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Parco Naturale Regionale del Sirente Velino - Info Point Regione Abruzzo

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Parco Naturale Regionale del Sirente Velino

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Nel cuore dell’Abruzzo, il Parco Naturale Regionale del Sirente Velino si distingue per un’eccezionale varietà di ambienti che favoriscono una ricchissima biodiversità. I vasti altipiani, le gole profonde, le vette rocciose e le faggete secolari costituiscono un mosaico ecologico di rara bellezza. Le differenti altitudini e la presenza di ambienti carsici, come le grotte di Stiffe e le gole di Celano, offrono condizioni ideali per la coesistenza di specie vegetali e animali adattate a climi e habitat molto diversi. Tra le peculiarità botaniche spiccano numerose specie endemiche e rare, soprattutto nelle zone dei ghiaioni e dei pascoli d’alta quota. La fauna del Parco riflette questa ricchezza ambientale: accanto a specie comuni dell’Appennino, come la volpe e il cinghiale, vivono animali rari e protetti come il lupo appenninico e l’orso bruno marsicano. Cervi, caprioli e gatti selvatici popolano le foreste, mentre nei cieli si possono osservare maestosi rapaci tra cui l’aquila reale, il grifone e il falco pellegrino. La presenza di numerosi anfibi e rettili, come la salamandra pezzata, il tritone e il ramarro, testimonia l’equilibrio ecologico delle zone umide e dei microhabitat presenti nel Parco, spesso nascosti tra boschi e corsi d’acqua. Questa biodiversità, oggi protetta e valorizzata, è frutto di una storia naturale lunga millenni e di un rapporto profondo tra uomo e ambiente. Le attività tradizionali, come la pastorizia e l’agricoltura di montagna, hanno modellato il paesaggio senza comprometterne l’equilibrio, contribuendo anzi alla conservazione di ambienti semi-naturali. Oggi, la tutela di questo patrimonio naturale rappresenta una sfida fondamentale, che richiede attenzione costante e una gestione sostenibile per garantire alle generazioni future la possibilità di vivere e conoscere un ecosistema ancora autentico e vitale.Parco Naturale Regionale del Sirente Velino

I massicci del Velino e del Sirente distano poco più di un’ora da Roma e si raggiungono comodamente da tutto l’Abruzzo. Anche se meno alti della Majella e del Gran Sasso, offrono al visitatore motivi d’interesse non meno importanti di quelli dei massicci maggiori. Il patrimonio storico-culturale e artistico custodito dal Parco e dai suoi antichi centri abitati è di grande rilevanza, e il contributo dato da quest’area centrale dell’Abruzzo montano alla storia e alla formazione del profilo identitario della regione è notevolissimo.
 
Nel Parco Naturale Regionale del Sirente Velino, situato nel cuore dell’Abruzzo, la flora si presenta particolarmente ricca e diversificata grazie alla varietà di ambienti e alle diverse altitudini che caratterizzano l’area. Le faggete del Sirente, di Valle Cerchiata e di Cerasolo rappresentano alcuni degli ecosistemi forestali più significativi dell’Appennino, ospitando numerose specie vegetali tipiche del clima montano. Sui ghiaioni e nei pascoli d’alta quota si trovano piante rare e talvolta endemiche, che si sono adattate a condizioni estreme e contribuiscono alla straordinaria ricchezza botanica del territorio. Campi carsici, radure, altipiani e gole rocciose creano un paesaggio variegato in cui la vegetazione cambia continuamente, offrendo habitat adatti a una vasta gamma di specie. Questa complessità ambientale favorisce anche la presenza di una fauna altrettanto varia e preziosa. Nel Parco vivono animali simbolo dell’Appennino centrale, come il lupo appenninico e l’orso bruno marsicano, accanto a cervi, caprioli, cinghiali, volpi, gatti selvatici e istrici. Il cielo è dominato da rapaci come l’aquila reale, il falco pellegrino, il grifone e il nibbio, mentre nelle zone più umide prosperano anfibi come la salamandra pezzata e il tritone. I numerosi ambienti protetti e l’equilibrio tra natura e attività umana permettono a queste specie di vivere e riprodursi, mantenendo intatta una biodiversità che rende il Parco uno dei luoghi più affascinanti e vitali dell’Abruzzo.
Info estensione territoriale del parco:
• Superficie in ha: 54.361
• Altitudine: Max 2487 m. s.l.m. - Min 400/600 m. s.l.m.
• Regione: Abruzzo
• Provincia: L’Aquila
 
