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Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo (Villa Frigerj) - Chieti - Info Point Regione Abruzzo

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Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo (Villa Frigerj) - Chieti

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I principali Musei, Pinacoteche e Raccolte nella Provincia di Chieti - Abruzzo

Il Guerriero di Capestrano è una delle opere più iconiche e affascinanti dell’archeologia italica, conservata presso il Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo a Chieti. Questa imponente statua funeraria, alta circa 2,10 metri, risale al VI secolo a.C. ed è stata rinvenuta nel 1934 a Capestrano, un piccolo borgo nell’entroterra abruzzese. Realizzata in pietra calcarea locale, rappresenta un guerriero vestito di un’armatura elaborata, con un grande elmo decorato e dettagli che testimoniano la raffinatezza artistica e culturale delle antiche popolazioni italiche. La figura del Guerriero è imponente e carica di simbolismo. L’elmo a disco, che lo sovrasta, e il corpetto ornato indicano un ruolo di prestigio, forse quello di un capo o di un personaggio di alto rango sociale. Le braccia sono piegate in una posizione statica, e nella mano destra stringe una spada, mentre la sinistra sembra sorreggere uno scudo. Accanto al guerriero, una figura femminile più piccola, probabilmente una divinità o una personificazione, arricchisce l’opera di significati religiosi e rituali, tipici delle credenze delle popolazioni sannitiche o vestine. Il significato del Guerriero di Capestrano va oltre la sua imponenza fisica. È un simbolo di identità culturale e storica per l’Abruzzo e una testimonianza unica della civiltà italica prima dell’arrivo dei Romani. La statua rivela l’importanza attribuita alla guerra, al prestigio sociale e alla ritualità nella società antica, e le sue fattezze stilizzate lo distinguono da altre sculture dell’epoca, rendendolo un esempio unico di arte funeraria pre-romana. Alcuni studiosi ipotizzano che il Guerriero rappresentasse non solo un individuo, ma anche un ideale di forza e protezione per la comunità. Oggi, il Guerriero di Capestrano è un punto di riferimento per l’archeologia e la cultura abruzzese, attirando l’attenzione di studiosi e visitatori da tutto il mondo. Esso incarna il legame tra il passato e il presente, raccontando storie di antiche genti che hanno plasmato l’identità del territorio. Ammirarlo da vicino significa compiere un viaggio nel tempo, scoprendo non solo l’abilità artistica delle antiche popolazioni italiche, ma anche il valore intrinseco delle loro tradizioni, ancora vive nel patrimonio culturale dell’Abruzzo.Musei e Mostre in Abruzzo:
Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo (Villa Frigerj) – Chieti, Il museo ha sede a Chieti in una elegante villa neoclassica progettata dall’architetto napoletano Errico Riccio per volere del barone Ferrante Frigerj nel 1830. L’edificio domina una piccola altura, originariamente un terreno agricolo di proprietà della famiglia Frigerj localizzato all’esterno delle mura cittadine, a poca distanza da Porta S. Andrea, l’ingresso meridionale della città, ora non più esistente. Dalla sommità della collina si gode di un panorama mozzafiato e si possono ammirare sia la villa comunale con il profilo degli edifici del centro storico sia il maestoso massiccio montuoso della Majella con la vallata sottostante. Nel 1864 l’immobile divenne proprietà comunale e fu sede scolastica. Nel 1959, grazie all’interessamento dell’allora soprintendente archeologo Valerio Cianfarani, è diventato museo archeologico nazionale e dal 2014 è stato assegnato al Polo Museale dell’Abruzzo. All’esterno, il visitatore può osservare il rivestimento delle facciate, in bugnato liscio di mattoni al pian terreno e in semplici mattoni nei restanti livelli. La facciata principale, rivolta verso la città, è coronata da un tempietto. All’interno, è esposta la più importante raccolta archeologica abruzzese, fruibile attraverso il nuovo percorso museale, allestito nel 2011 e ampliato nel 2014 seguendo criteri espositivi che privilegiano gli aspetti etnici e topografici delle antiche popolazioni della regione. Al piano terra il visitatore potrà approfondire le tematiche legate alla statuaria antica e, in particolare, potrà contemplare il famoso Guerriero di Capestrano, un capolavoro artistico del VI secolo a.C., al quale è dedicata la sala 'Al di là del tempo'. L’allestimento della sala è stato curato dall’artista Mimmo Palladino, il quale afferma: “Ho voluto quasi depurare il Guerriero dal significato che lo determina storicamente e lo data. Chi lo guarda ne deve trarre suggestioni che vanno al di là della sua collocazione cronologica”. Al piano terra è presente anche una ricca sezione numismatica e la ottocentesca collezione Pansa, con oggetti eterogenei. Al primo piano sono presentati i reperti ritrovati nei più rilevanti contesti archeologici abruzzesi datati tra le fasi protostoriche e quelle alto-medievali - soprattutto necropoli e santuari - e il visitatore potrà, quindi, andare alla scoperta della cultura materiale dei Vestini, dei Peligni, dei Marrucini e dei Carricini. Attraverso la scalinata monumentale si torna al piano terra e si prosegue la visita alla scoperta degli antichi popoli dell’Abruzzo osservando i manufatti dei Sabini, dei Frentani, degli Equi e dei Marsi. L’offerta museale è completata da una biblioteca specializzata contenente circa 13.000 volumi. Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo - Chieti
Via Guido Costanzi - 66100 Chieti (Ch)
Tel.: +39 0871.331668

