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Sito archeologico in Provincia de L’Aquila: Sulle tracce dei Sanniti tra Alfedena e Barrea - Info Point Regione Abruzzo

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Sito archeologico in Provincia de L’Aquila: Sulle tracce dei Sanniti tra Alfedena e Barrea

Le meraviglie > Archeologia in Abruzzo > Archeologia AQ
I principali siti archeologici in Provincia de L'Aquila - Abruzzo

Ai piedi dei massicci della Meta e del Monte Greco, Alfedena e Barrea sorgono su siti che furono centrali nell'insediamento dei Sanniti. Queste località, oggi apprezzate come basi per le escursioni nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, sono anche ricche di testimonianze archeologiche che raccontano la storia di un passato lontano. Le necropoli, le fortificazioni, i templi e i resti di edifici civili rendono questa zona un importante scrigno di cultura, che conserva tracce tangibili di un'epoca fondamentale per la storia di questa parte dell'Abruzzo. Le montagne che circondano Alfedena e Barrea sono il teatro di numerosi ritrovamenti archeologici, e tra questi spicca l’itinerario che conduce al Monte Curino. Qui, si possono visitare i resti di un antico santuario e un tratto di mura megalitiche che difendevano un insediamento sannita. Il percorso, che offre anche una vista spettacolare sul paesaggio circostante, permette di immergersi completamente nel cuore della storia antica della regione. Salendo, si raggiunge un pianoro erboso a circa 1020 metri di altitudine, dove il paesaggio rivela chiaramente le tracce di antiche strutture religiose. Ad Alfedena, il castello medievale e la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, che risalgono al XIII secolo, sono punti di interesse che merita di essere visitati. Nonostante la loro datazione più recente, questi edifici si inseriscono perfettamente nel contesto storico della zona. Il Museo Civico di Alfedena ospita una piccola parte dei reperti sannitici ritrovati nelle vicinanze, ma la maggior parte di questi oggetti, tra cui corredi funebri e altre testimonianze, sono oggi conservati presso il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, che ne custodisce la memoria storica per le future generazioni. Il paesaggio e la storia di Alfedena e Barrea, legati indissolubilmente alla civiltà sannita, offrono ai visitatori non solo una panoramica naturalistica mozzafiato, ma anche un viaggio nel tempo che permette di riscoprire la ricchezza culturale e storica di questa parte dell'Abruzzo. Passeggiare lungo questi sentieri, tra resti archeologici e antiche rovine, significa percorrere le stesse strade che un tempo attraversavano gli abitanti di questa terra, oggi immersi in un'atmosfera che mescola passato e presente in modo unico e affascinante.Siti Archeologici in Abruzzo:
Sulle tracce dei Sanniti tra Alfedena e Barrea. Ai piedi dei massicci della Meta e del Monte Greco, Alfedena e Barrea sorgono sui siti di importanti insediamenti sanniti. Frequentate come basi per escursioni nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise meritano di essere valorizzate anche per l’abbondanza di testimonianze e di reperti archeologici che conservano. Poche zone come questa, in Abruzzo, sono ricche di necropoli, fortificazioni e resti di templi e di edifici civili. Un bell’itinerario è la salita da Alfedena al Monte Curino, dove sono i resti di un santuario e un tratto di mura megalitiche. Ad Alfedena, a 893 metri di quota, meritano una sosta i resti del castello e la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, del XIII secolo. Il Museo Civico conserva solo una piccola parte delle raccolte sannite: la parte di corredi antichi rimasta in Abruzzo è oggi esposta nel Museo Archeologico Nazionale di Chieti, mentre i reperti trafugati dalla Wehrmacht durante la seconda guerra mondiale sono tornati ad Alfedena dopo un accurato restauro presso l’Università di Tubinga. Dalla piazza Umberto I si raggiungono le case di Fonticella, oltre le quali si prosegue su una mulattiera in salita. Al primo bivio si va a destra, per un ripido sentiero che zigzaga in un valloncello e porta al pianoro erboso del Monte Curino, a 1020 metri di quota. Una vecchia recinzione segnala i resti di un “tèmenos”, un recinto sacro di undici metri di lato. Salendo verso sinistra in una intricata boscaglia si raggiungono i resti delle mura megalitiche che difendevano l’abitato. Si torna ad Alfedena per la stessa via. Sulle tracce dei Sanniti tra Alfedena e Barrea

Ai piedi dei massicci della Meta e del Monte Greco, i comuni di Alfedena e Barrea si trovano in un'area che fu un importante insediamento sannita, ricca di testimonianze archeologiche di grande valore. Oltre ad essere frequentate da turisti che esplorano il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, queste località offrono un'eccezionale abbondanza di reperti che raccontano la storia antica della regione. Poche aree dell'Abruzzo vantano una concentrazione così densa di necropoli, fortificazioni, templi e edifici civili, rendendo il territorio di Alfedena e Barrea un luogo imprescindibile per gli appassionati di archeologia e storia.
Un interessante itinerario parte da Alfedena e sale verso il Monte Curino, un sito ricco di storia che ospita i resti di un santuario e un tratto di mura megalitiche. La salita conduce attraverso un paesaggio mozzafiato, e una volta giunti al pianoro erboso a 1020 metri di altitudine, si possono osservare i resti di un tèmenos, un recinto sacro con lati di circa undici metri. Proseguendo attraverso la boscaglia, si raggiungono le mura megalitiche che un tempo proteggevano l'insediamento. Il percorso, che dura meno di un'ora tra andata e ritorno, offre una piacevole immersione nella natura e nella storia.
Ad Alfedena, a 893 metri di altitudine, si trovano anche i resti di un castello medievale e la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, risalente al XIII secolo, che meritano sicuramente una visita. Il Museo Civico di Alfedena conserva una piccola parte delle testimonianze sannitiche provenienti dal territorio circostante. La maggior parte di questi reperti è esposta presso il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, mentre alcuni oggetti trafugati dalla Wehrmacht durante la Seconda Guerra Mondiale sono stati restituiti ad Alfedena dopo un accurato restauro presso l'Università di Tubinga.
Il percorso di visita continua dalle case di Fonticella, situate a pochi passi dalla piazza Umberto I, dove un sentiero ripido porta al Monte Curino. Lungo il cammino, la bellezza del paesaggio naturale si fonde con la storia antica di questo territorio, che racconta secoli di vita e di cultura. Questo itinerario è ideale per chi cerca un'esperienza che coniughi natura e archeologia, permettendo di scoprire l'importanza storica e la bellezza paesaggistica di una delle aree più suggestive dell'Abruzzo.
L’Abruzzo medievale e rinascimentale
Splendide chiese medievali al centro di solitari altopiani ed eremi nascosti negli anfratti delle montagne, imponenti abbazie e poderosi castelli, sono gli elementi che più originalmente qualificano il paesaggio abruzzese. Il Medioevo è infatti l’epoca che ha lasciato sul territorio le tracce più evidenti e suggestive, capaci di imprimersi per sempre negli occhi e nel cuore dei visitatori. La montagna abruzzese ebbe nel Medioevo una grande importanza militare ed economica, e fu quindi interessata da una straordinaria fioritura di opere d’arte. Lungo tutta la dorsale appenninica e nei suoi centri abitati, grandi e piccoli, i palazzi, i castelli e le chiese romaniche, gotiche e rinascimentali d’Abruzzo fiorirono con grande rigoglio, spesso abbellite dall’apporto di artisti di grande valore: gli enormi capitali prodotti in regione dalla grande stagione della pastorizia produssero infatti in quest’epoca i loro frutti più ricchi e duraturi.
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
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