Personaggi illustri dell’Abruzzo: Mario Pomilio
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I Personaggi che hanno portato lustro all'Abruzzo

(Orsogna, 14 gennaio 1921 – Napoli, 3 aprile 1990)
Mario Pomilio, nato il 14 gennaio 1921 a Orsogna, in provincia di Chieti, è stato uno degli scrittori più significativi della letteratura italiana del secondo dopoguerra. Figlio di un maestro elementare socialista, Tommaso Pomilio, Mario trascorse i suoi primi anni ad Avezzano, dove completò gli studi liceali. La sua passione per la letteratura lo portò a laurearsi in Lettere alla Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1945, con una tesi su Luigi Pirandello, e a proseguire gli studi a Bruxelles e Parigi. Il suo percorso accademico culminò con la carriera di insegnante, prima nelle scuole superiori e successivamente come docente di Letteratura italiana presso il Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli.
Nel 1954, Pomilio esordì come romanziere con "L'uccello nella cupola", ispirato da un breve soggiorno a Teramo, che gli valse il Premio Marzotto e lo introdusse subito nell'ambiente letterario nazionale. Il suo stile distintivo si fece notare, e il romanzo, che affronta temi esistenziali e storici, fece da apripista ad altre opere come "Il testimone" e "Il nuovo corso", quest'ultimo ispirato ai fatti di Ungheria del 1956. La sua narrativa, caratterizzata da una profonda riflessione politica e sociale, lo rese un autore di rilievo nell’ambito della letteratura italiana del secondo dopoguerra.
Nel 1965, Pomilio pubblicò "La compromissione", un romanzo che affrontava la crisi ideologica e politica degli intellettuali di sinistra, in particolare alla luce delle vicende politiche del 1948. L'opera, che includeva forti elementi autobiografici, suscitò un ampio dibattito e consolidò la sua reputazione come romanziere impegnato. Continuò a scrivere, alternando romanzi e saggi, e nel 1978 pubblicò "Il cane sull’Etna", una raccolta di racconti innovativi dal forte carattere metafisico e metatestuale. Questo periodo segna la maturità dell'autore, con opere che riflettono un'intensa ricerca letteraria e un impegno culturale che si estendeva anche all'ambito della critica letteraria.
Oltre alla sua attività narrativa, Pomilio fu anche un critico letterario di spicco e un saggista. Collaborò con numerosi periodici e riviste, tra cui "La fiera letteraria", e fondò la rivista "Le ragioni narrative", che diventò un punto di riferimento per molti scrittori napoletani. La sua attività di saggista lo portò a scrivere monografie su autori come Luigi Pirandello e Benvenuto Cellini, ma anche a dedicarsi a tematiche più politiche e sociali, come dimostrato dalla sua opera di inchiesta "Taccuino industriale", che raccoglieva reportage meridionalisti.
Gli ultimi anni della sua vita furono segnati dalla sofferenza fisica dovuta all’artrite reumatoide, che rese difficile la sua attività di scrittura. Nonostante le difficoltà, Pomilio continuò a scrivere fino alla sua morte, avvenuta il 3 aprile 1990. La sua figura rimane una delle più importanti nella letteratura italiana contemporanea, e il suo lavoro ha continuato a influenzare scrittori e lettori. La sua eredità è preservata attraverso il suo archivio, conservato presso l'Università di Pavia, e le sue opere continuano a essere lette e studiate per la loro profondità e originalità.


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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...

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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...

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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...