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Musei e Raccolte in Abruzzo: Museo d’Arte dello Splendore – Giulianova (Te) - Info Point Regione Abruzzo

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Musei e Raccolte in Abruzzo: Museo d’Arte dello Splendore – Giulianova (Te)

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Scoprire i tesori nascosti, i luoghi affascinanti e le meraviglie naturali dell'Abruzzo

Il Museo d'Arte dello Splendore di Giulianova si trova all'interno dell'ala est del convento cappuccino del Santuario della Madonna dello Splendore, in una posizione panoramica che domina la città e il mare Adriatico. Fondato nel 1997 grazie alla volontà di padre Serafino Colangeli, il museo è ospitato in una struttura che si sviluppa su tre piani e che raccoglie al suo interno una ricca e variegata collezione d'arte contemporanea e sacra. La sua nascita è stata accompagnata da un desiderio di valorizzare l'arte in tutte le sue forme, partendo dalle opere degli artisti locali per arrivare alle creazioni di maestri riconosciuti a livello internazionale. Al piano terra, il museo ospita la Collezione Bindi, una delle più importanti raccolte abruzzesi di "scuola di Posillipo", che è stata donata al comune di Giulianova nel 1928 da Vincenzo Bindi. Questa collezione, che include paesaggi e opere legate alla tradizione pittorica napoletana dell'Ottocento, è un omaggio alla bellezza del territorio e alla sua tradizione artistica. La collezione comprende anche opere di Consalvo Carelli, uno dei protagonisti più celebri della scuola, con capolavori come "La Grotta della Sibilla". Il secondo piano del museo è dedicato alla Collezione Permanente, che offre uno spunto sulle tendenze artistiche italiane del XX secolo, con opere di artisti del calibro di Sassu, Corpora, Ceccobelli, Marini e Turcato. La collezione ospita anche spazi per le attività didattiche, rendendo il museo un punto di riferimento per la formazione e la conoscenza dell'arte moderna e contemporanea. Il terzo piano è invece dedicato a mostre temporanee e conferenze, come quella dedicata a Mimmo Paladino, che ha realizzato una serie di otto grandi carte ispirate all'enciclopedia medievale "De Universo". Il Museo d'Arte dello Splendore si distingue per la sua capacità di unire arte contemporanea e arte sacra. Al suo interno si trovano anche sculture di artisti come Francesco Messina, Floriano Bodini e Venanzo Crocetti, oltre a una sezione di acqueforti di Georges Rouault. Queste opere testimoniano l'evoluzione dell'arte religiosa nel Novecento e aggiungono un ulteriore valore alla già ricca offerta del museo. Grazie alla sua missione di valorizzazione culturale, il museo ha ospitato numerose mostre importanti, diventando un punto di riferimento per artisti, studiosi e appassionati d'arte.Musei e Raccolte in Abruzzo:
Museo d’Arte dello Splendore – Giulianova (Te). Ospitato nell'ampio e panoramico edificio dell'ala est del convento cappuccino del Santuario della Madonna dello Splendore, il museo di arte contemporanea voluto dal magnanimo padre Serafino Colangeli, apre le porte nel 1997. La struttura è suddivisa su tre piani. Il piano terra ospita oggi la collezione Bindi dalla Pinacoteca civica in restauro, la più prestigiosa raccolta abruzzese di "scuola di Posillipo". Al secondo piano è collocata la collezione permanente del museo con opere di maestri quali Sassu, Corpora, Ceccobelli, Gianquinto, Marini, Pancella, Turcato e Vacchi, oltre a spazi per le attività didattiche. All'ultimo piano si apre la grande sala conferenze con un bel terrazzo sull'Adriatico. Il Museo d’Arte dello Splendore nasce, nel 1997, in uno dei punti più panoramici della città. Si estende su tre piani, per circa 1200 mq. Attualmente a gestire il Museo è una Fondazione di cui fanno parte la Piccola Opera Charitas e il Comune di Giulianova. Al piano terra della struttura sono esposte opere della Collezione dei Frati Cappuccini d’Abruzzo, giunte dall’Aquila dopo il terremoto del 2009. L’opera più antica è una lignea Madonna del Latte del XIII sec. Al secondo piano è esposta parte della collezione comunale di paesaggi napoletani dell’Ottocento, donata alla sua morte, con lascito testamentario, nel 1928, da Vincenzo Bindi alla sua città natale. Nella Sala conferenze del terzo piano è esposta la serie di otto grandi carte, in serigrafia, acquaforte, acquatinta, collage, oro e polveri di quarzo, realizzata dall’artista beneventano, di fama internazionale, Mimmo Paladino e dedicata all’enciclopedia medievale De Universo del monaco Rabano Mauro. Il Museo ha ospitato mostre importantissime come quelle di Aligi Sassu, Giorgio Morandi, Marc Chagall, Corpora, Carlo Levi e relatori autorevoli come Nicola Spinosa, Andrea Dall’Asta, Renato Barilli, Martina Corgnati. Il Museo d’Arte dello Splendore (MAS) è adiacente al Santuario della Madonna dello Splendore, all'interno dell'antico Convento dei Padri Cappuccini. Nasce nel 1997 per volontà di Padre Serafino Colangeli, frate cappuccino molto attivo in campo sociale e culturale, scomparso nel 2009. Il museo si estende su tre livelli per un totale di circa 1200 mq: il piano terra ospita la Collezione d'arte dei Frati Cappuccini d'Abruzzo; il primo piano, che non fa parte del Museo, è sede del Convento dei Frati Cappuccini; il secondo piano ospita la Collezione Bindi, lascito di Vincenzo Bindi (1852-1928) al Comune di Giulianova, che comprende opere di pittura di artisti legati alla città di Napoli e in particolare della cosiddetta "Scuola di Posillipo" tra i quali spicca l'artista Consalvo Carelli, suocero di Vincenzo Bindi, con l'opera "La Grotta della Sibilla"; il secondo piano ospita anche il laboratorio didattico del museo; il terzo piano ospita la Collezione Permanente che raccoglie opere di arte contemporanea pitture, sculture e opere grafiche che offrono uno scenario variegato delle attuali tendenze artistiche italiane e internazionali. La Collezione Permanente è arricchita anche dalla sezione dedicata all’arte sacra con sculture di Francesco Messina, Floriano Bodini, Venanzo Crocetti e preziose acqueforti di Georges Rouault. Museo d’Arte dello Splendore – Giulianova (Te)