 
Il territorio e la natura del Parco. Il Parco Naturale Regionale del Sirente Velino si estende su 50.288 ettari nella provincia dell’Aquila, facendo da cerniera tra la conca aquilana e la Marsica. Ha sede a Rocca di Mezzo e comprende ben 22 comuni. I massicci del Sirente e del Velino, con le loro alte pareti rocciose e i ghiaioni ricchi di rare specie botaniche, ospitano importanti località sciistiche come Ovindoli e Campo Felice, ma attirano anche numerosi escursionisti. Il paesaggio è dominato da altipiani come quelli delle Rocche, di Pezza e dei Prati del Sirente, segnati da fenomeni carsici, gole spettacolari come quelle di Celano e San Venanzio, e grotte come quelle di Stiffe. Le faggete più note sono quelle del Sirente, di Valle Cerchiata e di Cerasolo.

Flora e fauna protette. Il Parco custodisce un patrimonio faunistico di grande valore, con la presenza di specie simbolo dell’Appennino centrale come il lupo appenninico, l’orso bruno marsicano, il cervo, il camoscio d'Abruzzo, il capriolo, l’istrice, la volpe. Tra gli uccelli spiccano l’aquila reale, la poiana, il grifone, il falco pellegrino, il lanario, il gheppio, lo sparviero, il nibbio reale, il gufo reale, il picchio muraiolo e il corvo imperiale. Sono inoltre presenti numerosi anfibi, come la salamandra pezzata e il tritone, e rettili quali il ramarro e diverse specie di vipere e senza dimenticare le specie floristiche.

I tre ambiti territoriali del Parco. Dal punto di vista storico-geografico, il Parco si suddivide in tre ambiti principali: l’area del Velino, affacciata sul bacino fucense e legata alle sue vicende sin dalla Preistoria; la media Valle Subequana, più direttamente connessa alla conca aquilana; e l’Altopiano delle Rocche, in posizione intermedia, da sempre vocato alla pastorizia. Questi territori risultano abitati fin dalla più remota antichità e conservano ancora oggi tracce evidenti della loro storia millenaria.

Storia e testimonianze culturali. L’area del Velino è fortemente influenzata dalla presenza dell’antico lago Fucino, con rilevanti siti archeologici e la città romana di Alba Fucens presso Massa d’Albe. La Valle Subequana si distingue invece per il suo legame con la civiltà italica, come dimostrato dalla necropoli di Fossa, e con il medioevo, di cui conserva castelli, abbazie e borghi intatti. L’Altopiano delle Rocche, popolato stabilmente dal Medioevo, rivestì prima un ruolo militare e poi economico grazie alla pastorizia e all’agricoltura di montagna. Di particolare interesse sono i borghi stagionali delle Pagliare, testimoni di un'economia integrata tra coltivazione d'altura e transumanza verticale.

Altri punti di interesse - Meraviglie naturali. Tra le dieci esperienze imperdibili segnalate sul sito dell’Ente Parco, spiccano le spettacolari Gole di Celano, il canyon più celebre e selvaggio dell’Appennino centrale. Questo straordinario spettacolo della natura, scolpito dall’acqua e dal tempo, richiede prudenza e rispetto delle linee guida fornite per garantirne la fruizione in sicurezza e la tutela degli habitat. Altrettanto affascinanti sono le Grotte di Stiffe, situate a San Demetrio ne’ Vestini, dove l’acqua sotterranea crea scenari di rara bellezza in un ambiente ricco di storia geologica.

Altri punti di interesse - Testimonianze storiche e borghi d'arte. Il Parco regionale Sirente-Velino custodisce anche importanti luoghi di interesse storico e culturale. Nell’area archeologica di Alba Fucens, a Massa d’Albe, emergono i resti di una città romana, testimonianza dell’antico passato del territorio. A Tione degli Abruzzi, le caratteristiche “Pagliare” raccontano un mondo rurale ormai scomparso, sospeso tra cielo e terra. Per gli appassionati di arte e architettura, meritano una visita il borgo medievale di Fontecchio e la splendida Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, gioiello romanico incastonato alle pendici del Monte Velino, nella frazione di Rosciolo, nel comune di Magliano de’ Marsi.

