparo. Il loro habitat, che si estende tra le vette del Gran Sasso e i monti della Laga, è protetto da leggi ambientali severe che mirano a tutelare questa specie in via di estinzione, consentendo agli orsi di vivere in un ambiente il più possibile naturale. La presenza dell'orso marsicano non è solo un indicatore della salute dell'ecosistema, ma rappresenta anche una risorsa per il turismo eco-sostenibile. Sempre più turisti si recano in Abruzzo per ammirare la fauna selvatica, in particolare l'orso, in escursioni guidate o attraverso osservazioni nei parchi. L’area del Parco Nazionale d'Abruzzo è considerata un vero e proprio rifugio per la fauna locale, dove non solo gli orsi, ma anche lupi, cinghiali e aquile reali trovano un ambiente protetto dove vivere e prosperare. L'orso marsicano è diventato un simbolo di resilienza e speranza per la regione, rappresentando la forza di una natura che, pur nelle difficoltà, continua a esistere. Il progetto di conservazione dell'orso marsicano è solo uno dei tanti esempi di come l'Abruzzo stia cercando di proteggere il suo patrimonio naturale. Grazie agli sforzi di enti locali, associazioni ambientaliste e istituzioni, l'orso marsicano continua a vagare nel cuore delle montagne abruzzesi, ricordando a tutti l'importanza di preservare questo angolo di paradiso.

Abruzzo, la regione verde d'Europa
Le tracce dell’orso nel bosco, le impronte del lupo sulla neve, le sagome dei camosci tra le rocce. E poi le fioriture della primavera e dell’estate e i paesaggi carsici. Il Parco Nazionale d’Abruzzo, nato nel 1922, attira oggi un milione di visitatori ogni anno. Oltre che nella fauna e nella flora, il suo fascino sta nell’aspra orografia delle montagne e nei suggestivi...
L'enogastronomia in Abruzzo rappresenta una delle espressioni più autentiche della tradizione e della cultura della regione, caratterizzata da una forte identità legata al territorio. Le ricette abruzzesi, che affondano le radici in secoli di storia, sono il risultato di una combinazione perfetta tra prodotti locali, stagionalità e sapiente utilizzo degli ingredienti naturali. I piatti tipici sono un riflesso della terra abruzzese, che offre un'ampia varietà di materie prime, dai legumi alle verdure, dalle carni ai formaggi, rendendo la cucina locale unica e ricca di sapori intensi. Uno dei piatti più conosciuti della tradizione abruzzese è senza dubbio l'arrosticino, spiedino di carne di agnello, che rappresenta un simbolo della cucina rustica e conviviale della regione. Preparato con carne selezionata e cotto alla brace, è uno dei piatti più amati, consumato soprattutto durante le festività o le grigliate all'aperto. Un altro piatto tipico è la pasta alla chitarra, fatta con un impasto di semola e acqua, che prende il nome dalla "chitarra", lo strumento tradizionale utilizzato per tagliare la pasta, spesso servita con sughi ricchi a base di carne o pomodoro. Accanto alla cucina, l'Abruzzo vanta una tradizione vinicola che ha conquistato il palato di appassionati di tutto il mondo. I suoi vini, frutto di un clima favorevole e di un terreno variegato, sono celebri per la loro qualità. Il Montepulciano d'Abruzzo è sicuramente il più noto, un rosso robusto e intenso che esprime al meglio il carattere della regione. Altri vini rinomati includono il Trebbiano d'Abruzzo, un bianco fresco e aromatico, e il Pecorino, che rappresenta un'espressione delle varietà autoctone locali. Il legame tra enogastronomia e tradizione si manifesta anche attraverso i numerosi eventi e sagre che celebrano i prodotti tipici. In molte città e paesi abruzzesi, le fiere dedicate ai prodotti locali, come l'olio d'oliva, i formaggi e i salumi, sono un'occasione per riscoprire le tradizioni culinarie e per apprezzare la qualità degli ingredienti. L'enogastronomia in Abruzzo, dunque, non è solo una questione di cibo e vino, ma un'esperienza che unisce sapori, storia e cultura, rendendo ogni pasto un viaggio nel cuore della regione.

