La fauna in Abruzzo: L'Allocco
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La biodiversità è davvero sorprendente, e in effetti le specie animali spesso meno visibili o meno note tendono a essere oscurate da quelle che sono più iconiche. In Abruzzo, così come nelle grandi savane africane, molte specie rare o peculiari si trovano in secondo piano, come il caso degli orsi marsicani, dei lupi appenninici e delle aquile reali, che dominano l'immaginario collettivo. Questo fenomeno fa sì che animali meno conosciuti ma straordinari, come il capovaccaio o il gatto selvatico europeo, rimangano quasi invisibili agli occhi di molti, nonostante la loro bellezza e unicità.
Abruzzo ospita anche altre specie peculiari di rettili, anfibi e insetti, che abitano ecosistemi unici come le faggete vetuste, patrimonio dell'UNESCO, o le aree umide e montane. È un esempio di come la diversità ecologica non si concentri solo su specie emblematiche ma includa una varietà di esseri viventi che costituiscono un patrimonio naturale eccezionale.

Categoria: Uccelli – I Rapaci notturni
Descrizione e caratteristiche
L'allocco è un rapace di medie dimensioni, con un'apertura alare che può raggiungere i 95 cm. Il suo piumaggio, che varia dal grigio al bruno-rossiccio, lo rende perfettamente mimetico negli ambienti boschivi. I grandi occhi scuri, contornati da un disco facciale tondeggiante, gli conferiscono un aspetto enigmatico e lo rendono un abile predatore nelle ore notturne.
Habitat in Abruzzo
L'allocco è particolarmente diffuso nei boschi di latifoglie e nei parchi naturali dell'Abruzzo, come il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco della Majella e il Parco Regionale Sirente-Velino. Predilige aree con una densa copertura arborea, che gli offrono rifugio durante il giorno e abbondanza di prede durante la notte. Tuttavia, può adattarsi anche a zone semiaperte, giardini e parchi urbani, soprattutto se vicini a boschi.
Comportamento e alimentazione
L’allocco è un predatore silenzioso ed efficace. Si nutre principalmente di piccoli mammiferi come topi e arvicole, ma integra la sua dieta con insetti, uccelli e anfibi. Grazie al suo volo estremamente silenzioso e ai sensi acuti, può localizzare le prede anche al buio totale.
Il suo canto, un richiamo melodico e profondo che può ricordare un "huuu-huuu", è particolarmente udibile durante il periodo riproduttivo, nei mesi invernali e primaverili. Questo suono caratteristico è spesso associato alle atmosfere misteriose dei boschi notturni.
Riproduzione
L'allocco nidifica in cavità naturali degli alberi, ma può anche utilizzare nidi artificiali o cavità in vecchi edifici. La femmina depone da 2 a 4 uova, che cova per circa un mese. I piccoli, dopo essere nutriti dai genitori, iniziano a volare intorno al nido a circa 5 settimane dalla schiusa.
Importanza ecologica
L'allocco svolge un ruolo fondamentale negli ecosistemi dell’Abruzzo, contribuendo al controllo naturale delle popolazioni di roditori. La sua presenza è anche un indicatore di un ambiente sano e ben conservato.
Minacce e conservazione
Nonostante sia una specie relativamente diffusa, l'allocco è minacciato dalla distruzione degli habitat, dall’uso di pesticidi e dalla perdita di vecchi alberi, fondamentali per la nidificazione. La protezione delle foreste e la sensibilizzazione sul valore ecologico di questo rapace sono essenziali per garantirne la sopravvivenza.
In Abruzzo, grazie alle numerose aree protette e ai programmi di tutela, l’allocco continua a rappresentare una delle specie simbolo della biodiversità regionale, affascinando tutti coloro che amano la natura e il fascino della notte.
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