Sapori autentici e produzioni tipiche. Il Parco regionale naturale del Sirente-Velino è una vera culla di tradizioni gastronomiche, dove i sapori locali raccontano storie di territori, stagioni e saperi antichi. Le produzioni tipiche includono eccellenze come lo zafferano, il tartufo, il farro, l’olace (varietà locale di oliva), i legumi e il miele, i formaggi e il celebre pane di Solina, insieme alle tradizionali pagnotte di Sant’Agata. Questi prodotti non sono solo espressione di una cucina autentica, ma anche simbolo di un'agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente, portata avanti da piccoli produttori che custodiscono la biodiversità e l’identità culturale dell’area.

Ristorazione e qualità certificata. Sono oltre cento le strutture ricettive e ristorative segnalate dal Parco, tra cui numerose contraddistinte dal “Marchio di Qualità del Parco”, garanzia di attenzione all’ambiente, alla genuinità dei prodotti e alla valorizzazione delle tradizioni locali. In queste realtà è possibile vivere un’esperienza gastronomica immersiva, dove la cucina coniuga tradizione e innovazione, e ogni piatto racconta il territorio. L’Ente Parco promuove queste eccellenze anche attraverso il proprio sito, offrendo a residenti e visitatori la possibilità di scoprire luoghi, sapori e storie che rendono unica questa area protetta.

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Educazione ambientale e turismo scolastico. Nel cuore dell’Abruzzo, il Parco regionale naturale del Sirente-Velino offre ogni anno numerose opportunità di educazione ambientale rivolte alle scuole di ogni ordine e grado. Campi scuola, itinerari didattici, viaggi d’istruzione e settimane bianche si trasformano in esperienze formative coinvolgenti, pensate per avvicinare studenti e insegnanti alle ricchezze naturalistiche, storiche, culturali e archeologiche del territorio. Queste iniziative favoriscono un turismo scolastico sostenibile, capace di coniugare scoperta e consapevolezza ambientale in un contesto unico per bellezza e biodiversità.
Laboratori, metodologie innovative e servizi educativi. Il Parco e il suo Centro di Educazione Ambientale (CEA), con sede nella frazione di Rovere a Rocca di Mezzo, collaborano attivamente con i docenti per sviluppare percorsi didattici su misura. Le attività proposte spaziano da temi scientifici a linguaggi espressivi, con l’utilizzo di metodologie innovative come artiterapie, Land Art, cinema, web-radio e strumenti di indagine ambientale. Tutte le visite e i laboratori sono personalizzabili in base agli obiettivi didattici, garantendo esperienze educative efficaci e stimolanti.
Contatti: Centro di Educazione Ambientale del Parco Sirente-Velino – Fraz. di Rovere, Rocca di Mezzo (Aq) – Cell. +39 338.2420337 – Email: cea@sirentevelino.it
INFO PARCO REGIONALE DEL SIRENTE VELINO
Viale XXIV Maggio, 67048 Rocca di Mezzo (Aq) - tel. +39 0862.9166 – fax +39 0862.916018

Le strutture del Parco
  • ROCCA DI MEZZO (Aq) Centro Visita e Area Faunistica del Camoscio Cooperativa “Lo Stramonio” - tel. +39 333.2900632
  • FONTECCHIO (Aq) Centro Visita del Capriolo - tel. +39 328.7174225
  • SECINARO (Aq) Centro di Educazione Ambientale del Parco, Laboratorio naturalistico, Biblioteca, Mediateca, Aula didattica attrezzata, Area Museale su arti e mestieri antichi – Cooperativa “Sherpa” - tel. +39 0864 790107
  • CASTELVECCHIO SUBEQUO (Aq) Punto informazioni del Parco: Gruppo Archeologico Superequano - tel. +39 0864.790246
  • CELANO (Aq) Punto informazioni del Parco – Associazione “Castellum” - tel. +39 0863.792184
  • MASSA D’ALBE (Aq) Punto informazioni del Parco: Cooperativa “Alba Fucens” - tel. +39 0863.449642
  • ROCCA DI CAMBIO (Aq) Punto informazioni del Parco: Pro Loco Rocca di Cambio - tel. +39 0862.918100
  • ROCCA DI MEZZO (Aq) Punto informazioni del Parco: Pro Loco Rocca di Mezzo - tel. +39 0862.916125
  • TIONE DEGLI ABRUZZI (Aq) Punto informazioni del Parco: Associazione “Santa Maria del Ponte” - tel. +39 348.0839772


