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Personaggi illustri dell’Abruzzo: Sergio Marchionne

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I Personaggi che hanno portato lustro all'Abruzzo

Sergio Marchionne, nato a Chieti nel 1952, è stato una delle figure più significative nel panorama industriale internazionale. Dopo essersi trasferito in Canada con la sua famiglia all'età di 14 anni, Marchionne intraprese un lungo percorso di studi che lo portò a ottenere lauree in Filosofia, Giurisprudenza ed Economia. Questa preparazione accademica, unita a una mente strategica e pragmatica, lo rese pronto a affrontare le sfide più complesse del mondo degli affari. La sua carriera professionale si sviluppò in ambito finanziario e consulenziale, prima di entrare nel mondo dell'industria automobilistica, dove la sua vera ascesa ebbe inizio. Nel 2004, Marchionne fu nominato amministratore delegato del gruppo Fiat, che all'epoca stava affrontando difficoltà finanziarie significative. La sua prima mossa fu quella di razionalizzare i costi e ristrutturare l'azienda, un processo che richiese scelte drastiche e coraggiose. Con il suo approccio manageriale innovativo, riuscì a risanare i conti, incrementare la produttività e rilanciare i marchi Fiat e Lancia. La sua visione a lungo termine non si limitò al semplice risanamento: Marchionne mirava a espandere Fiat a livello internazionale, mantenendo al contempo l’attenzione sulla qualità e sull'innovazione. La sua capacità di prendere decisioni rapide e di gestire la crisi gli permise di guadagnare la fiducia del management e degli investitori. Il punto di svolta nella carriera di Marchionne arrivò con l’acquisizione di Chrysler nel 2009. La crisi economica mondiale aveva messo in difficoltà le case automobilistiche americane, e Chrysler era sull’orlo del fallimento. Marchionne, con un’intuizione da grande stratega, riconobbe l’opportunità di acquisire una quota di Chrysler, il che permetteva a Fiat di diversificare la propria offerta e accedere al mercato nordamericano. In breve tempo, Marchionne riuscì a ottenere il controllo della compagnia, unendo Fiat e Chrysler in un’unica entità globale: Fiat Chrysler Automobiles (FCA). Questo passaggio segnò una svolta epocale per Fiat, trasformandola in uno dei principali gruppi automobilistici mondiali. Parallelamente al rafforzamento di FCA, Marchionne si concentrò sul rilancio di Ferrari, uno dei marchi simbolo dell'industria automobilistica di lusso. Il suo approccio alla gestione di Ferrari fu innovativo e audace: nel 2015, sotto la sua guida, Ferrari si separò da FCA per diventare una compagnia indipendente, con una quotazione in borsa che ne aumentò ulteriormente il prestigio. Marchionne seppe trasformare Ferrari in un marchio globale di eccellenza, riuscendo a mantenerne alta la qualità artigianale e l'immagine di lusso, mentre al contempo incrementava le vendite e gli utili. La sua passione per la Formula 1 e l’attenzione al dettaglio lo portarono a rinnovare il coinvolgimento della Ferrari nel mondo delle corse, segnando un nuovo capitolo nella storia della casa automobilistica. Sergio Marchionne è stato, infine, un uomo che ha saputo combinare la capacità di innovare e risanare con un’incredibile visione internazionale. La sua eredità rimane indelebile nel mondo dell’automobile e nell'economia globale, grazie alle sue scelte coraggiose e al suo spirito di leadership. Nonostante le sfide incontrate lungo il percorso, tra cui scontri con i sindacati e le difficoltà economiche che ha dovuto affrontare, il suo approccio pragmatico e determinato gli ha permesso di cambiare radicalmente il volto dell’industria automobilistica italiana e globale. La morte prematura nel 2018 ha segnato la fine di un’era, ma il suo impatto rimarrà una pietra miliare nella storia industriale del nostro tempo.Sergio Marchionne
(Chieti, 17 giugno 1952 – Zurigo, 25 luglio 2018)

