Museo del Treno a Montesilvano (Pe)
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I principali Musei, Mostre, Pinacoteche e Raccolte nella Provincia di Pescara - Abruzzo

Tel.: 085.4483160 – 377.1947844
E-Mail: webmaster@acaf-montesilvano.com
Il Museo del Treno di Montesilvano, inaugurato nel 2009 e classificato di interesse regionale e locale nel 2013, è ospitato in un'area dismessa dell'ex scalo merci ferroviario, ed è gestito dall’ACAF (Associazione Culturale Amatori Ferrovie di Montesilvano). Il museo è delimitato da barriere di passaggio a livello e ospita un’importante collezione di materiale rotabile del XX secolo. Tra i pezzi più significativi si trovano tre locomotive storiche, tra cui la FS 940.052 a vapore, la FS D245.1001 diesel e la FS E636.356 elettrica, oltre a carrozze e carri merce delle Ferrovie dello Stato (FS), alcuni dei quali utilizzati nel tragico trasporto dei deportati verso i campi di sterminio nazisti. Di particolare interesse sono anche i carri a cassa metallica “bagagliaio-posta” utilizzati nel trasporto merci.
Il museo comprende cinque dei sei vagoni e carrozze che sono arredati come ambienti espositivi, ferromodellistici e didattici, offrendo al visitatore un'immersione nella storia ferroviaria e nei cambiamenti tecnologici che hanno segnato l’evoluzione delle ferrovie italiane nel Novecento. Al piano terra della stazione ferroviaria di Montesilvano, che si trova adiacente al museo, è presente la sede sociale dell’ACAF, dove è esposto un ricco materiale storico, tra cui attrezzature di servizio, segnali, vestiario, modulistica e arredi d’epoca, nonché una serie di vetrine e diorami di modellismo ferroviario che documentano l'evoluzione delle infrastrutture e dei treni nel corso del tempo.
Un’attrazione da non perdere all’interno del museo è la ricostruzione della tettoia merci, realizzata in stile architettonico delle Ferrovie dello Stato, che si trova tra due convogli storico-statici. Questo manufatto richiama la struttura distrutta durante le incursioni aeree dell’ottobre 1943, che allora era conosciuta come "la piccola velocità". La tettoia ospita eventi culturali di vario genere, come mostre, spettacoli teatrali, concerti, cinema estivo, esposizioni di pittura, presentazioni di libri e tesi accademiche, trasformando il museo in un vivace centro di aggregazione culturale e sociale.
Il museo ospita anche due plastici ferroviari di grande interesse. Il primo è un plastico in vettura FS 1929 che riproduce la storica linea ferroviaria F.E.A. Penne-Pescara, mentre il secondo, un plastico digitale sociale in scala 1:87, è dedicato alla ferrovia della Costa dei Trabocchi e alla vecchia stazione di Fossacesia. Entrambi sono esposti in un ex vano “pacchi e collettame” della carrozza FS 1952, un tempo utilizzata come “bagagliaio-posta”. Questi plastici, realizzati con grande cura nei dettagli, offrono uno spunto interessante per approfondire la storia delle ferrovie abruzzesi e il loro impatto sul territorio e sulle comunità locali.
I Musei d'Abruzzo. Una sintesi efficace e spettacolare del patrimonio storico e artistico dell’Abruzzo è offerta dalla sua ricca e variegata rete di musei. Dalle ampie raccolte dedicate all’archeologia ai musei di arte classica, dai musei che celebrano il folklore e la vita dei contadini e dei pastori ai numerosi spazi espositivi di arte moderna e contemporanea, il sistema museale abruzzese vanta eccellenze assolute, come il grande Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, e i due splendidi musei dedicati alle prestigiose Maioliche di Castelli, a Castelli e Loreto Aprutino (la famosa Collezione Acerbo). Ma sono soprattutto i numerosi musei locali, spesso di sorprendente bellezza e ricchezza, a qualificare in modo capillare il territorio, trasformandolo in un vero e proprio “museo diffuso”. Il Museo Capitolare di Atri, il Museo Archeologico Francesco Savini di Teramo, il Museo della Civitella di Chieti, il Museo dello Splendore di Giulianova, il Museo della Civiltà Contadina di Picciano, il Museo Civico di Sulmona, il Castello-Museo di Crecchio sono solo alcune delle perle museali che arricchiscono il paesaggio culturale abruzzese.


Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.

L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, le “mazzarelle” e le “virtù”.