Il Museo d’Arte dello Splendore di Giulianova, ospitato nell'ala est del convento cappuccino del Santuario della Madonna dello Splendore, è un'importante istituzione culturale che ha aperto le sue porte nel 1997 grazie alla volontà di padre Serafino Colangeli. La struttura si sviluppa su tre piani, ognuno dei quali ospita diverse collezioni che raccontano la storia dell'arte abruzzese e italiana. Al piano terra è esposta la Collezione Bindi, proveniente dalla Pinacoteca civica in restauro, che include capolavori della "scuola di Posillipo", una delle più prestigiose raccolte abruzzesi di pittura ottocentesca. Qui, i visitatori possono ammirare paesaggi napoletani, tra cui l'opera "La Grotta della Sibilla" di Consalvo Carelli, importante esponente di questa scuola.
Al secondo piano, il museo presenta la Collezione Permanente, che vanta opere di maestri contemporanei come Sassu, Corpora, Ceccobelli, Gianquinto, Marini, Pancella, Turcato e Vacchi, i cui lavori offrono uno spunto interessante sulle tendenze artistiche italiane del XX secolo. In questa sezione sono inclusi anche spazi didattici, che permettono ai visitatori di approfondire la conoscenza dell'arte moderna e contemporanea. L’ultimo piano ospita una grande sala conferenze, che offre una vista spettacolare sull'Adriatico, e presenta una serie di opere di Mimmo Paladino, tra cui le otto grandi carte dedicate all’enciclopedia medievale "De Universo" di Rabano Mauro, realizzate in serigrafia, acquaforte, acquatinta, collage e oro.
Il museo ha svolto un ruolo fondamentale nella valorizzazione dell'arte contemporanea, ospitando importanti mostre di artisti di fama internazionale, come Aligi Sassu, Giorgio Morandi, Marc Chagall, e Carlo Levi, oltre a seminari e conferenze di esperti del settore. La sua attività non si limita solo alla conservazione di opere d'arte, ma si estende anche alla promozione culturale, offrendo un punto di riferimento per artisti, studiosi e appassionati d'arte. In questo contesto, il museo rappresenta una realtà viva e dinamica, capace di attirare visitatori da tutto il mondo.
Il Museo d’Arte dello Splendore non è solo un centro di arte contemporanea, ma anche un luogo che celebra l'arte sacra. La collezione si arricchisce infatti di opere di artisti come Francesco Messina, Floriano Bodini, e Venanzo Crocetti, che hanno dato vita a sculture di grande valore. La sezione dedicata all’arte sacra comprende anche preziose acqueforti di Georges Rouault, un altro tassello significativo che testimonia la continua evoluzione dell’arte religiosa attraverso il Novecento. In questo modo, il museo si presenta come un punto di incontro tra tradizione e innovazione, un luogo dove il passato e il presente dialogano armoniosamente.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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