L’Artigianato in Abruzzo: Carta pesta e decorazioni artistiche
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La cultura e le tradizioni locali nell'artigianato in Abruzzo


L’artigianato della carta pesta in Abruzzo è una tradizione che affonda le radici nei secoli passati, legata soprattutto alla creazione di maschere, statue e oggetti decorativi. Questa tecnica, che prevede l’utilizzo di carta stracciata e colla, è stata perfezionata nel corso del tempo da abili artigiani che hanno trasformato questo materiale semplice in vere e proprie opere d'arte. Sebbene la carta pesta sia stata utilizzata in molte culture, in Abruzzo ha acquisito una connotazione particolare, associata a festeggiamenti popolari e cerimonie religiose, come quelle del Carnevale, che vedono la realizzazione di maschere colorate e scenografiche.
La creazione delle maschere di carta pesta è un processo che richiede abilità, precisione e grande pazienza. Ogni pezzo nasce dalla costruzione di una base di carta che viene successivamente modellata e dipinta con colori vivaci, spesso ispirati alla tradizione popolare. Le maschere, che rappresentano personaggi tipici della cultura abruzzese, sono simboli di una ritualità che celebra le stagioni, le festività religiose e gli eventi folkloristici, ed è proprio grazie alla maestria degli artigiani locali che queste maschere continuano a vivere nel tempo, rimanendo un punto di riferimento per la cultura abruzzese.
Oltre alle maschere, gli artigiani abruzzesi sono anche esperti nella realizzazione di statue e altri oggetti decorativi in carta pesta, che spesso rappresentano figure sacre o elementi naturali tipici della regione. La lavorazione di queste statue è altrettanto meticolosa e prevede l’utilizzo di forme e motivi tradizionali che richiamano la bellezza dei paesaggi abruzzesi, dalle montagne alle valli, dalla flora alla fauna locale. Questi oggetti non sono solo decorativi, ma portano con sé una forte carica simbolica, legata sia alla religiosità che alla cultura rurale della regione.
Anche oggi, nonostante l'evoluzione delle tecniche moderne, l'artigianato della carta pesta continua a essere praticato con passione in alcune zone dell'Abruzzo. Le botteghe artigiane che si occupano di questa tradizione sono luoghi in cui la manualità e la creatività si uniscono per dare vita a prodotti unici, spesso richiesti per eventi culturali e celebrazioni. L'arte della carta pesta in Abruzzo rappresenta così non solo un legame con il passato, ma anche una risorsa viva che contribuisce a mantenere intatto un patrimonio culturale di grande valore.

Uno degli elementi più intriganti tra quelli che rendono affascinanti i borghi della montagna abruzzese sono senza dubbio le botteghe artigiane che si incontrano passeggiando tra le viuzze e i vicoli.
A seconda delle attività produttive che vi si tengono, le botteghe artigiane sono ora linde ed ordinate, ora polverose e confusionarie, ma sempre vissute, specchio della personalità e della creatività di chi vi lavora.
L’artigianato abruzzese è figlio di maestrie secolari che si sono sviluppate mescolando le capacità manuali nella produzione di oggetti utili con il gusto per il decoro e per il rudimentale design, tipico di una popolazione semplice e legata alla sua terra e alla montagna. È infatti il genius loci quell’inestimabile valore aggiunto che rende il prodotto artigianale intrinsecamente diverso da quello industriale, collocando il primo nel mondo della spiritualità e il secondo in quello della pura materialità. Nelle mani degli artigiani abruzzesi prendono quindi vita la ceramica e il ferro, l’oro e i merletti, il rame e la pietra, il legno e la lana. Accantonata in molte parti d’Italia negli anni dello sviluppo industriale, la tradizione del lavoro manuale e dell’artigianato si è per fortuna conservata in questa terra, dove tradizione e futuro lavorano insieme. Che siano ceramisti, scalpellini, orafi, intagliatori, fabbri, tessitori, liutai, pellai o ramai, gli artigiani abruzzesi vivono e lavorano in ogni angolo della regione, e in particolare nei borghi di montagna. Importanti rassegne estive dedicate all’artigianato artistico abruzzese (tra le più antiche Guardiagrele e Castelli) rendono note le eccellenze di questa produzione e più facile e diffusa la loro reperibilità.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, tra cui le “mazzarelle”; “virtù”.

Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.