Parco Naturale Regionale del Sirente Velino
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I massicci del Velino e del Sirente distano poco più di un’ora da Roma e si raggiungono comodamente da tutto l’Abruzzo. Anche se meno alti della Majella e del Gran Sasso, offrono al visitatore motivi d’interesse non meno importanti di quelli dei massicci maggiori. Il patrimonio storico-culturale e artistico custodito dal Parco e dai suoi antichi centri abitati è di grande rilevanza, e il contributo dato da quest’area centrale dell’Abruzzo montano alla storia e alla formazione del profilo identitario della regione è notevolissimo.


• Superficie in ha: 54.361
• Altitudine: Max 2487 m. s.l.m. - Min 400/600 m. s.l.m.
• Regione: Abruzzo
• Provincia: L’Aquila
I Comuni del parco regionale Sirente-Velino: Acciano, Aielli, Castel di Ieri, Castelvecchio Subequo, Celano, Cerchio, Collarmele, Fagnano Alto, Fontecchio, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, Magliano de’ Marsi, Massa d'Albe, Molina Aterno, Ocre, Ovindoli, Pescina, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, San Demetrio ne’ Vestini, Secinaro, Tione degli Abruzzi.
Il territorio e la natura del Parco. Il Parco Naturale Regionale del Sirente Velino si estende su 50.288 ettari nella provincia dell’Aquila, facendo da cerniera tra la conca aquilana e la Marsica. Ha sede a Rocca di Mezzo e comprende ben 22 comuni. I massicci del Sirente e del Velino, con le loro alte pareti rocciose e i ghiaioni ricchi di rare specie botaniche, ospitano importanti località sciistiche come Ovindoli e Campo Felice, ma attirano anche numerosi escursionisti. Il paesaggio è dominato da altipiani come quelli delle Rocche, di Pezza e dei Prati del Sirente, segnati da fenomeni carsici, gole spettacolari come quelle di Celano e San Venanzio, e grotte come quelle di Stiffe. Le faggete più note sono quelle del Sirente, di Valle Cerchiata e di Cerasolo.
Flora e fauna protette. Il Parco custodisce un patrimonio faunistico di grande valore, con la presenza di specie simbolo dell’Appennino centrale come il lupo appenninico, l’orso bruno marsicano, il cervo, il camoscio d'Abruzzo, il capriolo, l’istrice, la volpe. Tra gli uccelli spiccano l’aquila reale, la poiana, il grifone, il falco pellegrino, il lanario, il gheppio, lo sparviero, il nibbio reale, il gufo reale, il picchio muraiolo e il corvo imperiale. Sono inoltre presenti numerosi anfibi, come la salamandra pezzata e il tritone, e rettili quali il ramarro e diverse specie di vipere e senza dimenticare le specie floristiche.
I tre ambiti territoriali del Parco. Dal punto di vista storico-geografico, il Parco si suddivide in tre ambiti principali: l’area del Velino, affacciata sul bacino fucense e legata alle sue vicende sin dalla Preistoria; la media Valle Subequana, più direttamente connessa alla conca aquilana; e l’Altopiano delle Rocche, in posizione intermedia, da sempre vocato alla pastorizia. Questi territori risultano abitati fin dalla più remota antichità e conservano ancora oggi tracce evidenti della loro storia millenaria.
Storia e testimonianze culturali. L’area del Velino è fortemente influenzata dalla presenza dell’antico lago Fucino, con rilevanti siti archeologici e la città romana di Alba Fucens presso Massa d’Albe. La Valle Subequana si distingue invece per il suo legame con la civiltà italica, come dimostrato dalla necropoli di Fossa, e con il medioevo, di cui conserva castelli, abbazie e borghi intatti. L’Altopiano delle Rocche, popolato stabilmente dal Medioevo, rivestì prima un ruolo militare e poi economico grazie alla pastorizia e all’agricoltura di montagna. Di particolare interesse sono i borghi stagionali delle Pagliare, testimoni di un'economia integrata tra coltivazione d'altura e transumanza verticale.
Altri punti di interesse - Meraviglie naturali. Tra le dieci esperienze imperdibili segnalate sul sito dell’Ente Parco, spiccano le spettacolari Gole di Celano, il canyon più celebre e selvaggio dell’Appennino centrale. Questo straordinario spettacolo della natura, scolpito dall’acqua e dal tempo, richiede prudenza e rispetto delle linee guida fornite per garantirne la fruizione in sicurezza e la tutela degli habitat. Altrettanto affascinanti sono le Grotte di Stiffe, situate a San Demetrio ne’ Vestini, dove l’acqua sotterranea crea scenari di rara bellezza in un ambiente ricco di storia geologica.
Altri punti di interesse - Testimonianze storiche e borghi d'arte. Il Parco regionale Sirente-Velino custodisce anche importanti luoghi di interesse storico e culturale. Nell’area archeologica di Alba Fucens, a Massa d’Albe, emergono i resti di una città romana, testimonianza dell’antico passato del territorio. A Tione degli Abruzzi, le caratteristiche “Pagliare” raccontano un mondo rurale ormai scomparso, sospeso tra cielo e terra. Per gli appassionati di arte e architettura, meritano una visita il borgo medievale di Fontecchio e la splendida Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, gioiello romanico incastonato alle pendici del Monte Velino, nella frazione di Rosciolo, nel comune di Magliano de’ Marsi.
Sapori autentici e produzioni tipiche. Il Parco regionale naturale del Sirente-Velino è una vera culla di tradizioni gastronomiche, dove i sapori locali raccontano storie di territori, stagioni e saperi antichi. Le produzioni tipiche includono eccellenze come lo zafferano, il tartufo, il farro, l’olace (varietà locale di oliva), i legumi e il miele, i formaggi e il celebre pane di Solina, insieme alle tradizionali pagnotte di Sant’Agata. Questi prodotti non sono solo espressione di una cucina autentica, ma anche simbolo di un'agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente, portata avanti da piccoli produttori che custodiscono la biodiversità e l’identità culturale dell’area.
Ristorazione e qualità certificata. Sono oltre cento le strutture ricettive e ristorative segnalate dal Parco, tra cui numerose contraddistinte dal “Marchio di Qualità del Parco”, garanzia di attenzione all’ambiente, alla genuinità dei prodotti e alla valorizzazione delle tradizioni locali. In queste realtà è possibile vivere un’esperienza gastronomica immersiva, dove la cucina coniuga tradizione e innovazione, e ogni piatto racconta il territorio. L’Ente Parco promuove queste eccellenze anche attraverso il proprio sito, offrendo a residenti e visitatori la possibilità di scoprire luoghi, sapori e storie che rendono unica questa area protetta.
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INFO PARCO REGIONALE DEL SIRENTE VELINO
Le strutture del Parco
- ROCCA DI MEZZO (Aq) Centro Visita e Area Faunistica del Camoscio Cooperativa “Lo Stramonio” - tel. +39 333.2900632
- FONTECCHIO (Aq) Centro Visita del Capriolo - tel. +39 328.7174225
- SECINARO (Aq) Centro di Educazione Ambientale del Parco, Laboratorio naturalistico, Biblioteca, Mediateca, Aula didattica attrezzata, Area Museale su arti e mestieri antichi – Cooperativa “Sherpa” - tel. +39 0864 790107
- CASTELVECCHIO SUBEQUO (Aq) Punto informazioni del Parco: Gruppo Archeologico Superequano - tel. +39 0864.790246
- CELANO (Aq) Punto informazioni del Parco – Associazione “Castellum” - tel. +39 0863.792184
- MASSA D’ALBE (Aq) Punto informazioni del Parco: Cooperativa “Alba Fucens” - tel. +39 0863.449642
- ROCCA DI CAMBIO (Aq) Punto informazioni del Parco: Pro Loco Rocca di Cambio - tel. +39 0862.918100
- ROCCA DI MEZZO (Aq) Punto informazioni del Parco: Pro Loco Rocca di Mezzo - tel. +39 0862.916125
- TIONE DEGLI ABRUZZI (Aq) Punto informazioni del Parco: Associazione “Santa Maria del Ponte” - tel. +39 348.0839772
Informazioni turistiche:
- IAT OVINDOLI tel. +39 0863.706079
Gli appuntamenti nel Parco
Le numerose attività che l’Ente Parco promuove e organizza all’interno del suo territorio, rivolte agli adulti così come a ragazzi e bambini in età scolare, sono ampiamente e dettagliatamente diffuse via web agli indirizzi www.parcosirentevelino.it e www.parks.it/parco.sirente.velino.it, con un ricco calendario di iniziative (programmi di educazione ambientale, escursioni naturalistiche, appuntamenti culturali) in continuo aggiornamento.