L'Enogastronomia in Abruzzo
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina, quella dei “poveri”, fatta di piatti semplici, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” e le famose "Crispelle mbusse" della provincia di Teramo, capace di valorizzare sapori con preparazioni...
In proporzione alla superficie relativamente piccola della regione e alla sua forma compatta, l’Abruzzo conta su ben 133 chilometri di spiagge bagnate da un mare pulito e baciate dal sole per mesi interi. La metà settentrionale della costa abruzzese, quella compresa fra la foce del Tronto, che segna il confine con le Marche, fino all’altezza della foce del fiume Foro, fra Francavilla al Mare e Ortona, è bassa e sabbiosa. La spiaggia appare come un ampio e uniforme nastro dorato di sabbia sottile, con arenili larghi fino a trecento metri; in alcuni tratti vi sopravvive la tipica macchia mediterranea, con le dune a segnare il margine fra la spiaggia e le verdi pinete retrostanti che rinfrescano con la loro ombra odorosa di resina. Uno splendido e celebre bosco di pini accompagna Pineto alla sua spiaggia; poco distante una fitta macchia di pini domestici e d’Aleppo avvolge la robusta e solenne Torre di Cerrano, in passato vedetta e baluardo contro le incursioni dei pirati moreschi. Grande e ben valorizzata la Pineta d’Avalos, nel cuore di Pescara, e quella di Santa Filomena, oggi protetta da una Riserva Statale, che stacca Montesilvano dalla sua spiaggia. È una riviera vitale, animata da mille proposte di divertimento e svago, frequentata, simpatica, con grandi capacità ricettive e di intrattenimento, è ideale per chi cerca spiagge ampie e strutture adeguate, per i giovani e per gli amanti dell’attività sportiva. Le spiagge sono provviste di aree apposite per praticare il beach-volley e il beach-soccer, i tornei sono continui, alcuni stabilimenti balneari sono addirittura dotati di palestre all’aria aperta dove fare spinning, oppure prendere lezioni di aquagym sfruttando tutti i benefici effetti dell’acqua di mare. La costa meridionale diventa rocciosa all’altezza di Ortona e svetta dal mare nelle suggestive scogliere di Punta di Ferruccio e Punta di Acquabella, della Punta del Cavalluccio e di Punta Aderci (o Punta d’Erce). In molti punti è frastagliata da scogliere e piccole insenature con spiagge e calette, cui si affiancano delle belle spiagge di ciottoli. Grazie anche al mare sempre limpido, è l’ambiente marino preferito dagli appassionati di sport subacquei: immergersi con maschera e pinne per osservare i fondali movimentati e ricchi di vita, fare immersioni, pesca e fotografia subacquea. Fra le alte arenarie delle scogliere si apre poi il dolce golfo di Venere, seguito ancor più a sud da quello ampio e animato di Vasto, con le larghe spiagge che tornano di nuovo ad essere sabbiose fino al confine col Molise. Le colline tondeggianti dell’immediato entroterra sembrano a volte irrompere fin sulla costa sorvegliata dagli antichi trabocchi, e fanno da scenografia a questo mare. È un litorale più naturale e selvaggio, reso suggestivo dagli spazi sereni delle calette isolate e delle spiagge protette da alte scogliere, dalla particolare atmosfera dei piccoli borghi marinari.

Il Mare in Abruzzo
133 chilometri di costa, lungo la quale si alternano arenili dorati e fresche pinete, scogliere e calette di ciottoli levigati dalla risacca, spiagge animate e festose e lidi dove crogiolarsi in pace: il mare d’Abruzzo è tutto questo, con in più la simpatia e la proverbiale ospitalità degli abruzzesi. Durante l’estate, i centri balneari della costa abruzzese offrono vacanze divertenti e serene.
L'Abruzzo è una regione che si può definire un vero e proprio museo a cielo aperto, dove la storia, la natura e la cultura si intrecciano in un paesaggio straordinario. I suoi borghi medievali, i castelli e le chiese storiche raccontano secoli di tradizioni, facendo di ogni angolo un luogo da scoprire. La regione è anche un rifugio per gli amanti della natura, con i suoi parchi e riserve naturali che proteggono una biodiversità unica, offrendo ai visitatori la possibilità di immergersi in una natura incontaminata e di esplorare luoghi di straordinaria bellezza. Ogni provincia abruzzese ha una storia da raccontare, come quella di L'Aquila, la capitale della regione, dove i suoi monumenti, piazze e musei testimoniano la grandezza storica della città. L'Aquila è famosa per la sua architettura medievale, che si fonde con quella rinascimentale, e per il patrimonio artistico che si riflette nelle numerose chiese e palazzi. Non lontano da lì, il Parco Nazionale del Gran Sasso, con la sua imponenza montuosa, non è solo un luogo di straordinaria bellezza naturale, ma anche un'importante testimonianza geologica, un libro aperto che racconta l'evoluzione del territorio. Nel cuore dell'Abruzzo, Teramo e la sua provincia sono ricchi di testimonianze storiche, come il Teatro Romano e le rovine di antichi templi. La città di Teramo conserva un fascino particolare, con il suo centro storico che si snoda tra vicoli, piazze e monumenti, tutti intrisi di storia. La provincia, con le sue colline e i suoi paesaggi agricoli, è anche un importante centro della viticoltura, dove il vino diventa un altro pezzo del mosaico culturale e tradizionale che caratterizza l'intera regione. Infine, le province di Pescara e Chieti completano questo museo a cielo aperto con le loro coste, le tradizioni artigianali e le testimonianze archeologiche. Pescara, con il suo lungomare affacciato sul mare Adriatico, è un centro di cultura e turismo, mentre Chieti conserva una ricca eredità archeologica, testimoniata dal Museo Archeologico Nazionale, che ospita reperti dell'antica Teate. L'Abruzzo, quindi, è una terra che, con la sua varietà di paesaggi e tradizioni, si offre come un viaggio nel tempo, dove ogni angolo racconta una storia e ogni passo è un tuffo nella cultura e nella storia d'Italia.

Abruzzo, un museo all'aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, il centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello dell’Aquila e altre di meraviglie sparse in ogni angolo.
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