Il Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo, situato nella storica Villa Frigerj a Chieti, è uno dei luoghi più importanti per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio archeologico della regione. Immerso nel verde del Parco della Villa Comunale, il museo ospita una collezione straordinaria che racconta la storia dell’Abruzzo dall’età preistorica fino all’epoca romana. L’edificio ottocentesco, elegante e imponente, offre un contesto suggestivo per un viaggio nel passato, tra reperti che testimoniano le radici profonde della cultura abruzzese.
Uno dei tesori più celebri del museo è il Guerriero di Capestrano, un’imponente statua funeraria risalente al VI secolo a.C., simbolo iconico dell’arte e della civiltà italica. Questa figura enigmatica, scolpita in pietra calcarea, rappresenta un guerriero con un elmo decorato e un’imponente armatura, testimoniando le capacità artistiche e belliche delle popolazioni antiche. Accanto al Guerriero, il museo custodisce corredi funerari, oggetti votivi e manufatti che offrono una visione approfondita della vita quotidiana, della religione e delle tradizioni delle genti che hanno abitato l’Abruzzo.
La sezione romana del museo, altrettanto affascinante, espone reperti provenienti da importanti siti archeologici della regione, come Amiternum e Alba Fucens. Tra mosaici, iscrizioni e sculture, si può scoprire come l’Abruzzo fosse pienamente integrato nel mondo romano, pur mantenendo una forte identità locale. Ogni sala è progettata per guidare il visitatore in un viaggio cronologico, arricchito da pannelli esplicativi e installazioni multimediali che rendono la visita coinvolgente e accessibile a tutti.
Il Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo non è solo un luogo di conservazione, ma anche un centro di ricerca e divulgazione culturale. Attraverso mostre temporanee, conferenze e laboratori didattici, il museo promuove la conoscenza del patrimonio archeologico, coinvolgendo un pubblico sempre più ampio. Visitare questo museo significa non solo scoprire le radici storiche della regione, ma anche apprezzare il valore universale della memoria e della cultura, in un contesto che unisce storia, arte e natura.
I musei d'Abruzzo rappresentano una sintesi affascinante e spettacolare del ricchissimo patrimonio storico e artistico della regione. Attraverso una rete variegata e ben articolata, il territorio offre un panorama culturale di straordinaria ampiezza: dalle grandi collezioni archeologiche all’arte classica, dai musei dedicati alla vita quotidiana di contadini e pastori alle molteplici espressioni dell’arte moderna e contemporanea. All’interno di questo sistema spiccano realtà di rilievo nazionale, come il Museo Nazionale d’Abruzzo all’Aquila, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti e il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara. Particolarmente suggestivi anche i due musei che custodiscono le celebri maioliche di Castelli, uno nel borgo stesso e l’altro a Loreto Aprutino, sede della prestigiosa Collezione Acerbo. Tuttavia, è soprattutto grazie alla presenza diffusa di musei locali, spesso sorprendentemente ricchi e curati, che l’Abruzzo si configura come un autentico “museo diffuso”. Piccoli gioielli come il Museo Capitolare di Atri, il Museo Archeologico Francesco Savini di Teramo, il Museo della Civitella a Chieti, il Museo dello Splendore a Giulianova, quello della Civiltà Contadina a Picciano, il Museo Civico di Sulmona o il Castello-Museo di Crecchio contribuiscono a disegnare una mappa culturale viva, densa di storia e di bellezza, capace di raccontare l’identità profonda della regione.I musei d’Abruzzo offrono uno straordinario viaggio attraverso la storia, l’arte e le tradizioni di una regione ricca di cultura. La loro varietà riflette la complessità e la profondità del territorio: dalle testimonianze dell’antichità ai linguaggi dell’arte contemporanea, passando per le espressioni della vita rurale e pastorale che da sempre caratterizzano l’identità abruzzese. Nelle principali città, ma anche nei piccoli centri, i musei raccontano storie affascinanti, custodendo reperti archeologici, opere d’arte, documenti, oggetti del quotidiano e manufatti artigianali che restituiscono un’immagine viva e autentica della regione. Alcuni musei si distinguono per il loro valore nazionale e internazionale, ma ciò che rende unico il sistema museale abruzzese è la sua capillarità. Anche i musei locali, spesso meno noti, sorprendono per la ricchezza delle collezioni e per la cura degli allestimenti, contribuendo a creare un vero e proprio “museo diffuso” che abbraccia l’intero territorio. Visitare i musei d’Abruzzo significa immergersi in un patrimonio culturale stratificato, dove ogni luogo conserva e racconta un frammento prezioso della memoria collettiva. I Musei d'Abruzzo. Una sintesi efficace e spettacolare del patrimonio storico e artistico dell’Abruzzo è offerta dalla sua ricca e variegata rete di musei. Dalle ampie raccolte dedicate all’archeologia ai musei di arte classica, dai musei che celebrano il folklore e la vita dei contadini e dei pastori ai numerosi spazi espositivi di arte moderna e contemporanea, il sistema museale abruzzese vanta eccellenze assolute, come il grande Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, e i due splendidi musei dedicati alle prestigiose Maioliche di Castelli, a Castelli e Loreto Aprutino (la famosa Collezione Acerbo). Ma sono soprattutto i numerosi musei locali, spesso di sorprendente bellezza e ricchezza, a qualificare in modo capillare il territorio, trasformandolo in un vero e proprio “museo diffuso”. Il Museo Capitolare di Atri, il Museo Archeologico Francesco Savini di Teramo, il Museo della Civitella di Chieti, il Museo dello Splendore di Giulianova, il Museo della Civiltà Contadina di Picciano, il Museo Civico di Sulmona, il Castello-Museo di Crecchio sono solo alcune delle perle museali che arricchiscono il paesaggio culturale abruzzese.


Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.
La Basilica di Santa Maria di Collemaggio, situata a L'Aquila, è uno dei luoghi più significativi e affascinanti della città, nonché un capolavoro dell'architettura romanico-gotica abruzzese. Fondata nel 1287 da Pietro da Morrone, futuro Papa Celestino V, la basilica rappresenta non solo un importante punto di riferimento religioso, ma anche un simbolo della storia di L'Aquila e della sua resilienza. La sua facciata, caratterizzata da un magnifico portale e da decorazioni marmoree, cattura immediatamente l'attenzione dei visitatori, mentre l'interno, ampio e solenne, ospita opere d'arte di grande valore. Nel corso dei secoli, la basilica ha vissuto numerosi eventi storici e spirituali, ma è celebre soprattutto per il suo legame con il Giubileo Celestiniano, una tradizione che richiama i fedeli ogni anno per celebrare il perdono e la pace. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è anche il luogo dove, nel 2009, venne celebrato il funerale delle vittime del devastante terremoto che ha colpito la città. Nonostante i danni subiti dal sisma, la basilica è stata restaurata e riaperta al pubblico, continuando a essere un simbolo di speranza per gli aquilani. Il restauro, che ha visto l'impegno di numerosi esperti e artigiani, ha permesso di recuperare la magnificenza originaria della struttura, rendendo la basilica ancora più maestosa e suggestiva. Oltre alla sua funzione religiosa, la basilica è anche un importante attrattore turistico, grazie alla sua storia, all'architettura e al suo legame indissolubile con la città. Visitando la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, i turisti possono immergersi in un'atmosfera di spiritualità e cultura, apprezzando un monumento che ha attraversato i secoli senza mai perdere la sua bellezza e il suo significato.

Chiese e santuari in Abruzzo
La provincia dell’Aquila, immersa nel cuore dell’Abruzzo, è un territorio ricco di storia e spiritualità, dove chiese e santuari raccontano secoli di fede e tradizioni.
Tra i paesaggi montuosi del Gran Sasso e della Majella, sorgono luoghi di culto che custodiscono tesori artistici e culturali, attirando pellegrini e visitatori da ogni parte del mondo. L’Aquila stessa, capoluogo della provincia, vanta edifici religiosi di grande rilievo. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è un capolavoro del gotico abruzzese, famosa per la sua facciata policroma...


Le terme in Abruzzo
Sullo sfondo della grande natura dell’Abruzzo, anche le sorgenti e gli stabilimenti termali svolgono un ruolo importante tra le molte attrattive offerte dalla regione dei Parchi. Le acque termali dell’Abruzzo, note già nell’antichità, attirano un pubblico crescente e permettono di curare con il metodo più naturale numerosissime malattie. Mentre le sorgenti di Caramanico, Raiano e Popoli sgorgano ai piedi della Majella, quelle di Canistro vengono alla luce in Val Roveto, tra i boschi che segnano il confine tra la Marsica e la Ciociaria.
Ai piedi delle grandi montagne...


L'Ospitalità in Abruzzo
L'Organizzazione Mondiale del Turismo (O.M.T.) riconosce il turismo come uno strumento potente per promuovere obiettivi fondamentali a livello globale, quali lo sviluppo economico, la comprensione internazionale, la pace e la prosperità. Nel suo statuto e nel Codice Etico, sottolinea il valore del turismo nell'incoraggiare il rispetto universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali, senza discriminazioni basate su razza, sesso, lingua o religione.
Il turismo rappresenta un mezzo per favorire l'incontro diretto tra persone di culture e stili di vita...
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