Un vasto territorio che ospita il massiccio più imponente dell'Appennino, il Gran Sasso, con la vetta del Corno Grande e il ghiacciaio del Calderone. I paesaggi spaziano da praterie d’alta quota a fitte faggete, offrendo rifugio a specie rare come il camoscio appenninico. I borghi storici, come Castel del Monte e Santo Stefano di Sessanio, arricchiscono il patrimonio culturale del parco. È un luogo ideale per escursioni, alpinismo e turismo naturalistico in ogni stagione.

È uno dei parchi più antichi d’Italia, noto per la protezione di specie simbolo come l’orso marsicano, il lupo appenninico e la lince. Foreste secolari, laghi cristallini e borghi storici si alternano in un mosaico paesaggistico unico. La rete di sentieri consente di esplorare la natura a passo lento, in un contesto di grande tranquillità. Il parco è un punto di riferimento per l’ecoturismo e la conservazione della fauna selvatica.

Cuore selvaggio dell’Appennino, il parco custodisce ambienti montani spettacolari, gole profonde e altipiani d’alta quota. È ricco di eremi rupestri e antichi percorsi spirituali legati al monachesimo medievale. Qui vivono specie protette come l’orso bruno marsicano e il grifone, in un contesto naturale di straordinaria purezza. La Majella è anche la montagna madre d’Abruzzo, luogo di silenzio, spiritualità e avventura.
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Il mare d'Abruzzo
Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero...
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Sciare in Abruzzo
L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...
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L'Enogastronomia
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