Informazioni turistiche:
  • IAT OVINDOLI tel. +39 0863.706079

Gli appuntamenti nel Parco
Le numerose attività che l’Ente Parco promuove e organizza all’interno del suo territorio, rivolte agli adulti così come a ragazzi e bambini in età scolare, sono ampiamente e dettagliatamente diffuse via web agli indirizzi www.parcosirentevelino.it e www.parks.it/parco.sirente.velino.it, con un ricco calendario di iniziative (programmi di educazione ambientale, escursioni naturalistiche, appuntamenti culturali) in continuo aggiornamento.
Il lupo appenninico è uno dei protagonisti più misteriosi e affascinanti della fauna abruzzese, simbolo della resistenza e dell’equilibrio naturale nei paesaggi selvaggi dell’Appennino. Presente in tutti i principali parchi della regione, tra cui la Majella, il Gran Sasso e il Parco d’Abruzzo, questo predatore vive in branchi e si muove su vasti territori, contribuendo al controllo delle popolazioni di ungulati. Dopo un periodo critico in cui rischiava l’estinzione, oggi la sua presenza è in espansione grazie a decenni di protezione e sensibilizzazione. Il suo ululato, che riecheggia nelle notti di montagna, rappresenta la voce più autentica e antica della natura d’Abruzzo.Gli altri Parchi Nazionali in Abruzzo

Nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga la flora è estremamente varia grazie alla presenza di ambienti che spaziano dalle praterie d’alta quota ai boschi di faggio e alle gole fluviali. Qui crescono rare specie endemiche come l’Adonis distorta e l’Androsace di Matilde, oltre a orchidee selvatiche e piante officinali. La fauna è altrettanto ricca: si possono avvistare il camoscio d’Abruzzo, il lupo appenninico, l’aquila reale e numerosi anfibi e rettili che abitano zone umide e fresche. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Un vasto territorio che ospita il massiccio più imponente dell'Appennino, il Gran Sasso, con la vetta del Corno Grande e il ghiacciaio del Calderone. I paesaggi spaziano da praterie d’alta quota a fitte faggete, offrendo rifugio a specie rare come il camoscio appenninico. I borghi storici, come Castel del Monte e Santo Stefano di Sessanio, arricchiscono il patrimonio culturale del parco. È un luogo ideale per escursioni, alpinismo e turismo naturalistico in ogni stagione.

Nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise la flora è rappresentata da estese faggete vetuste, tra le più antiche d’Europa, riconosciute patrimonio UNESCO. In quota crescono piante rare come la genziana, la soldanella e l’iris marsicano. La fauna è il fiore all’occhiello del parco, con la presenza dell’orso bruno marsicano, simbolo della biodiversità dell’Appennino, del lupo, della lince e del camoscio d’Abruzzo. Anche la lontra e numerose specie di uccelli trovano qui rifugio stabile. Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
È uno dei parchi più antichi d’Italia, noto per la protezione di specie simbolo come l’orso marsicano, il lupo appenninico e la lince. Foreste secolari, laghi cristallini e borghi storici si alternano in un mosaico paesaggistico unico. La rete di sentieri consente di esplorare la natura a passo lento, in un contesto di grande tranquillità. Il parco è un punto di riferimento per l’ecoturismo e la conservazione della fauna selvatica.

Nel Parco Nazionale della Majella la vegetazione cambia con l’altitudine: dai boschi di faggio e acero si passa alle praterie alpine e alle pietraie colonizzate da piante pioniere e endemiche come la stella alpina della Majella. Il parco ospita oltre duemila specie floristiche, molte delle quali rare o esclusive. Tra la fauna spiccano l’orso marsicano, il lupo, il cervo e il capriolo, insieme a specie meno visibili come il gatto selvatico e il picchio dorsobianco. Anche gli insetti e gli impollinatori rivestono un ruolo fondamentale nell’equilibrio dell’ecosistema. Parco Nazionale della Majella
Cuore selvaggio dell’Appennino, il parco custodisce ambienti montani spettacolari, gole profonde e altipiani d’alta quota. È ricco di eremi rupestri e antichi percorsi spirituali legati al monachesimo medievale. Qui vivono specie protette come l’orso bruno marsicano e il grifone, in un contesto naturale di straordinaria purezza. La Majella è anche la montagna madre d’Abruzzo, luogo di silenzio, spiritualità e avventura.

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