Le Tradizioni poloplari e il Folklore in Provincia de L'Aquila - Abruzzo
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Le Tradizioni popolari e il Folklore in Provincia de L'Aquila - Abruzzo

Un aspetto centrale del folklore aquilano sono le feste patronali, momenti di grande coinvolgimento collettivo che combinano celebrazioni religiose, processioni suggestive e momenti di intrattenimento con musica e danze popolari. Tra le ricorrenze più significative, spiccano le celebrazioni della Perdonanza Celestiniana a L'Aquila, un evento storico-religioso dichiarato Patrimonio Immateriale dell'Umanità dall'UNESCO, che affonda le sue radici nel Giubileo istituito da Papa Celestino V.
Le tradizioni artigianali giocano un ruolo fondamentale nella cultura locale, con tecniche antiche che sopravvivono ancora oggi. La lavorazione della lana, dell’argento e del ferro battuto è profondamente radicata nel territorio, così come l’arte del tombolo, che conserva l’eleganza di un passato fatto di pazienza e maestria.
Anche i canti e le danze popolari rappresentano una testimonianza viva del patrimonio immateriale della provincia. Gli stornelli e le serenate accompagnano ancora le serate nei borghi, mentre la tradizione musicale delle zampogne e dei tamburelli risuona soprattutto durante il periodo natalizio.
Il folklore aquilano si intreccia spesso con il ciclo delle stagioni e le attività agro-pastorali. La Transumanza, sebbene in parte modernizzata, evoca la migrazione stagionale delle greggi e rimane un simbolo identitario profondo, tanto da essere anch'essa inserita nel patrimonio culturale dell'umanità. Le celebrazioni della primavera e dell’estate includono riti di fertilità, come i falò e le danze nei campi, che rievocano antichi culti rurali.
Infine, il panorama culinario è strettamente legato alle tradizioni popolari. Le ricette tramandate, come il “cacio e ova,” i salumi locali e i dolci tipici delle feste, sono protagoniste delle sagre e degli incontri comunitari, dove il cibo diventa un veicolo di socialità e appartenenza.
Le tradizioni popolari nella provincia di L’Aquila non sono solo ricordi del passato, ma continuano a essere fonte di identità e orgoglio per le comunità locali, che le mantengono vive attraverso manifestazioni e riti, riconnettendosi ogni volta alla loro memoria storica.
La provincia de L’Aquila vanta un ricco patrimonio di tradizioni e folklore che affondano le radici nella storia e nella cultura del territorio. Tra le manifestazioni più rappresentative si possono elencare:
- Perdonanza Celestiniana a L’Aquila - La Perdonanza Celestiniana è una celebrazione religiosa e civile che affonda le sue radici nel 1294, quando Papa Celestino V emanò dall’Aquila la storica Bolla del Perdono.
- I Serpari di Cucullo (Aq) - La Festa dei Serpari di Cocullo è una delle celebrazioni folcloristiche più affascinanti e misteriose dell’Abruzzo, un rito unico nel suo genere che fonde tradizioni pagane e culto cristiano.
- La settimana Santa a L’Aquila (Aq) - La Settimana Santa all’Aquila è un momento di intensa spiritualità e partecipazione popolare, culminante nella Processione del Venerdì Santo, una tradizione profondamente radicata nella cultura e nell’identità cittadina.
- Ju calenne a Tornimparte (Aq) - A Tornimparte, ogni anno, la notte tra il 30 aprile e il 1° maggio è consacrata a un rito antico che affonda le sue radici nella storia più profonda del paese: "Ju Calenne", ovvero la tradizione dell'Albero del Maggio.
- La festa del narciso a Rocca di Mezzo (Aq) - Ogni anno, nel cuore dell'Abruzzo, si celebra a Rocca di Mezzo la "Festa del Narciso", una manifestazione che onora il fiore omonimo, simbolo di bellezza e rinascita.
- La magica notte di San Giovanni Battista a Rivisondoli (Aq) - La notte tra il 23 e il 24 giugno a Rivisondoli, come in molte altre zone d'Abruzzo, è un momento di profonda magia e sacralità.
- La domenica di Pasqua a Sulmona (La madonna che scappa) (Aq) - La "Madonna che scappa" di Sulmona rappresenta una delle tradizioni pasquali più emozionanti e suggestive dell'Abruzzo, una manifestazione che attrae ogni anno numerosi visitatori, desiderosi di immergersi in un rito secolare che unisce spiritualità, drammaticità e coinvolgimento emotivo.
- Festa di Sant'Agnese e delle Malelingue - La festa di Sant'Agnese e delle Malelingue, che si celebra il 21 gennaio a L'Aquila, è una delle tradizioni popolari più particolari e affascinanti della città.
- Lo Zirè a L’Aquila (Aq) - Lo Zirè (o ju Zirè in dialetto aquilano) è un gioco tradizionale che ha caratterizzato per secoli le festività popolari della città dell'Aquila, particolarmente diffuso fino agli anni Settanta. Questo gioco, che mescola abilità, strategia e forza fisica, rappresenta una delle tradizioni folkloristiche più affascinanti della zona.
- Le Glorie di San Martino a Scanno (Aq) - Le Glorie di San Martino a Scanno sono un evento che affonda le radici in tempi remoti, inizialmente di origine pagana, ma trasformato nel tempo in una celebrazione cristiana.
Questi elementi non solo conservano la memoria del passato, ma continuano a definire l'identità culturale delle comunità della provincia, tramandando valori e tradizioni alle nuove generazioni.


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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...

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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...

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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...