Sito archeologico in Provincia di Teramo: Teatro Romano di Teramo - Teramo (Te) - Abruzzo
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I principali siti archeologici nella Provincia di Teramo - Abruzzo


Il Teatro Romano di Teramo è uno degli impianti meglio conservati dell'epoca, se non il migliore, sia in città che nell'intero territorio della Regio IV Samnium e della Regio V Picenum. Nonostante sia stato parzialmente danneggiato nel periodo medievale, quando venne utilizzato come cava di materiale lapideo per la costruzione di edifici, tra cui la Cattedrale di Teramo, le strutture del teatro sono rimaste straordinariamente intatte. La sua conservazione è impressionante anche se paragonata ad altri teatri romani, dimostrando la qualità e la solidità della sua costruzione.
Il teatro fu edificato in età augustea, intorno al 30 a.C., e presenta un palcoscenico magnificamente decorato, con nicchie alternate di forma rettangolare e semicircolare. Questo dettaglio architettonico testimonia l'influenza della romanità e la ricchezza culturale dell'epoca. Il monumento fu costruito nel settore occidentale della città, molto probabilmente all'interno delle mura, e si trovava lungo il diverticulum della via Caecilia, una strada che collegava Interamnia Praetuttiorum a Roma. L'ubicazione del teatro, vicino a una delle principali arterie di comunicazione, sottolinea la sua importanza come centro di incontro e spettacolo per la comunità.
Nel Museo Archeologico di Teramo è esposta una statua femminile acefala in marmo greco, rinvenuta nel 1942. Questa scultura fa parte probabilmente di un ciclo statuario dinastico creato sotto il governo di Augusto, e ampliato in seguito durante il regno dell'imperatore Claudio. Due iscrizioni trovate insieme alla statua menzionano Lucio Cesare e Gaio Cesare, i figli adottivi di Augusto, morti prematuramente, aggiungendo un ulteriore legame tra il sito archeologico e la dinastia imperiale. Questo ritrovamento è solo una delle numerose testimonianze che arricchiscono la conoscenza della storia di Teramo e del suo legame con l'Impero Romano.
L’Abruzzo medievale e rinascimentale
Splendide chiese medievali al centro di solitari altopiani ed eremi nascosti negli anfratti delle montagne, imponenti abbazie e poderosi castelli, sono gli elementi che più originalmente qualificano il paesaggio abruzzese. Il Medioevo è infatti l’epoca che ha lasciato sul territorio le tracce più evidenti e suggestive, capaci di imprimersi per sempre negli occhi e nel cuore dei visitatori. La montagna abruzzese ebbe nel Medioevo una grande importanza militare ed economica, e fu quindi interessata da una straordinaria fioritura di opere d’arte. Lungo tutta la dorsale appenninica e nei suoi centri abitati, grandi e piccoli, i palazzi, i castelli e le chiese romaniche, gotiche e rinascimentali d’Abruzzo fiorirono con grande rigoglio, spesso abbellite dall’apporto di artisti di grande valore: gli enormi capitali prodotti in regione dalla grande stagione della pastorizia produssero infatti in quest’epoca i loro frutti più ricchi e duraturi.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, tra cui le “mazzarelle”; “virtù”. Meno evocativa dell’Abruzzo -percepita come regione di montagne...

Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Chiese e santuari in Abruzzo
La provincia dell’Aquila, immersa nel cuore dell’Abruzzo, è un territorio ricco di storia e spiritualità, dove chiese e santuari raccontano secoli di fede e tradizioni.
Tra i paesaggi montuosi del Gran Sasso e della Majella, sorgono luoghi di culto che custodiscono tesori artistici e culturali, attirando pellegrini e visitatori da ogni parte del mondo. L’Aquila stessa, capoluogo della provincia, vanta edifici religiosi di grande rilievo. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è un capolavoro del gotico abruzzese, famosa per la sua facciata policroma...