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Trekking sugli altopiani dell’Abruzzo: Piana del Fucino - Info Point Regione Abruzzo

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Trekking sugli altopiani dell’Abruzzo: Piana del Fucino

Mare e Monti > Escursioni in Abruzzo > Gli Altopiani
Le valli, gli altopiani, le gole e i pianori in Abruzzo

La Piana del Fucino è una vasta conca situata tra le montagne abruzzesi, che si estende tra i territori delle province dell'Aquila e di Teramo. Un tempo il terzo lago più grande d'Italia, la piana ha subito una trasformazione radicale nel corso dei secoli, passando da una grande distesa d'acqua a un'area agricola fertile. L'intervento umano, che ha incluso imponenti opere di prosciugamento e bonifica, ha reso questa zona una delle più importanti per l'agricoltura regionale, tanto da diventare famosa per la produzione di ortaggi di alta qualità, come le patate e le carote del Fucino. La storia della Piana del Fucino è segnata da secoli di interventi per il controllo delle acque che la ricoprivano. Già nel I secolo d.C., l’imperatore Claudio diede avvio ai lavori per il prosciugamento del lago, utilizzando un grande numero di schiavi. Nonostante gli sforzi, la caduta dell'Impero Romano e le invasioni barbariche impedirono la manutenzione dei canali, riportando l'acqua a ricoprire la conca. Solo nel XIX secolo, sotto la direzione del duca Alessandro di Torlonia, venne realizzato un nuovo canale di scolo, che portò definitivamente alla bonifica dell'area e alla scomparsa del lago. Oggi la Piana del Fucino è un immenso campo agricolo, un paesaggio ordinato e pianeggiante che si presta perfettamente alla coltivazione. La bonifica ha trasformato la zona in un'area fertile dove vengono prodotti numerosi prodotti agricoli, tra cui le famose patate e carote IGP. La pianura è seguita con grande cura da agricoltori locali, che nel tempo hanno acquisito una profonda conoscenza della terra, riuscendo a sfruttare al meglio le sue potenzialità. La Piana del Fucino è, infatti, uno dei principali motori economici dell'Abruzzo, contribuendo in maniera significativa all'agricoltura regionale. Il paesaggio che circonda la Piana del Fucino è ricco di bellezze naturali, con le montagne che fanno da cornice e parchi naturali che proteggono l’ambiente circostante. L'area è delimitata dal Parco Naturale Sirente-Velino, dal Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e dal Parco Regionale dei Monti Simbruini. Questi parchi offrono numerose opportunità per il trekking e l'escursionismo, con sentieri che permettono di esplorare la natura incontaminata che circonda la piana. I boschi, i fiumi e le montagne circostanti rendono questo luogo ideale per chi ama la tranquillità e la bellezza selvaggia. La Piana del Fucino, pur essendo un centro agricolo di grande importanza, conserva ancora il fascino di una terra che porta con sé una lunga storia di lotta contro le acque. Oggi è un simbolo di come l'ingegno umano abbia saputo adattarsi e trasformare un paesaggio naturale in un ambiente agricolo produttivo, senza dimenticare la sua origine. L'area non è solo un polo agricolo ma anche un'attrazione turistica per chi vuole immergersi nella storia, nelle tradizioni locali e nella natura intatta che la circonda.Trekking negli Altopiani e Pianori in Abruzzo:
Trekking nell’Altopiani e Pianoro in Abruzzo: Piana del Fucino. La Piana del Fucino è una grande conca di campi coltivati contornata da parchi e riserve naturali di grande interesse naturalistico: il Parco naturale Sirente Velino, il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini. Ma non è stato sempre così. Questo avvallamento, fino a circa un secolo e mezzo fa era un lago, il terzo in Italia per grandezza. La presenza di numerosi corsi d’acqua e di sorgenti che lo alimentavano e la mancanza di emissari causavano tuttavia un continuo variare del livello delle acque con danni ai campi e ai centri abitati che gli stavano intorno. Già nel I secolo d.C. l’imperatore Claudio decise di prosciugarlo, impiegando la forza lavoro di oltre ventimila schiavi. Con la caduta dell’impero Romano e l’avvento dei Barbari venne meno la manutenzione costante dei canali e dei cunicoli scavati, così l’acqua si riprese la sua conca. Molto più tardi, il duca Alessandro di Torlonia, ampliò il progetto e tra il 1854 e il 1875 fece realizzare un nuovo canale di scolo. Il lago sparì, si creò un’immensa palude e si rese necessaria la bonifica dell’area. La conca divenne così campagna fertile. Oggi la piana del Fucino è una ordinata scacchiera di campi coltivati da cui si producono prodotti eccellenti, come la carota e la patata del Fucino Igp. La Piana del Fucino
 
La Piana del Fucino è una vasta conca agricola circondata da parchi e riserve naturali di grande valore ecologico, come il Parco Naturale Sirente-Velino, il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini. Questa zona, un tempo un enorme lago, si è trasformata nel corso dei secoli in una terra fertile grazie a interventi di bonifica e ingegneria idraulica. Fino a circa un secolo e mezzo fa, il Fucino era il terzo lago più grande d’Italia, ma la presenza di numerosi corsi d’acqua e la mancanza di emissari rendevano il livello delle acque instabile, causando danni alle terre circostanti e ai centri abitati.
La storia della Piana del Fucino è strettamente legata ai tentativi di prosciugarla, iniziati già nel I secolo d.C., quando l'imperatore Claudio decise di avviare i lavori per ridurre l’inondazione dei terreni circostanti. Per realizzare il progetto, vennero impiegati oltre ventimila schiavi. Nonostante il grande sforzo, con la caduta dell'Impero Romano e l'invasione dei Barbari, la manutenzione dei canali e dei cunicoli venne meno e l’acqua tornò ad occupare la conca. Solo secoli dopo, nel XIX secolo, sotto la guida del duca Alessandro di Torlonia, il progetto di prosciugamento venne ripreso con la realizzazione di un nuovo canale di scolo tra il 1854 e il 1875, dando inizio a una vera e propria bonifica dell'area.
Con la scomparsa del lago, la Piana del Fucino si trasformò in una vasta palude, ma grazie alla bonifica effettuata successivamente, divenne un fertile terreno agricolo. Oggi, la piana è una distesa di campi coltivati che produce alcuni dei prodotti più pregiati della regione, come la carota e la patata del Fucino, entrambi certificati con il marchio IGP. La terra, un tempo paludosa e inospitale, è ora uno dei cuori pulsanti dell’agricoltura abruzzese, un esempio di come l'intervento umano possa modellare il paesaggio e creare una terra di grande valore.
Oltre all'importanza agricola, la Piana del Fucino è anche una zona di grande interesse naturalistico, poiché è circondata da parchi che tutelano una ricca biodiversità. I suoi confini sono tracciati dai Monti Simbruini, dal Parco Sirente-Velino e dal Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, che offrono ampi spazi per il trekking e l'escursionismo. Questi parchi non solo proteggono le numerose specie animali e vegetali, ma anche paesaggi di grande bellezza, tra cui boschi, sorgenti e sentieri che attraversano le montagne circostanti. La Piana del Fucino è quindi un perfetto connubio tra natura, storia e tradizione agricola.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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