Sergio Marchionne è stato uno degli imprenditori italiani più influenti del XXI secolo, il cui impatto ha trasceso i confini dell’Italia per abbracciare l’intero panorama internazionale. Nato a Chieti il 17 giugno 1952, si trasferì in Canada con la sua famiglia all’età di 14 anni. Le sue origini italiane, unite a un profondo impegno per la cultura del lavoro, lo portarono a intraprendere una carriera imprenditoriale che lo avrebbe visto dirigere alcune delle aziende più iconiche al mondo, tra cui Fiat, Ferrari e Chrysler. Laureato in Filosofia, Giurisprudenza ed Economia, Marchionne unì una formazione multidisciplinare a un’intelligenza acuta, che lo spinse a intraprendere una carriera manageriale che avrebbe trasformato radicalmente l’industria automobilistica mondiale.
Nel 2004, Marchionne divenne amministratore delegato di Fiat, un momento cruciale nella sua carriera, poiché l’azienda si trovava in gravi difficoltà finanziarie. Con il suo arrivo, il manager canadese-italiano intraprese un profondo processo di ristrutturazione che portò a una rapida inversione di tendenza. Tra le sue mosse più significative ci fu la riduzione dei costi, la riorganizzazione dei vertici aziendali e la rinegoziazione di accordi con altre grandi case automobilistiche. In particolare, la sua abilità nei negoziati lo portò a salvare Fiat da un destino incerto e a consolidare il gruppo, aumentando il fatturato e riducendo notevolmente il debito aziendale. La sua visione pragmatica e il suo stile manageriale, diretto e senza fronzoli, lo resero una figura di riferimento non solo in Italia ma in tutto il settore automobilistico globale.
La sfida più grande per Marchionne arrivò nel 2009, quando la crisi finanziaria mondiale travolse le principali case automobilistiche, tra cui Chrysler. Nonostante le difficoltà, Marchionne colse l’opportunità di acquisire Chrysler, trasformando quella che sembrava una minaccia in un’opportunità strategica. L’accordo con il governo degli Stati Uniti, che portò alla fusione tra Fiat e Chrysler, segnò un punto di svolta, dando vita al colosso Fiat Chrysler Automobiles (FCA) nel 2014. Questo passaggio fu cruciale per il consolidamento di FCA come uno dei principali attori globali nell'industria automobilistica, con Marchionne al timone di un gigante mondiale che riuscì a far fronte alle difficoltà economiche e a migliorare la competitività delle due aziende.
Parallelamente alla sua impresa con FCA, Marchionne si distinse per il suo ruolo alla guida di Ferrari, una delle sue passioni più grandi. Durante il suo mandato come presidente e amministratore delegato, il marchio Ferrari raggiunse nuovi traguardi finanziari, consolidando la sua posizione di lusso e prestazione nel mercato automobilistico globale. Non solo l’azienda aumentò le sue vendite e i ricavi, ma Marchionne riuscì a separarla con successo da FCA, portando Ferrari in borsa nel 2015. La sua passione per la Formula 1 si tradusse in un forte impegno nel rafforzare il legame tra Ferrari e il mondo delle corse, continuando a nutrire la tradizione sportiva del brand.
Tuttavia, il percorso di Marchionne non è stato privo di controversie. Le sue politiche, seppur di successo, hanno suscitato molte critiche, soprattutto per il suo approccio rigoroso verso i sindacati e per le difficoltà incontrate nel far decollare alcuni progetti in Italia, come il piano "Fabbrica Italia". La sua visione industriale si scontrò con la realtà del mercato e con le resistenze interne, ma la sua determinazione e la sua capacità di navigare tra le difficoltà lo portarono sempre avanti. Marchionne morì improvvisamente il 25 luglio 2018, lasciando un vuoto nel panorama industriale internazionale. La sua figura, legata a quella di un uomo che ha saputo risollevare una grande industria, rimarrà per sempre impressa nella storia economica italiana e mondiale.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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